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Ucraina, Mosca: "Chi andrà a Istanbul? Aspettiamo decisioni Putin"

Via libera Ue a nuove sanzioni contro Russia: nel mirino la cosiddetta 'flotta ombra' russa. Trump: "Se va anche il presidente russo, potrei andare a Istanbul"

Vladimir Putin  e Volodymyr Zelensky
Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky
14 maggio 2025 | 09.41
LETTURA: 4 minuti

A un solo giorno dall'inizio dei colloqui di pace con l'Ucraina proposti dalla Russia a Istanbul, il Cremlino si rifiuta ancora di confermare se il presidente Vladimir Putin parteciperà o meno all'evento. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha già dichiarato che incontrerà Putin lì, una mossa che lascia la palla nel campo di Mosca. "La delegazione russa attenderà la delegazione ucraina a Istanbul il 15 maggio", ha risposto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a una domanda dell'agenzia Afp su chi andrà in Turchia. Nessuna novità quindi da Peskov sui rappresentanti di Mosca. "Non è cambiato nulla in merito", ha detto, affermando di attendere "le istruzioni del presidente" Putin.

Intanto oggi è arrivato il via libera degli ambasciatori dei 27 stati membri dell'Unione Europea al un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Due Stati membri, a quanto si apprende a Bruxelles, devono ancora passare attraverso i rispettivi Parlamenti nazionali, ma questi passaggi non vengono considerati ostacoli. Il diciassettesimo pacchetto, approvato dal comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri (Coreper), comprende una stretta sulla cosiddetta 'flotta ombra' russa (vengono colpite quasi 200 navi, comprese le petroliere), usata da Mosca per aggirare il tetto al prezzo del petrolio che l'Occidente ha cercato di imporre.

Vengono aggiunte circa 30 imprese, coinvolte nell'evasione delle sanzioni, in particolare nel settore dei beni a duplice uso, civile e militare. Queste imprese dovranno affrontare nuove restrizioni commerciali. Ci sono poi altre 75 sanzioni individuali per persone e aziende legate al complesso dell'industria militare russa. Viene inoltre fornita la base giuridica per sanzionare la flotta che distrugge cavi sottomarini, aeroporti o server (beni materiali) e per sanzionare chi agevola finanziariamente lo sforzo bellico. E' delineata una nuova base giuridica per i canali russi di propaganda: vengono colpiti oltre 20 entità e individui che diffondono disinformazione.

Per le violazioni dei diritti umani (Navalny Act), vengono previste sanzioni contro giudici e pubblici ministeri coinvolti nei casi Navalny e Kara Murza (20 individui in tutto). Nel campo delle armi chimiche, viene vietata l'esportazione di sostanze utilizzate nella produzione di missili. Il pacchetto di sanzioni è passato come punto uno, senza discussione, riferiscono fonti diplomatiche: dovrebbe essere adottato formalmente dal Consiglio Affari Esteri lunedì prossimo, 20 maggio.

Trump: "Potrei andare in Turchia se va anche Putin"

Intanto presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha aperto alla possibilità di recarsi in Turchia per i colloqui, ma solo se anche il leader russo dovesse accettare di volare a Istanbul per negoziati diretti con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

"Non so se (Putin, ndr) andrebbe lì se non ci fossi io. So che gli piacerebbe che fossi lì e questa è una possibilità. Se potessimo porre fine alla guerra, ci penserei", ha detto Trump ai giornalisti sull'Air Force One mentre volava dall'Arabia Saudita al Qatar.

Putin attacca: "Occidente si danneggia da solo, idioti"

I Paesi occidentali hanno dimostrato attraverso le sanzioni di essere pronti a danneggiare le proprie economie pur di fare dispetto alla Russia, quindi Mosca deve prepararsi ad altre decisioni di questo tipo, ha attaccato ieri il presidente russo Vladimir Putin durante un incontro con i membri dell'Associazione degli imprenditori russi. "Le principali economie mondiali stanno scivolando in recessione, solo per farci del male. È come se compro un biglietto e poi non lo uso per fare dispetto al controllore. Sono idioti", le parole dello 'zar'.

Soddisfazione dei leader Ue

"Accolgo con favore l’accordo sul nostro diciassettesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Stiamo ulteriormente limitando l’accesso alle tecnologie da impiego militare. Abbiamo inoltre inserito altri 189 navi della “flotta ombra” per colpire le esportazioni energetiche russe. Questa guerra deve finire. Continueremo a mantenere alta la pressione sul Cremlino", scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un post sui social.

"Stiamo aumentando la pressione sulla Russia affinché ponga fine alla sua guerra. Accolgo con favore l’accordo sul diciassettesimo pacchetto di sanzioni. Colpirà ulteriormente la flotta ombra russa, che trasporta illegalmente petrolio per finanziare l’aggressione di Vladimir Putin. Le sanzioni prosciugano le casse di guerra della Russia", scrive in un post su X l'Alta rappresentante dell'Ue per gli affari esteri, Kaja Kallas.

Mentre il presidente del Consiglio Ue, Antonio Costa parla di un "segnale forte dell’unità dell’Ue a sostegno del popolo ucraino".

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