Puglia, Toni (Puglia Sviluppo): "Su bandi numeri lusinghieri"

"Ci raccontano una regione che vuole crescere, che si vuole sviluppare, che vuole ragionare sul superamento dei gap e che vuole mostrare la resilienza in questo momento economico

Puglia, Toni (Puglia Sviluppo):
18 settembre 2025 | 08.56
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“I numeri che presentiamo” e relativi ai bandi aperti per le imprese “sono veramente entusiasmanti e molto interessanti: abbiamo ricevuto 2.780 domande, e mentre lo dico questi numeri crescono perché sono riferiti a fine agosto, gli investimenti proposti sono per 3 miliardi e mezzo di euro, le agevolazioni richieste per 1,8 miliardi e i nuovi occupati per 6.680 unità con una base occupazionale mantenuta come impegno, ci raccontano la storia di una regione che vuole crescere, che si vuole sviluppare, che vuole ragionare sul superamento dei gap e che vuole mostrare la resilienza in questo momento economico”. Lo ha detto Donatella Toni, dirigente area Sviluppo e competitività - Puglia Sviluppo, a margine del seminario intitolato “Sviluppo economico: opportunità, risultati e prospettive future”, organizzato nell’ambito della Fiera del Levante a Bari, a proposito dell'andamento dei bandi aperti per le imprese sulla programmazione 2021-2027. “Questi nuovi progetti per i quali stiamo lavorando - ha continuato - sono focalizzati sull'innovazione, sulla ricerca e sulla tutela ambientale. Questo vuol dire che il sistema economico produttivo pugliese si sta concentrando sui nuovi driver del cambiamento ovvero la digitalizzazione, lo sviluppo delle competenze e la transizione energetica”. “Noi come Regione Puglia ci stiamo mettendo tutto il nostro impegno e tutta la nostra dedizione per far sì che l'evoluzione sia il più possibile giusta”, ha aggiunto.

La Toni ha quindi parlato del 'Just transition fund' ovvero di “quei fondi messi a disposizione per Taranto e provincia e oggi racconteremo come abbiamo creato degli strumenti ad hoc per questi territori che devono sfidare un'evoluzione che in qualche modo cambi la vocazione economica e li porti verso un'economia differenziata, assolutamente compatibile con il territorio ed ecosostenibile” perché “tutti sappiamo quanto Taranto soffre e abbia sofferto le conseguenze dell'industria pesante”.

Si tratta di “strumenti che hanno una particolarità rispetto a quelli generali e che abbiamo messo a disposizione sul territorio, e che hanno comunque delle aliquote di agevolazione molto alte - ha puntualizzato la dirigente - e che sono ancora aumentate di un 10% quindi, vuol dire che chi investirà nella zona di Taranto riuscirà a ottenere un'agevolazione superiore a quelle già alte che la Carta degli aiuti 2021- 27 ha messo a disposizione di tutti”.

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