Media: "Sabato incontro a Parigi con Usa, Kiev, Francia, Germania e Gb su piano di Trump". Colpita da droni ucraini piattaforma petrolifera russa Filanovsky. Lavrov: "Le idee dell'Europa non sono utili ai negoziati"
Alti funzionari di Stati Uniti, Ucraina, Francia, Germania e Regno Unito si incontreranno sabato a Parigi per discutere il piano di pace di Trump. Lo scrive Axios citando fonti della Casa Bianca e una fonte ucraina, precisando che se tutti gli altri Paesi saranno rappresentati dai loro consiglieri per la Sicurezza Nazionale non è chiaro se il segretario di Stato Marco Rubio, che è anche il consigliere per la Sicurezza Nazionale di Trump, parteciperà ai colloqui a Parigi. Oggi, invece, la riunione dei Volenterosi.
Intanto il segretario generale della Nato Mark Rutte ha esortato oggi gli alleati a prepararsi a conflitti su grande scala, come le guerre combattute dai "nostri nonni e bisnonni" e ha insistito sul fatto che l'Alleanza Atlantica è il "prossimo obiettivo" del Presidente russo Vladimir Putin.
In un discorso, tenuto durante un evento della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, in occasione della sua visita in Germania, il leader della Nato ha ribadito la necessità di sostenere la sicurezza in Ucraina contro una Russia che, al di là del suo vicino, "potrebbe usare la forza militare contro la Nato entro cinque anni". "Con la sua economia di guerra, la Russia potrebbe essere pronta a usare la forza militare contro la Nato entro cinque anni", ha affermato. Secondo Rutte, Mosca "ha riportato la guerra in Europa", quindi gli alleati "devono essere preparati a guerre su scala simile a quelle che i nostri nonni e bisnonni hanno dovuto sopportare", in un riferimento alle guerre mondiali che hanno devastato il continente nella prima metà del XX secolo.
"Abbiamo due punti chiave di disaccordo" ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando delle questioni "irrisolte" nei negoziati per porre fine al conflitto. "I territori del Donetsk, e tutto ciò che è correlato, e la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Sono questi i due argomenti su cui continuiamo a discutere".
Gli Stati Uniti stanno spingendo per "una zona libera economica" smilitarizzata tra le truppe della Russia e dell'Ucraina nell'est del Paese come parte di un accordo per mettere fine alla guerra. "Vedono le forze ucraine che lasciano il territorio della regione di Donetsk region, e il supposto compromesso sarebbe che le forze russe non entrino in questo territorio che loro già chiamano una zona libera economica", ha spiegato il presidente ucraino nel briefing con la stampa oggi a Kiev.
"Chi governerà questo territorio, che loro chiamano 'zona libera economica' o 'zona demilitarizzata', loro non lo sanno", ha aggiunto polemico il presidente ucraino, sottolineando che Kiev non ritiene che il piano sia giusto senza garanzie che le truppe russe non prendano semplicemente il territorio dopo il ritiro ucraino.
"Se una parte deve ritirarsi e l'altra parte rimane dove è, allora cosa terrà ferme queste altre truppe, i russi?", ha argomentato Zelensky. "O cosa li fermerà di fingersi civili e prendere il controllo di questa zona libera economica? - ha continuato - questo è tutto molto serio. Non è un fatto che l'Ucraina accetterebbe, ma se parliamo di compromesso allora deve essere un compromesso giusto".
Zelensky ha sottolineato che in questo accordo alla Russia non verrebbe chiesto di ritirarsi dalla regione di Donetsk o dalle sue posizioni nelle regioni meridionali di Kherson e Zaporizhzhia, ma dovrebbero ritirare le truppe dalle regioni di Kharkiv, Dnipropetrovsk e Sumy.
Zelensky afferma che ogni possibile compromesso territoriale dovrà essere deciso da un voto popolare. "Credo che il popolo dell'Ucraina risponderà a questa domanda", ha detto durante un incontro con i giornalisti, sottolineando che se questo sia "attraverso elezioni o un referendum, dovrà essere una posizione che viene dal popolo ucraino".
La Russia ha annunciato la presa di Siversk, nell'est dell'Ucraina, considerata uno degli ultimi snodi difensivi a ostacolare l'avanzata verso le grandi città di Kramatorsk e Sloviansk. La caduta del centro abitato rappresenterebbe un passo significativo per le forze russe sul fronte del Donetsk.
Il presidente Vladimir Putin è stato informato dai vertici militari del "trasferimento completo di Siversk sotto il nostro controllo", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dalla Tass.
Una persona è morta a causa di un'esplosione nel distretto di Darnytskyi della capitale ucraina Kiev. "Secondo le prime notizie, una persona è morta e un'altra è rimasta ferita a causa dell'esplosione di un ordigno", hanno reso noto dal Dipartimento per l'Informazione della Polizia di Kiev.
Nell’ambito dei negoziati, la Russia ha presentato agli Stati Uniti ulteriori proposte riguardanti garanzie di sicurezza collettive, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov durante un tavolo di lavoro all’ambasciata russa, sottolineando che le trattative attuali sono focalizzate su un “regolamento a lungo termine per affrontare le cause profonde del conflitto”.
Secondo Lavrov, la diplomazia occidentale ostacola il dialogo. “Registriamo un’enorme quantità di speculazioni e messaggi distruttivi, volti a complicare il processo di negoziazione e a prolungare il conflitto”, ha affermato. A suo giudizio, l’Europa sta usando la crisi ucraina per distrarre l’opinione pubblica da altre questioni globali, come il conflitto israelo-palestinese, senza affrontare le cause reali della guerra.
Lavrov ha inoltre criticato la strategia occidentale nei confronti di Mosca. “Il piano occidentale di anti-russo attraverso l’Ucraina è fallito. L’Europa vuole già seminare i semi di un nuovo conflitto, e se dovesse scegliere la via della guerra, la Russia è pronta a rispondere immediatamente”, ha avvertito.
Secondo quanto dichiarato da una fonte del Servizio di sicurezza ucraino (SBU) al Kyiv Independent, Kiev ha colpito per la prima volta la piattaforma petrolifera russa Vladimir Filanovsky nel Mar Caspio con droni a lungo raggio, interrompendo la produzione di petrolio e gas da oltre 20 pozzi. "Sono stati registrati almeno quattro impatti sulla piattaforma offshore. A seguito dell'attacco, la produzione di petrolio e gas da oltre 20 pozzi da essa serviti si è interrotta", ha affermato la fonte dell'SBU. "Le esplosioni nel Mar Caspio sono un altro promemoria per la Federazione Russa che tutte le sue imprese che lavorano per la guerra sono obiettivi legittimi."
Il Ministero della Difesa russo non ha commentato il presunto attacco ucraino all'impianto petrolifero nel Mar Caspio.