
Il tycoon firma "il più grande accordo commerciale della storia" con Tokyo, che investirà 550 miliardi in Usa. Abbassate le tariffe rispetto al 25% indicato nella 'lettera' pubblicata a inizio luglio
"Ho appena firmato il più grande accordo commerciale della storia con il Giappone. Ci abbiamo lavorato a lungo e abbiamo lavorato sodo, è un ottimo affare per tutti". E' quanto si legge in un post su Truth del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha annunciato l'intesa che vedrà il Giappone "pagare agli Usa dazi reciproci" del 15%, rispetto al 25% indicato nella "lettera" che il leader della Casa Bianca pubblicò a inizio mese, indirizzata al premier Shigeru Ishiba, e al 24% annunciato a inizio aprile per le esportazioni dal Giappone prima della pausa di 90 giorni.
"Abbiamo appena concluso un grande accordo con il Giappone, forse il più grande mai concluso", ha scritto Trump sulla piattaforma, aggiungendo che "il Giappone investirà, su mia indicazione, 550 miliardi di dollari negli Usa, che ne riceveranno il 90% dei profitti". Ma non ci sono per ora dettagli.
"Questo accordo creerà centinaia di migliaia di posti di lavoro, non c'è mai stato nulla di simile - prosegue il post -. Forse, la cosa più importante, è che il Giappone aprirà il Paese al mercato, compresi auto e camion, riso e alcuni prodotti agricoli e altre cose".
Ishiba ha detto ai giornalisti di voler "esaminare con attenzione i contenuti" dell'intesa annunciata da Trump. Per il negoziatore di Tokyo, Ryosei Akazawa, è "missione compiuta".
Parlando con i giornalisti, riporta la Bbc, Ishiba ha precisato che l'intesa comporterà una riduzione dei dazi Usa sui veicoli e sui ricambi dal 25% al 15%. "Siamo stati i primi al mondo a ridurre le tariffe sulle auto e sulle componenti senza restrizioni sulle quantità, ha affermato, mentre crescono le pressioni sul premier dopo che la coalizione di governo guidata dal Partito liberaldemocratico ha perso la maggioranza alla Camera alta alle elezioni di domenica. "L'accordo non include riduzioni delle misure tariffarie da parte del Giappone", ha aggiunto.
Il Paese aumenterà le importazioni di riso dagli Usa, ma restando entro la quota di circa 770.000 importate ogni anno dall'estero, esenti da dazi, ha detto ancora Ishiba, secondo l'agenzia Kyodo. E ha puntualizzato che non sono state fatte concessioni che possano penalizzare il settore dell'agricoltura. "Ci siamo impegnati in negoziati per proteggere quello che va protetto e raggiungere un accordo che risponda agli interessi nazionali di entrambi i Paesi - ha detto il premier ai giornalisti -. Sono i dazi più bassi tra i Paesi che hanno un surplus commerciale con gli Usa".
Intanto,l'intenzione della Commissione Europea è di "non far entrare in vigore le contromisure" per i dazi imposti dagli Usa sulle importazioni Ue "prima della scadenza decisa" da Washington, cioè il prossimo primo agosto. A dirlo ieri è stato il portavoce al Commercio Olof Gill, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
Tra Ue e Usa "non ci sono state telefonate a livello politico dall'ultima volta che ne abbiamo parlato, né sono previste, allo stato attuale", nell'ambito delle trattative in corso ha poi detto, rispondendo alla domanda se ci siano stati contatti tra il commissario al Commercio Maros Sefcovic e le sue controparti Usa o tra la presidente Ursula von der Leyen e il presidente degli Usa Donald Trump. Tuttavia, aggiungeva, "questo scenario può cambiare con breve preavviso, e in genere cambia", ma "ora come ora non abbiamo nulla di nuovo da dire".