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Austria, sparatoria a Graz: ex studente entra in una scuola e fa strage, 9 morti

Il giovane è entrato in due classi dell'istituto scolastico sparando all'impazzata. Poi si sarebbe tolto la vita. Possedeva legalmente due armi. Tre giorni di lutto nazionale nel Paese

Graz, soccorsi e forze dell'ordine sul luogo della sparatoria (Afp)
Graz, soccorsi e forze dell'ordine sul luogo della sparatoria (Afp)
10 giugno 2025 | 11.12
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Strage in una scuola a Graz, in Austria, dove un ex studente di 22 anni ha fatto fuoco uccidendo nove persone, ragazzi e un adulto, poi si sarebbe tolto la vita. Nel tragico bilancio della sparatoria si contano anche una trentina di feriti, tra insegnanti e allievi. Dodici feriti sono stati ricoverati in ospedale, due in condizioni definite "molto critiche" e altri cinque con ferite gravi. Secondo quanto riporta il Guardian, nel gruppo dei feriti più gravi, sottoposti a interventi chirurgici d'urgenza, vi sono cinque adolescenti e due adulti.

L'autore della strage è entrato in due classi dell'istituto scolastico sparando all'impazzata. Si ritiene che una delle due aule fosse l'ex aula del giovane. Il Salzburger Nachrichten rivela che il 22enne possedeva legalmente e avrebbe portato con sé due armi: una pistola e un fucile da caccia.

L'Austria osserverà tre giorni di lutto nazionale. Il cancelliere Christian Stocker lo annuncerà ufficialmente nel pomeriggio, secondo quanto anticipato alla Dpa da un portavoce del suo ufficio.

"Quello che è successo oggi nella scuola di Graz colpisce il nostro Paese al cuore. L'Austria è in lutto", si legge in una dichiarazione del presidente Alexander Van der Bellen, "questo orrore non si può esprimere in parole". "Questi giovani avevano tutta la loro vita davanti, un insegnante li accompagnava nel loro viaggio - ha aggiunto riferendosi alle vittime dell'attacco - non c'è niente che possa alleviare il dolore provato in questo momento da genitori, nonni, fratelli e amici di chi è stato assassinato". Il Paese è al loro fianco per "sostenere questo dolore, insieme", ha concluso il presidente austriaco, e "mostrare che la nostra forza risiede nella capacità di essere uniti".

"Una tragedia nazionale che ha profondamente sconvolto il nostro Paese", ha detto il cancelliere austriaco Stocker, commentando "l'incomprensibile atto" di violenza nella scuola di Graz. "Non ci sono parole per il dolore e il lutto che noi tutti austriaci proviamo in questo momento", ha aggiunto esprimendo le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e ringraziando i servizi di emergenza. "Ora è tutto concentrato sulla solidarietà - ha poi concluso - e ad aiutarci gli uni gli altri, in questi momenti difficili, l'umanità è la nostra maggiore forza".

Il cordoglio dell'Italia

"Seguo con partecipazione le drammatiche notizie relative alla sparatoria in una scuola di Graz - ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al presidente austriaco Van der Bellen - In questo momento di profonda tristezza, facendomi interprete dei sentimenti della Repubblica italiana, desidero esprimere le più sentite condoglianze e la più sincera vicinanza alle famiglie delle vittime. Il pensiero degli italiani, e mio personale, va anche ai giovani feriti, cui auguro un pronto e pieno ristabilimento".

"Con dolore apprendo della tragica notizia che vede coinvolta una scuola a Graz, in Austria, dove uno studente ha ucciso diverse persone e ferito delle altre, alcune di loro molto gravi - ha scritto su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni - La mia vicinanza e quella dell'intero Governo italiano va ai familiari delle vittime, unitamente a un pensiero che desidero rivolgere ai feriti e ai loro cari".

Cordoglio anche dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Esprimo il cordoglio mio e del Governo per la sparatoria in una scuola a Graz che ha provocato vari morti - ha scritto Tajani su X - La scuola dovrebbe essere un luogo di pace e confronto. La mia vicinanza alle famiglie delle vittime e al popolo austriaco".

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