Gaza, Msf: "Ucciso nostro operatore". Smotrich: "Striscia miniera d'oro immobiliare da dividere con Usa". Netanyahu lunedì da Trump

Prosegue l'avanzata a Gaza City: Tel Aviv apre seconda via di fuga per i residenti. Media: "Nuovi bombardamenti nella notte e altre vittime". Testimoni hanno riferito di migliaia di persone in fuga verso sud

Gaza City - Afp
Gaza City - Afp
17 settembre 2025 | 07.44
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Alla fine della guerra la Striscia di Gaza sarà ''una miniera d'oro immobiliare'' e sono stati ''avviati negoziati con gli americani'' per come dividere l'enclave palestinese e far sì che la ricostruzione ''si paghi da sola''. Queste le parole del ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich parlando del ''day after'' di Gaza alla conferenza immobiliare Urban Renewal Summit a Tel Aviv.

"Abbiamo investito molti soldi in questa guerra. Dobbiamo vedere come distribuiremo il terreno in percentuale", ha affermato Smotrich, aggiungendo che "la demolizione, la prima fase del rinnovamento della città, l'abbiamo già fatta. Ora dobbiamo solo costruire". Il ministro di estrema destra ha poi detto che ''il business plan'' per Gaza è sulla scrivania del presidente americano Donald Trump che ''sta verificano come questa situazione diventerà una manna dal cielo immobiliare''.

E il premier israeliano Benjamin Netanyahu sarà ricevuto lunedì da Trump alla Casa Bianca alle 17 ora italiana, riferiscono i media israeliani.

Gaza City, prosegue l'avanzata

Israele ha comunicato ai residenti che aprirà una seconda via di fuga per coloro che desiderano lasciare Gaza City mentre l'esercito prosegue l'avanzata nella città. "Abbiamo avviato un'intensa operazione a Gaza", ha affermato ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu confermando l'inizio dell'operazione di terra a Gaza City, dove sono entrati i carri armati delle Idf.

A poche ore dall'inizio dell'offensiva, l'esercito israeliano avrebbe preso il controllo del 40% di Gaza City come comunicato dalle stesse Idf, secondo le quali due divisioni hanno iniziato a operare all'interno della città principale dell'enclave palestinese, mentre un'altra divisione assedia la città. "Avanziamo verso il centro" di Gaza City, ha confermato un responsabile militare israeliano.

La nuova via di fuga

Secondo fonti mediche locali, citate dal sito di Haaretz, gli attacchi aerei e di artiglieria hanno già causato la morte di almeno 35 persone in città e il ferimento di oltre 40, mentre decine risultano disperse. Testimoni hanno riferito di migliaia di persone in fuga verso sud, sebbene le uscite dalla città fossero bloccate e molti residenti abbiano trascorso la notte in strada, temendo che le loro case fossero colpite. La via di fuga, lungo Sala-al-Din Street nella parte meridionale della Striscia, sarà aperta da oggi a mezzogiorno fino a venerdì a mezzogiorno, come annunciato dal portavoce dell'Idf Avichay Adraee in arabo sul suo account X si legge sul Times of Israel.

Fino a ora gli abitanti di Gaza hanno potuto lasciare la città solo attraverso una strada costiera, che è stata invasa dal traffico pedonale e veicolare, poiché migliaia di persone hanno cercato di fuggire dalla città verso sud per sfuggire all'imminente offensiva. Salah al-Din, una delle principali arterie interne che conducono al centro di Gaza, è stata utilizzata come principale via di evacuazione durante l'offensiva nella città nei primi mesi di guerra.

Secondo una recente stima dell'Idf, circa 400.000 palestinesi hanno finora evacuato la città di Gaza verso altre zone della Striscia. Si stima che circa 1 milione di palestinesi risiedessero nella città di Gaza prima che l'esercito israeliano iniziasse a prepararsi per una grande offensiva contro Hamas nella zona. Negli ultimi giorni, il ritmo delle evacuazioni è aumentato fino a raggiungere decine di migliaia di persone al giorno, secondo le stime dell'esercito, che sono generalmente più elevate di quelle fornite dalle Nazioni Unite.

Medici Senza Frontiere: "13esimo collega ucciso da inizio guerra"

Intanto Medici Senza Frontiere denuncia la morte di un infermiere del suo staff, Hussein Alnajjar. Hussein, si legge in un comunicato "è morto il 16 settembre a Gaza a causa delle ferite da schegge riportate cinque giorni prima, a seguito di un attacco aereo israeliano vicino alla sua tenda". Sono rimasti feriti nello stesso incidente anche la cognata e il nipote. "Non si tratta di un tragico incidente, ma dell'ennesima dimostrazione che a Gaza non esiste alcun luogo sicuro", denuncia il comunicato, precisando che Hussein è "il tredicesimo collega di Msf ucciso dall'inizio della guerra a Gaza". "Come MSF - prosegue la nota - siamo indignati dal fatto che la violenza militare continui a uccidere i nostri colleghi palestinesi".

Nuovi bombardamenti nella notte

Secondo alcuni media, alcuni legati ad Hamas, le forze israeliane hanno continuato a bombardare la città e altre parti della Striscia durante la notte, ferendo o uccidendo diverse persone. Le notizie non possono essere verificate immediatamente. Secondo quanto riferito, veicoli senza conducente imbottiti di esplosivo sono stati fatti esplodere nel quartiere nord-occidentale di Tel al-Hawa e nella parte meridionale della città. Sono stati segnalati anche attacchi aerei e colpi di artiglieria in diverse zone alla periferia della città. Al riguardo non ci stati commenti da parte dell'Idf.

Fonti ospedaliere della Striscia di Gaza riferiscono che almeno dodici persone sono state uccise nelle ultime ore, di cui sette a Gaza City riporta Al-Jazeera, sottolineando che tra le vittime ci sarebbero anche un bambino e sua madre, morti in un attacco contro un appartamento residenziale nel campo profughi di Shati, a ovest della città.

Secondo le stesse fonti, l’esercito israeliano ha distrutto almeno 17 edifici residenziali a Gaza City, intensificando l’offensiva volta a conquistare e occupare il principale centro urbano del territorio palestinese.

Negato ingresso in Israele a due deputati Gb che volevano recarsi anche in Cisgiordania

Israele nel frattempo ha negato l'ingresso a due deputati laburisti britannici che avevano in programma una missione in Cisgiordania con un gruppo organizzato dal Council for Arab British Understanding. Simon Opher e Peter Prinsley avrebbero anche dovuto incontrare diplomatici britannici e attivisti per la difesa dei diritti umani in Israele, rende noto il Guardian. Obiettivo della missione era quello di "consentire ai deputati di testimoniare il lavoro cruciale di operatori umanitari e medici di diverse organizzazioni inclusa Medical Aid for Palestinians nei territori della Cisgiordania".

Ue sospende pagamenti a Israele

Dal canto suo la Commissione europea sospende il sostegno bilaterale a Israele, ad eccezione del sostegno alla società civile e allo Yad Vashem. La misura incide sulle future assegnazioni annuali tra il 2025 e il 2027, nonché sui progetti di cooperazione istituzionale in corso con Israele e sui progetti finanziati nell'ambito del Fondo di cooperazione regionale Ue-Israele.

Le proposte seguono una verifica del rispetto da parte di Israele dell'articolo 2 dell'accordo, in base alla quale è stato appurato che "le azioni intraprese dal governo israeliano rappresentano una violazione di elementi essenziali relativi al rispetto dei diritti umani e dei principi democratici". Questo "autorizza l'Ue a sospendere l'accordo unilateralmente".

Si tratta di misure, ha spiegato la commissaria per il Mediterraneo Dubravka Suica, che la Commissione può adottare unilateralmente, senza che debbano essere approvate dal Consiglio, a differenza delle sanzioni proposte e della sospensione parziale degli aspetti commerciali dell'accordo di associazione Ue-Israele.

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