
Eletto con il 54,6% dei voti, la promessa: "Ora capitalismo per tutti"
In Bolivia è stato eletto un presidente di centrodestra, il senatore Rodrigo Paz, mettendo fine a vent'anni di socialismo. Lo ha reso noto il Tribunale elettorale supremo spiegando che con il 97,8 percento delle schede scrutinate, Paz ha ottenuto il 54,6 per cento dei voti contro il 45,4 per cento del suo rivale, l'ex presidente ad interim di destra Jorge "Tuto" Quiroga. La notizia ha portato in piazza a La Paz numerosi cittadini, che hanno accolto il risultato elettorale con canti, balli e fuochi d'artificio.
La Bolivia sta "riconquistando il suo posto sulla scena internazionale", ha detto Paz dopo la vittoria elettorale dicendo di aver ricevuto un messaggio di congratulazioni da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Dopo l'annuncio dei risultati, il candidato vicepresidente di Paz, Edmand Lara, ha lanciato un appello all'"unità e alla riconciliazione" dopo una campagna elettorale difficile.
Sotto la guida dell'ex presidente Evo Morales, la Bolivia ha compiuto una svolta a sinistra: nazionalizzando le risorse energetiche, rompendo i legami con Washington e stringendo alleanze con Cina, Russia e altri esponenti della sinistra a Cuba, in Venezuela e altrove in America Latina.
Paz, 58 anni, figlio di un ex presidente, nel suo programma elettorale ha promesso un "capitalismo per tutti" nella riforma economica, con decentralizzazione, tasse più basse e disciplina fiscale, oltre a una continua spesa sociale. Ha annunciato che il suo stile di governo sarà basato sul "consenso". Non avrà la maggioranza del partito al Congresso, quindi dovrà fare delle concessioni per far approvare le leggi.