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Stern dedica la copertina a Roma, 'la città eterna che si sta reinventando'

Ascesa, declino, sconvolgimento: l'Urbe ha vissuto tutto questo ed è sopravvissuta, secondo il settimanale tedesco

Stern dedica la copertina a Roma, 'la città eterna che si sta reinventando'
07 giugno 2025 | 11.15
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Ascesa, declino, sconvolgimento: Roma ha vissuto tutto questo ed è sopravvissuta. Anzi, l'Urbe è in grado di offrire la migliore lezione di serenità, soprattutto in tempi incerti come quelli che stiamo vivendo. Lo scrive Stern, che questa settimana dedica la copertina alla capitale italiana. Quando si parla di Roma, una parola non manca mai - afferma il settimanale tedesco: "travolgente". E cita Johann Wolfgang von Goethe, che, nel novembre 1786, da turista scriveva: "In altri luoghi bisogna cercare le cose importanti, qui ne siamo sopraffatti".

"Quest'anno - prosegue il settimanale - circa 35 milioni di visitatori arrancano per la capitale d'Italia, non meno sopraffatti da tutti i palazzi e le rovine e le colonne e i tesori di quanto lo fosse il poeta di allora. Il nuovo Papa, Leone XIV, sta suscitando entusiasmo e in questo Anno Santo, proclamato da Papa Francesco, si uniscono anche i 'pellegrini della speranza': il mondo si affolla a Roma. Verso le Porte Sante, le porte spirituali il cui passaggio libera da ogni peccato. Redenzione. Eternità. I romani, invece, sono del tutto indifferenti, anzi, quasi indifferenti in mezzo a tutta questa forza storica. Portano a spasso i loro cani su blocchi di marmo su cui potrebbe aver camminato anche l'imperatore Augusto. Vivono in case sotto le quali la storia è sepolta. Aspettano rilassati l'autobus, perché prima o poi arriverà. Che senso ha un orario in questo traffico?".

"Roma lavora alla romana, dicono in città. E in qualche modo sembra esserci una saggezza superiore in questa distanza pragmatica dal presente. Una fiducia di cui forse abbiamo bisogno in questi tempi terribilmente agitati, con i loro capi di Stato, le molteplici guerre e le crisi. La 'Caput Mundi', la capitale del mondo, ha già sperimentato tutto questo, eppure è sempre andata avanti". Per saperne di più sulla capitale, il magazine si è rivolto a Piero Migliacci, fondatore della storica Antica Barberia Peppino in via della Vite, che racconta: "Abbiamo sempre avuto la clientela migliore!". Politici, manager e aristocratici si sono fatti curare barba e capelli in questo dignitoso negozio per generazioni; l'ex re di Spagna Juan Carlos era un cliente abituale e a Woody Allen piace ancora farci un salto.

"Roma è sempre stata per lui un luogo di desiderio", dice Migliacci. Uno dei suoi sogni era quello di acconciare le persone che apparivano in televisione o al Festival di Sanremo. Alla fine degli anni '60, quando finalmente poté trasferirsi qui, la città era misteriosa. 'La dolce vita' aleggiava ancora nell'aria, spirito e denaro passeggiavano lungo Via Veneto. "A Roma niente è vecchio, è antico. La gente viene qui per creare bellezza. Per ammirarla". E questo, dice Migliacci, vale ancora oggi. "Il gusto del bello, il gusto per il bello, caratterizza la città e la sua gente".

'Roma Capitale' è scritto sui cartelli e sui muri degli edifici, "come se ogni tanto - commenta Stern - ci fosse bisogno di ricordare che Roma non è solo un cosmo a sé stante, ma anche la capitale di un Paese. Ci sono più di quattro milioni di abitanti, due linee e mezzo di metropolitana, sette colli e uno stravagante mito di fondazione: Romolo e Remo, i due figli gemelli concepiti segretamente da Marte, il dio della guerra, e da una casta sacerdotessa, abbandonati sul Tevere e allattati da una lupa. Quando i due giovani vogliono costruire una città, scoppia la lite. Romolo deve uccidere Remo perché non rispetta i confini del suo territorio appena creato sul Palatino. Il sangue fraterno suggella l'origine della successiva potenza mondiale: Roma non è nata dall'armonia".

"Nello sfarzoso palazzo senatorio del Campidoglio, il sindaco Roberto Gualtieri ricorda Sigmund Freud. 'Aveva la teoria che Roma non fosse un luogo. Era un'entità psichica in cui passato e presente esistevano contemporaneamente. Per lui, la città funzionava come il subconscio umano'. Questa giustapposizione di epoche è probabilmente anche il punto di partenza del tipico carattere romano: 'Ci sono stati così tanti cambiamenti e rotture prima di noi. Ascesa, declino. Va sempre avanti così. Questo porta a una certa serenità'. La Città Eterna è attualmente sottoposta al più ambizioso programma di restauro e modernizzazione della sua storia recente. Nell'ambito del concetto 'Roma si trasforma' sono stati avviati più di 600 progetti. Gualtieri parla di una 'terapia d'urto' che si è resa necessaria perché molti problemi sono rimasti a lungo irrisolti. Si stanno ristrutturando le strade in tutta la città, si stanno ridisegnando le piazze e si devono potenziare i servizi ferroviari e di autobus. Oltre a mantenere e ripristinare il ricco patrimonio culturale, il sindaco ritiene importante migliorare la qualità della vita dei residenti".

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