
Una nuova ricerca condotta da WisdomTree rivela come il mercato delle criptovalute si faccia sempre più interessante anche per gli investitori italiani. Ma per far investire serve una buona conoscenza degli strumenti finanziari
Bitcoin ha recentemente superato quota 122.000 dollari. Un mercato, quello delle criptovalute che è sempre più mosso: Trump ha mostrato il suo sostegno, anche grazie al lancio della propria stablecoin Usd1, e in Italia il terreno è fertile. I risparmiatori nostrani mostrano infatti un crescente interesse: ben 6 persone su dieci il 62% - sarebbero interessate a investire in questa asset class secondo quanto rivela una nuova ricerca condotta da WisdomTree. Il 18% già lo fa, il 22% valuta di farlo.
"Questa asset class è interessante per i risparmiatori italiani – afferma Antonio Sidoti, Head of Southern Europe, Sales di WisdomTree -. A livello globale abbiamo riscontrato un approccio costruttivo da parte delle autorità di regolamentazione nei grandi mercati come gli Stati Uniti e la Germania. Tuttavia, l'attuale posizione normativa italiana ha impedito la quotazione degli Etp su criptovalute, creando un limite artificiale alla partecipazione degli investitori. L'effetto a catena potrebbe indurre questi ultimi a cercare alternative più rischiose agli Etp sicuri e di qualità istituzionale".
Ma per investire serve una buona conoscenza degli strumenti finanziari. Gli italiani, piuttosto che seguire contenuti sensazionalistici o dettati dalle tendenze, preferiscono affidarsi a fonti di informazione tradizionali e affidabili per orientarsi. Più della metà si affida all’opinione di consulenti finanziari, un terzo (il 31%) ai media finanziari riconosciuti. Una piccola minoranza, il 9% preferisce seguire i social media e gli influencer. “Siamo incoraggiati dalla richiesta di maggiore informazione e dall'importante ruolo che l'autorità di regolamentazione locale svolge nell'influenzare le decisioni” aggiunge Sidoti.
Sebbene l’educazione finanziaria giochi un ruolo chiave, il 35% degli intervistati sostiene che la propria opinione è influenzata principalmente dalla regolamentazione del mercato locale. Ciò spiega perché, attualmente, solo il 10% degli investitori sceglierebbe di investire in criptovalute tramite prodotti negoziati in borsa (Etp), dato che questi strumenti non sono ancora stati autorizzati a essere quotati sulla borsa locale.
Con la crescente popolarità del mercato delle criptovalute, un ruolo da protagonisti lo giocheranno i consulenti finanziari che potranno aspettarsi di essere chiamati a svolgere un ruolo importante in Italia per l'accesso al mercato da parte dei privati. Infatti, quasi la metà - il 42% - degli intervistati sceglierebbe di accedere al mercato delle criptovalute tramite consulenti finanziari. Una tendenza che aumenta con l'età, passando dal 30% tra i 18-34enni al 47% tra gli over 55. Al contrario, le piattaforme di criptovalute attraggono maggiormente i più giovani, con il 30% dei 18-34enni che sceglie questa strada, rispetto al 23% dei 35-54enni e solo il 13% degli over 55.
Se in precedenza le criptomonete erano considerate un asset speculativo, oggi vengono sempre più integrate nelle decisioni di pianificazione finanziaria, rafforzando il motivo per cui gli investitori privati italiani cercano di accedervi tramite consulenti. La ricerca rivela che quanti investono o stanno valutando di investire nel mercato hanno obiettivi finanziari concreti. Quasi la metà lo fa per generare un maggiore reddito disponibile; il 31% per acquistare una casa, il 29% lo fa per una pianificazione familiare e il 27% guarda già alla pensione.
Il report di WisdomTree "mostra chiaramente che gli investitori stanno prendendo in considerazione le criptovalute per raggiungere i propri obiettivi finanziari a lungo termine e che i consulenti finanziari svolgeranno un ruolo significativo come punto di accesso" sottolinea Dovile Silenskyte, Director, Digital Assets Research. Per i consulenti "continuare a informare i clienti sui rischi e sulle opportunità sarà fondamentale per l'evoluzione di questa asset class e per il suo tasso di adozione in Italia. Dovrebbero inoltre essere consapevoli delle sfide che si presentano quando i clienti investono in questa asset class al di fuori dei fondi e degli Etp. Ciò rende più difficile avere una visione d'insieme di tutte le asset class e delle esposizioni all'interno del portafoglio, ma espone anche a rischi quali le frodi". L'utilizzo di prodotti negoziati in borsa sulle criptovalute nell'ambito del mix di portafoglio "contribuisce a fornire un quadro completo del portafoglio complessivo, consentendo una pianificazione finanziaria più olistica e sfruttando al contempo i migliori servizi di custodia e strutturazione dei prodotti".