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Gaza, Italia disponibile ad accogliere Adam: è l'unico fratellino sopravvissuto a raid israeliano

Lo fa sapere la Farnesina in una nota. Associazione ospedali pediatrici italiani: "Pronti a curarlo"

Un raid a Khan Younis (Afp)
Un raid a Khan Younis (Afp)
29 maggio 2025 | 19.14
LETTURA: 2 minuti

Il governo italiano ha dato la sua disponibilità a trasferire in Italia Adam, l'unico dei dieci figli di una dottoressa di Gaza sopravvissuto a un raid israeliano contro la sua casa a Khan Younis una settimana fa. Lo fa sapere la Farnesina in una nota, secondo cui il ministro degli Esteri Antonio Tajani sta seguendo il caso della famiglia della dottoressa Alaa al-Najjar, colpita nei giorni scorsi da un attacco militare israeliano che ha ucciso 9 dei suoi 10 figli e ferito gravemente il marito.

Il decimo figlio, Adam, è sopravvissuto ma è ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale Nasser di Khan Younis, uno dei pochi ospedali ancora funzionanti a Gaza. Il governo italiano ha dato la sua disponibilità a trasferire in Italia il figlio gravemente ferito. Su indicazione del ministro Tajani, la Farnesina sta verificando la fattibilità dell’operazione. L’Italia è pronta a collaborare con tutte le istituzioni potenzialmente coinvolte, considerando e rispettando le volontà della dottoressa e dei suoi familiari, riferisce la Farnesina in una nota.

Da Gaza in Italia ''abbiamo già portato 130 bambini, in tutto 170 persone. E stiamo tentando di far venire in Italia il bimbo della dottoressa che ha perso nove figli'', il piccolo Adam. "Stiamo vedendo se ci sono le condizioni", ha detto Tajani parlando a Bergamo.

Ospedali pediatrici italiani: "Disponibili ad accogliere piccolo Adam"

Disponibilità ad accogliere e curare in Italia il piccolo Adam arriva dall'Associazione ospedali pediatrici italiani. L’AOPI comunica la propria piena disponibilità ad accogliere e prendersi cura, fin da subito, del piccolo Adam, che ha riportato ustioni gravissime e ferite su tutto il corpo, garantendogli le migliori cure mediche e il supporto necessario in un ambiente sicuro. “Nessun bambino deve essere privato del diritto alle cure, la loro salute è una priorità assoluta. Siamo pronti ad accogliere Adam e rilanciamo la nostra disponibilità ad accogliere quanti più bambini possibile all’interno delle nostre strutture associate, i nostri ospedali sono pronti a fare la loro parte”, dichiara Rodolfo Conenna, presidente di AOPI.

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