
'Tanti Auguri' di Alessandro Haber, promosso da Olidata, è stato presentato alla Camera diventando lo spunto per una riflessione tra politica, religione, scienza
Il rapporto tra uomo e nuove tecnologie e il corretto utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, senza che questa si sostituisca alla componente umana. Sono i temi al centro del cortometraggio 'Tanti Auguri', ideato dall'attore Alessandro Haber che ne è anche il protagonista, presentato alla Camera dei Deputati. Su iniziativa di Gimmi Cangiano, parlamentare della Commissione Cultura della Camera, è stata promossa da Olidata, gruppo leader nel settore ICT in Italia. Il cortometraggio è stato realizzato dal produttore creativo Alessandro Capitani (vincitore del David di Donatello nel 2016 per il miglior cortometraggio), diretto dal regista Samuel Di Marzo, supportato nella sceneggiatura da Luigi Storti.
Al centro del girato, un uomo, Bruno, interpretato da Haber stesso, che conduce una vita ordinaria, illuminata dal suo legame con il figlio Sergio. I due comunicano spesso tramite messaggi e telefonate, con Bruno che condivide ogni momento della sua giornata con entusiasmo. Il loro rapporto appare affettuoso e genuino, e così Bruno si prepara per il compleanno del figlio, organizzandogli una festa. Bruno vive l’attesa con emozione, convinto che il figlio parteciperà ai festeggiamenti. Bruno continua così a organizzare la festa con dedizione, decorando la casa e preparando la torta. L’attesa si prolunga fino a tarda sera, ma Sergio non arriva. Dopo ore di speranza, finalmente il telefono squilla: è Sergio. Ma invece di ricevere una scusa credibile, Bruno viene travolto da una verità sconvolgente. La voce di Sergio si trasforma gradualmente in una voce automatica e fredda. L’entità dall’altro capo confessa di non essere davvero Sergio, ma solo un’intelligenza artificiale creata per alleviare il dolore di chi ha perso i propri cari. Sergio, suo figlio, non si è mai risvegliato dopo un incidente, e tutto quello che Bruno ha vissuto fino a quel momento era solo un’illusione, un’ombra digitale del figlio ormai scomparso. Bruno è devastato. Disperato, prova a riaprire l’applicazione, ma l’app è stata rimossa dal dispositivo. La casa è addobbata per una festa che non ci sarà, per un figlio che non tornerà. Distrutto dal dolore, Bruno fissa il vuoto, sopraffatto dalla solitudine e dalla realtà che, fino a quel momento, aveva negato a sé stesso.
“Questo tragico contenuto fa riflettere su limiti e potenzialità delle nuove tecnologie – ha affermato Claudia Quadrino, AD di Olidata – Per tale motivo il nostro gruppo, che quotidianamente si interfaccia con le ultime frontiere tech, ha voluto stimolare il dibattito, per creare consapevolezza e divulgare le corrette istruzioni all’uso”.
A seguito della proiezione, hanno discusso diversi specialisti afferenti a settori e mondi diversi della cittadinanza attiva, sulle implicazioni etico-morali dell’AI, sull’utilizzo concreto di tale strumento in particolare in ambito medico-scientifico, su come normare questa nuova tecnologia.
“Vogliamo essere parte attiva nel dibattito e nella transizione digitale. Conosciamo bene le potenzialità delle nuove tecnologie ma c’è bisogno di formazione ed informazione per guidare questa nuova fase digitale – ha concluso Claudia Quadrino - Non a caso, abbiamo intrapreso da diversi mesi un percorso nelle scuole per sensibilizzare i più giovani sui pericoli del web e dei social. Oggi presentiamo il cortometraggio, a testimonianza dell’impegno costante di Olidata”
"Attraverso questo convegno, la nostra azienda ha inteso ribadire il proprio impegno nel favorire sinergie strategiche finalizzate allo sviluppo e al potenziamento di sistemi predittivi avanzati, fondamentali per la prevenzione e il contrasto delle patologie oncologiche più diffuse e gravi" afferma Cristiano Rufini, Presidente Olidata.