Frattasi (Acn): "La cybersicurezza è la spina dorsale dell’intelligenza artificiale"

“L’intelligenza artificiale ha bisogno di infrastrutture sicure per esprimere tutto il suo potenziale"

Frattasi (Acn):
15 ottobre 2025 | 09.30
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“L’intelligenza artificiale ha bisogno di infrastrutture sicure per esprimere tutto il suo potenziale: la cybersicurezza ne è la spina dorsale”, ha dichiarato Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, durante la diretta speciale dell’Adnkronos da Comolake 2025.

“L’Acn è nata da poco ma cresce rapidamente: oggi contiamo oltre 400 persone e arriveremo a 660 entro la fine del 2026, con nuovi concorsi dedicati anche a esperti di intelligenza artificiale e crittografia post-quantistica”, ha ricordato.

“L’AI è una tecnologia ‘dual use’: può essere usata per attaccare o per difendere. Per questo la nostra missione è sviluppare capacità predittive e di protezione sempre più avanzate”.

“Gli attacchi informatici stanno aumentando, ma il nostro Paese ha migliorato nettamente la capacità di difesa e risposta”, ha sottolineato Bruno Frattasi. “Il numero di minacce cresce perché aumenta la superficie digitale e perché gli attaccanti utilizzano strumenti di frontiera, dagli algoritmi generativi ai deepfake”, ha spiegato. “Ma anche noi usiamo l’intelligenza artificiale per difenderci, possiamo raccogliere dati dai centri di sicurezza nazionali e anticipare la minaccia con analisi predittive”. Frattasi ha aggiunto che “oggi i nostri sistemi resistono meglio anche agli attacchi DDoS, che in passato erano tra i più debilitanti”.

“Con la legge nazionale sull’intelligenza artificiale, l’Acn è stata designata come autorità di vigilanza per il mercato”, ha dichiarato Frattasi. “Il nostro compito sarà verificare che i prodotti basati su AI rispettino i requisiti di trasparenza, sicurezza ed eticità previsti dal regolamento europeo AI Act”, ha spiegato. “Dovremo vigilare sui sistemi che possono incidere sui diritti fondamentali dei cittadini – dalla privacy all’accesso al credito – assicurando che l’innovazione proceda senza violare la fiducia e la libertà delle persone. Per fortuna non siamo soli in questo compito, ma saremo affiancati da molte authority italiane e comunitarie”.

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