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Al via la seconda edizione del Festival Internazionale dell’Economia di Genere

Luca Raffaele (Direttore Generale NeXt Economia e coordinatore Festival Nazionale dell’Economia Civile)
Luca Raffaele (Direttore Generale NeXt Economia e coordinatore Festival Nazionale dell’Economia Civile)
20 maggio 2025 | 11.41
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Roma, 20 maggio 2025. Al via, a Villa Altieri A Roma, la seconda edizione del Festival Internazionale dell’Economia di Genere: un evento unico nel panorama italiano e internazionale, nato con l’obiettivo di promuovere la parità di genere nell’economia, combattere la violenza economica e costruire una società più equa e inclusiva. L’iniziativa è promossa da Oltre, associazione da anni impegnata nella lotta alle disuguaglianze, ed è sostenuta da numerose realtà istituzionali, accademiche, imprenditoriali e del terzo settore.

Il tema di quest’anno, “Dialogo sulla parità. Generazioni a confronto”, richiama la necessità urgente di creare un ponte tra diverse età e sensibilità per affrontare insieme le sfide più cruciali. Il FIDEG - Oltre mira a fornire alle donne strumenti concreti per raggiungere la parità economica e superare la dipendenza finanziaria, condizione che può contribuire a contrastare ogni forma di violenza. Le donne, infatti, sono spesso esposte a situazioni di abuso economico e discriminazione. Per Oltre, i temi dell’uguaglianza e dell’alfabetizzazione finanziaria sono fondamentali per superare fattori culturali ancora profondamente radicati, sia in Italia che nel resto del mondo.

Nel corso della mattina il pubblico ha potuto ascoltare le parole del Ministro per le pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella e del Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

"Oggi più che mai è necessario parlare del contributo delle donne all’economia, in tutte le sue forme. Lavoro di cura e lavoro extradomestico sono i due grandi pilastri su cui si regge la partecipazione femminile alla vita del Paese: il primo spesso invisibile e non riconosciuto, il secondo ancora in crescita ma fondamentale per l’autonomia economica e personale delle donne.

Come governo, abbiamo messo in campo misure concrete per aumentare l’occupazione femminile, dalla decontribuzione per le madri lavoratrici agli incentivi per l’assunzione di giovani donne, portando la partecipazione al lavoro delle donne al 53%. È un passo avanti importante, ma vogliamo fare di più, anche per contrastare efficacemente la violenza di genere: una donna economicamente autonoma è più libera di riconoscere e uscire da situazioni di abuso.

Abbiamo già approvato una legge contro la violenza di genere nel 2023, e ora stiamo lavorando per tipizzare il reato di femminicidio. Non si tratta di dire che uccidere una donna è più grave che uccidere un uomo, ma di riconoscere la specificità di una violenza che colpisce le donne proprio perché donne, troppo spesso all’interno di relazioni sentimentali.

Serve un cambiamento culturale profondo, che coinvolga anche gli uomini, e che vada di pari passo con la promozione dell’autonomia e della piena partecipazione femminile. Vogliamo che le donne siano libere di diventare madri senza dover rinunciare alla carriera, e per questo stiamo lavorando anche su nuovi strumenti come la certificazione 'family friendly' e il rafforzamento del welfare aziendale.Il primo governo guidato da una donna che ha tra le sue priorità di rendere strutturale la presenza delle donne nei luoghi decisionali e valorizzare ogni competenza, anche quelle maturate nella vita familiare. Solo così potremo parlare davvero di economia di genere e costruire un futuro più equo per tutte e tutti “  Queste le parole di Eugenia Roccella - Ministro per le pari opportunità e la famiglia, che ha aperto questa mattina la manifestazione.

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri è poi intervenuto per un saluto istituzionale:

«Roma è fortemente impegnata nel contrasto a ogni forma di violenza di genere. Non combattiamo soltanto le manifestazioni più estreme come le aggressioni fisiche e i femminicidi, ma anche quelle violenze più subdole e meno visibili, come quella psicologica ed economica. Ringrazio l’associazione Oltre per l’invito e per il valore di questo festival, che ha il grande merito di porre con forza la questione di genere al centro del dibattito pubblico. Non potremo mai affrontare davvero il problema della violenza contro le donne se lo iscriviamo solo agli episodi più drammatici, senza collegarlo a un contesto culturale e sociale più ampio, fatto di discriminazioni e disuguaglianze. La parità di genere non è solo un diritto: è un fattore essenziale per il benessere e lo sviluppo della società. Se le donne non sono pienamente valorizzate, se persistono disparità salariali e ostacoli nell’accesso alle carriere e all’imprenditorialità, ne risente l’intero Paese. Per questo stiamo inserendo la promozione della parità di genere nei nostri programmi e, con l’assessora Lucarelli, affrontiamo la violenza in tutte le sue forme. Oggi stesso inauguriamo il quindicesimo centro antiviolenza sul territorio e ne apriremo altri sei a breve. Questi centri non servono solo alla protezione, ma rendono più possibile e meno difficile per le vittime denunciare: molte non lo fanno perché non sanno cosa accadrà dopo. Ecco dove entra in gioco la rete tra Comune, associazioni e servizi, per costruire una vera comunità di sostegno. Abbiamo rafforzato i servizi e incrementato le risorse per offrire supporto concreto all’autonomia delle donne, contrastando anche la violenza economica, che si manifesta nel controllo dei conti domestici, nelle disuguaglianze retributive e nella scarsa valorizzazione professionale. Uno dei motivi per cui l’Italia cresce meno è che lavora e guadagna meno della metà della propria forza: le donne. Cambiare questo sistema è una sfida strutturale. Serve un grande patto territoriale, tra istituzioni, enti e imprese, per una società più equa e moderna. Le imprese non devono discriminare, e i territori devono essere ripensati anche in funzione della dimensione di genere. Siamo orgogliosi di essere stati, insieme a Milano, la prima amministrazione comunale ad aver ottenuto la certificazione di parità di genere. Un riconoscimento importante, che riflette l’impegno concreto dell’amministrazione capitolina. Anche la mia Giunta è espressione di questo impegno: composta al 50% da donne, cui sono stati affidati incarichi di assoluta responsabilità, perché la parità non è solo rappresentanza, ma potere decisionale reale.»

Nel corso della mattinata è stato poi presentato per la prima volta al pubblico il primo “Generativity Gender Gap Index 2024: le donne trainano la generatività sociale in Italia”, realizzato da NeXt – Nuova Economia per Tutti."  Ne ha parlato Luca Raffaele Direttore Generale NeXt Economia e coordinatore Festival Nazionale dell’Economia Civile: “Il primo Generativity Gender Gap Index 2024 è il primo studio, frutto di un’analisi approfondita sul divario di genere rispetto ai principali indicatori di generatività e benessere sociale. Il report, parte del “Rapporto sul BenVivere e la Generatività dei Territori” sviluppato per il Festival Nazionale dell’Economia Civile, offre una fotografia aggiornata su come uomini e donne contribuiscono in modo diverso alla coesione, alla partecipazione e allo sviluppo sostenibile del Paese. I principali risultati sottolineano come le donne risultino più generative degli uomini in molteplici ambiti: si distinguono per una maggiore propensione all’accoglienza, una maggiore frequenza nelle donazioni e un coinvolgimento più attivo nel volontariato. Si evidenziano anche gap significativi a favore delle donne negli indicatori compositi come l’impegno sociale personale e il livello complessivo di generatività. Al contrario, gli uomini mostrano performance superiori negli indicatori legati a leadership, rischio e imprenditorialità, con un divario marcato soprattutto nel Nord Italia. Il Generativity Gender Gap Index è più elevato nel Nord e progressivamente più contenuto nel Centro, mentre nel Sud si evidenziano performance migliori nelle donne negli indicatori del volontariato e nella responsabilità/impegno sociale personale.  Il festival Internazionale dell’economia di genere ed il festival nazionale di economia civile sono collegati da un partenariato e che il festival nazionale di  economia civile si terra’ a Firenze dal 2 al 5 ottobre.” - Luca Raffaele – Direttore Generale NeXt Economia e coordinatore Festival Nazionale dell’Economia Civile.

Con Martina Semenzato Presidente Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza,  si è parlato di “Violenza sulle donne: dalla manipolazione al femminicidio” insieme a Valerio de Gioia Presidente della Corte d’Appello di Roma ed esperto di violenza di genere codice rosso; Anna Maria Giannini Psicologa criminologa; Anita Mangialetto Avvocato; Katia Petrini Vice Presidente AW20; Marina Contino - Primo dirigente della Polizia di Stato - Direzione Centrale Anticrimine. Moderato da Elisabetta Migliorelli - Vicedirettore Tg2 e Presidente di Oltre.

"Cultura, lavoro e diritti: in queste termini c’è la definizione della lotta alla violenza di genere. La violenza nasce dalla manipolazione, anche economico-finanziaria, e arriva al suo epilogo più drammatico: il femminicidio. Per contrastarla, è fondamentale intervenire sulla consapevolezza delle donne, rafforzare la cultura del rispetto sin dalla famiglia e dalla scuola, e garantire strumenti concreti attraverso la politica. Tanto è stato fatto – penso alla legge sullo stalking, al Codice Rosso – ma tanto resta ancora da fare. Oggi in Commissione Giustizia stiamo approvando un nuovo importante provvedimento per continuare questa battaglia." ha dichiarato Martina Semenzato Presidente Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza.

"La vera domanda da porsi quando una donna viene uccisa è: perché non ha denunciato? Non basta avere leggi come il Codice Rosso. Serve un cambiamento culturale profondo: molte donne non sono neanche consapevoli della violenza che subiscono. Solo rendendole autonome e indipendenti possiamo davvero liberarle.” - ha dichiarato Valerio de Gioia Presidente della Corte d’Appello di Roma ed esperto di violenza di genere codice rosso.

stefanotestini@gmail.com

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