Dazi Trump, von der Leyen: "Lavoriamo a soluzione negoziata con Usa"

La presidente della Commissione Ue: "Proficuo scambio di opinioni con il presidente americano all'inizio di questa settimana"

Ursula von der Leyen - Afp
Ursula von der Leyen - Afp
09 luglio 2025 | 09.48
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In tema di dazi Usa, l'Unione Europea sta lavorando per trovare una "soluzione negoziata" in materia di rapporti commerciali con gli Stati Uniti d'America. A ribadirlo è la presidente della Commissione Europea  Ursula von der Leyen, intervenendo nella plenaria a Strasburgo.

"Da febbraio - ha ricordato - gli Stati Uniti hanno imposto dazi sul 70% del commercio totale dell'Ue con gli Stati Uniti. La portata di queste misure è senza precedenti. La nostra linea è chiara: saremo fermi, ma preferiamo una soluzione negoziata. Per questo stiamo lavorando a stretto contatto con l'amministrazione statunitense per raggiungere un accordo".

Von der Leyen ha avuto "un proficuo scambio di opinioni con il presidente Donald Trump all'inizio di questa settimana, per contribuire a far progredire le cose. Stiamo cercando un quadro chiaro, da cui continuare a costruire. Quindi il messaggio è chiaro. Restiamo fedeli ai nostri principi. Difendiamo i nostri interessi. Continuiamo il lavoro in buona fede. E ci prepariamo a tutti gli scenari. Naturalmente terremo questa Camera costantemente aggiornata", ha concluso.

Ue: "Puntiamo a intesa con Usa nei prossimi giorni"

L'Unione Europea punta ancora a raggiungere un accordo con gli Usa sui dazi "nei prossimi giorni". Lo dice il portavoce della Commissione per il Commercio Olof Gill, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. "Sono d'accordo - risponde - che c'è un po' di confusione su cosa sta succedendo esattamente, ma posso dire, con una certa giustificazione, che nulla, di questa confusione, proviene da noi. Dal punto di vista dell'Unione Europea, siamo pienamente impegnati a raggiungere un accordo di principio con gli Stati Uniti il più rapidamente possibile, idealmente nei prossimi giorni", conclude.

Trump e la lettera all'Ue

Il presidente Trump ha intanto annunciato ieri che entro due giorni invierà all'Unione Europea una lettera che indicherà quali dazi dovrà pagare a partire dal primo agosto. "Probabilmente mancano due giorni alla loro lettera", ha dichiarato infatti durante una riunione di gabinetto, precisando che dal suo punto di vista "una lettera significa un accordo".

Il presidente ha poi sottolineato di essere ancora in contatto con i negoziatori dell'Ue e di essere insoddisfatto delle politiche europee nei confronti delle aziende tecnologiche statunitensi. "Stiamo scegliendo dazi equi e bassi, ma alcuni Paesi potrebbero ricevere lettere con dazi del 60-70%", ha poi aggiunto.

Lunedì scorso Trump ha già inviato lettere a diversi Paesi, fra cui Giappone e Corea del Sud, con l'annuncio delle tariffe sui prodotti esportati negli Stati Uniti.

Trump ha poi anticipato nuove tariffe del 50% sulle importazioni di rame e molto più alte sui farmaci, dazi che tuttavia, ha detto, entreranno in vigore dopo almeno un anno. "Oggi ci occupiamo del rame", ha affermato in una riunione di governo in cui ha anticipato anche che presto farà un annuncio sui farmaci, estendendo le tariffe che la sua amministrazione ha già imposto dallo scorso gennaio, precisando tuttavia che lascerà tempo alle case farmaceutiche per trasferire la loro produzione negli Usa. "Daremo loro circa un anno, un anno e mezzo per venire qui, e dopo, saranno sottoposti a tariffe, tariffe molto, molto alte, tipo il 200%".

Le lettere a Filippine, Iraq, Libia e Algeria

Continua, intanto, l'offensiva commerciale di Trump, che ha annunciato l’imposizione di dazi doganali fino al 30% a partire dal 1° agosto - per Algeria, Brunei, Filippine, Iraq, Libia e Moldavia - salvo accordi bilaterali. Nelle lettere inviate ai governi interessati e pubblicate su Truth Social, Trump ha ribadito che l’obiettivo è spingere verso nuovi accordi commerciali più favorevoli agli Stati Uniti. Le nuove tariffe colpiranno le esportazioni provenienti da Iraq, Libia e Algeria con un dazio del 30%, mentre per le merci dalla Moldavia sarà applicata una tariffa del 25% e per quelle dalle Filippine del 20%.

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