
La Commissione Affari esteri della Camera ha avviato l’esame del documento conclusivo relativo all’indagine conoscitiva sulle tematiche della proiezione dell’Italia e dei Paesi europei nell’Indo-Pacifico. Il documento conclusivo riporta, tra l’altro, il resoconto di diverse audizioni di rappresentanti delle istituzioni italiane e dei Paesi dell’area indo-pacifica, vertici militari, professori universitari ed esperti di geopolitica. Di particolare rilievo, l’intervento dell’Amm. Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, che dopo aver sottolineato il ruolo centrale del Mar Mediterraneo come prima via tra Atlantico e Indo-Pacifico, ha ricordato che ciò che avviene in quell’area del mondo si riverbera sulla nostra economia e che la presenza italiana nell’area rimarca l’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione e la libertà di navigazione, nell’intento specifico di proteggere i traffici tra Mediterraneo e Indo-Pacifico. Sul posizionamento industriale del nostro Paese, l’Ammiraglio ha affermato che l’Italia costruisce navi efficienti e innovative, grazie a realtà come Fincantieri. La Marina Militare, che ha operato diverse missioni nell’Indo-Pacifico, la prima con la nave Morosini, nel 2025 ha in atto la nuova campagna in quell’area marittima con una nave FREMM. Durante i sei mesi della nuova missione, parteciperà a tutti gli eventi internazionali di difesa, oltre all’apertura dell’Expo in Giappone a inizio dell’anno prossimo. Il seguito dell’esame è stato posticipato ad altra seduta della Commissione, a seguito di richiesta di alcuni Onorevoli, in considerazione della portata del tema in oggetto.
Link al testo completo del documento conclusivo