Ci sono 127 dispersi. Proclamato lo stato di calamità nazionale
E' salito ad almeno 140 morti e altre 127 che risultano disperse il bilancio delle devastanti inondazioni causate dal tifone Kalmaegi che si abbattuto sulle Filippine centrali. Lo ha reso noto l'ufficio nazionale della protezione civile di Manila mentre il tifone ha toccato ora terra in Vietnam dove i venti hanno raggiunto i 149 km/h.
Le Filippine hanno proclamato lo stato di calamità nazionale.
Kalmaegi, identificato come il ventesimo tifone a interessare le Filippine nel corso dell'anno corrente, ha lasciato il territorio nazionale all'alba di oggi. Raffy Alejandro, un alto funzionario della difesa civile, ha dichiarato: "La sfida ora è la rimozione dei detriti. Questi devono essere rimossi immediatamente, non solo per fare il punto sui dispersi che potrebbero trovarsi tra i detriti o aver raggiunto aree sicure, ma anche per consentire alle operazioni di soccorso di procedere".
Contestualmente all'uscita del tifone Kalmaegi, localmente denominato Tino, dalla zona di monitoraggio filippina, i meteorologi stanno seguendo con attenzione un'altra perturbazione in fase di sviluppo a est di Mindanao. Tale sistema potrebbe evolvere in un tifone, sollevando preoccupazioni per potenziali impatti nella prima parte della prossima settimana.
"Il tifone si è abbattuto sulla terraferma, nelle province di Dak Lak e Gia Lai", ha confermato il ministero dell'Ambiente vietnamita in una nota.
Gli alberi sono caduti sulle strade principali, bloccandone l'accesso, mentre le finestre degli hotel nella zona di Quy Non sono andate in frantumi, ha riferito VnExpress. Il Centro nazionale vietnamita per le previsioni idrometeorologiche ha messo in guardia rispetto a un innalzamento del livello del mare di 4-6 metri che rappresenta un rischio per le imbarcazioni.