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Russia, crollano due ponti ferroviari al confine con l'Ucraina: indagine per terrorismo

I crolli nella regione di Bryansk e nel Kursk, decine i feriti e almeno 7 i morti. Per gli investigatori "esplosioni" dietro agli incidenti. Le Ferrovie russe parlano di "interferenze illegali", poi cancellano il post

Mosca, soccorritori alla stazione all'arrivo dei feriti dopo il crollo nella regione di Bryansk - Afp
Mosca, soccorritori alla stazione all'arrivo dei feriti dopo il crollo nella regione di Bryansk - Afp
01 giugno 2025 | 08.11
LETTURA: 2 minuti

Almeno sette persone sono morte nel crollo di un ponte ferroviario su un treno passeggeri nella Russia occidentale. Il crollo è avvenuto nella regione di Bryansk nella serata di sabato. I feriti sarebbero 69, tra i quali tre bambini compreso un neonato in gravi condizioni. Il governatore della regione, Alexander Bogomaz, su Telegram ha scritto che il crollo sarebbe stato provocato da un'esplosione, senza fornire ulteriori precisazioni. Le ferrovie russe hanno invece parlato di "interferenze illegali in un'operazione di trasporto" in un post online, che però in un secondo momento è stato cancellato.

Il ponte è crollato vicino al confine con l'Ucraina, schiacciando il treno in movimento, secondo quanto riferito dalle autorità russe e riportato dalla Cnn. Il convoglio stava viaggiando dalla città di Klimov alla capitale Mosca quando è stato colpito dai detriti ed è deragliato, ha spiegato quindi l'agenzia russa Ria Novosti.

In mattinata si è quindi registrato il crollo di un altro ponte nella regione di Kursk, sempre sulla frontiera con l'Ucraina, nel distretto di Zheleznogorsk. In questo caso è stato coinvolto un treno merci e uno degli addetti alla locomotiva è rimasto ferito.

Al momento non è chiaro se i due incidenti siano collegati. Le immagini dei rottami di Bryansk, riprese dall'ufficio del procuratore dei trasporti interregionali di Mosca, mostrano detriti e cemento sopra quello che sembra essere il treno passeggeri e carrozze deragliate mentre i servizi di emergenza intervengono sul posto.

Gli investigatori: "Esplosioni dietro ai crolli, si indaga per terrorismo"

Gli inquirenti russi ritengono che siano state "esplosioni" a far crollare la notte scorsa i due ponti sul confine con l'Ucraina. In una dichiarazione della Commissione investigativa russa infatti si legge che ieri alle 22.50 locali il ponte stradale della regione di Briansk "è crollato a causa di un'esplosione", mentre verso le tre del mattino di oggi, nella regione di Kursk, "il ponte ferroviario è stato anche fatto esplodere".

La commissione investigativa della Russia "ha classificato come atti di terrorismo", ha dichiarato all'agenzia Ria Novosti la portavoce della commissione, Svetlana Petrenko.

Putin aggiornato su sviluppi

Vladimir Putin ha ricevuto aggiornamenti per tutta la notte sulla situazione del crollo dei ponti, ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta la Tass, precisando che il presidente russo ha ricevuto gli aggiornamenti dall'Fsb, l'agenzia di sicurezza interna russa, e dal ministero delle emergenze.

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