La ministra dal palco: "Prima di contestare fatemi parlare. Questo dimostra la vostra inutilità". Poi scende in platea a parlarci
Alcuni studenti si sono alzati durante l’intervento del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ad Atreju. E mentre gli studenti hanno urlato al ministro “non ce la facciamo più, con il semestre filtro rischiamo di perdere un anno”, Bernini ha risposto: “Sapete come diceva il presidente Berlusconi? Siete sempre dei poveri comunisti. Prima di contestare fatemi parlare. Questo dimostra la vostra inutilità”.
Bernini poi è scesa dal palco andando a parlare con gli studenti: “Stavate meglio pagando 30mila euro? Ho investito 9,4 miliardi sull’università e oltre 800 milioni sulle borse di studio. Questa degli studenti è la strategia del caos: parlano ma non ascoltano. Comincio a preoccuparmi quando qualche partito politico fa loro eco”.
Mentre gli studenti contestavano, “sono scesa tra il pubblico, ho raccolto le loro domande, sono risalita sul palco e ho risposto. Siete testimoni del fatto che li ho ascoltati, ma il problema è che hanno cominciato a contestarmi ancor prima che iniziassi a parlare. Quindi attenzione, perché le contestazioni devono avere dei contenuti, non devono essere solo slogan vuoti: come si fa a rispondere agli slogan? Io sto facendo una riforma seria, con delle domande serie che formeranno medici seri”, le parole della ministra a margine del suo intervento.
“Noi riflettiamo continuamente, questa è una riforma di prima applicazione. Non possiamo penalizzare gli studenti: tutto quello che ci sarà da fare, sarà fatto. Perché il nostro obiettivo è quello di valorizzare il ruolo di studenti che, per la prima volta da 25 anni, entrano tutti a formarsi dentro l'università. Quindi, figuriamoci: ascolto tutti, chiunque, ma il tema è che, per governare, bisogna avere il coraggio di decidere”.
Al secondo appello di Medicina, nella sezione di Fisica, “c'erano due errori: nel caso della seconda domanda sbagliata nella parte di Fisica verrà riconosciuto un punto. Quindi, nel compito di Fisica, si partirà da un punto. È vero: c'era un errore nel documento”, ha poi detto in riferimento al quesito che riportava due risposte identiche ed entrambe corrette.
Secondo il ministro, “saranno riempiti tutti i 24mila posti della graduatoria di medicina, sulla base naturalmente delle valutazioni di merito. Per quanto riguarda le preoccupazioni degli studenti, io vorrei dire che è semplicemente l'evoluzione della riforma: abbiamo fatto il primo appello, il secondo appello, compileremo la graduatoria, la graduatoria scorrerà, e chi non ha la sufficienza nelle proprie sedi di destinazione, ciascuno ne ha indicate 10, avrà i suoi crediti formativi. Quindi, entro il 28 febbraio sarà completata la graduatoria di Medicina e tutti gli altri potranno scivolare sulle materie affini”.
Per Bernini “il cambio di paradigma vero è che prima c'erano dei candidati ai test che venivano ghigliottinati fuori dai cancelli dell'università. Qui, dal primo settembre, noi abbiamo 55mila studenti che stanno studiando, formandosi e accumulando crediti formativi. Fino a febbraio mi rendo conto che ci possono essere delle incomprensioni”.
E ancora: “Io faccio l’avvocato, come mio padre e mio nonno: vedo ricorsi collettivi da quando sono nata. Noi non facevamo ricorsi collettivi, ma ne ho visti dappertutto. Devo dire che fanno più comodo agli avvocati che ai ricorrenti. Per carità, i ricorsi sono legittimi: però, in questo caso, suggerirei agli studenti di concentrarsi su una riforma che apre loro le porte dell'università”.