
Si potrà lavorare per 3 anni in altra istituzione finanziaria globale, con biglietto di ritorno garantito
Non più di 8 anni nella stessa posizione lavorativa, per avere più stimoli e accrescere competenze. E' questa l'idea dietro un nuovo piano della Bce chiamato "3-5-8". Ne scrive il Financial Times che ha riportato una nota diffusa dalla Banca Centrale Europea. Il nome dell'iniziativa è legato alla carriera lavorativa che prevede che il personale spenda i primi 3 anni in una nuova posizione costruendo le proprie competenze, passando poi i successivi 5 anni a mettere in pratica quanto appreso per poi all'ottavo anno cambiare ruolo, magari in un'altra istituzione (ma con la possibilità di rientrare all'Eurotower).
"Questa policy non prevede di forzare qualcuno a cambiare lavoro e neanche a cambiare specializzazione ma trasmette la chiara aspettativa del datore di lavoro verso una mobilità negli incarichi", ha commentato Eva Murciano, direttrice generale delle risorse umane della Bce. Inoltre, si legge nella nota, il piano mira ad affrontare un problema che si presenta a tutti gli impiegati nel mondo, ovvero il bisogno di accrescere competenze come IA e data technologies che stravolgono la forma dei lavori in diversi settori. Tuttavia, la responsabile delle risorse umane comprende la preoccupazione che questa nuova policy ha generato tra il personale che ha passato anni a specializzarsi in aree ben precise ma spera che questa idea "spinga ad un turnover dei dipendenti che è ad un livello basso del 1,8%".
Nella nota si sottolinea come ci sarà una piattaforma interna, strutturata come LinkedIn, nella quale i dipendenti potranno postare il loro cv e registrare i loro interessi verso altri ruoli lavorativi. Il personale potrà lavorare fino a 3 anni in un'altra istituzione finanziaria globale, sapendo di avere un 'biglietto di ritorno' per la Bce.