Scontri a Bruxelles, agricoltori in piazza: pietre contro il Parlamento europeo

La protesta contro l'accordo Ue-Mercosur: patate e barbabietole contro gli agenti di polizia, che hanno risposto con idranti e lacrimogeni

Scontri e proteste a Bruxelles
Scontri e proteste a Bruxelles
18 dicembre 2025 | 15.46
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È stata sciolta a seguito dei disordini e degli scontri la marcia attraverso le strade di Bruxelles di migliaia di agricoltori venuti da tutta Europa per protestare contro la politica agricola europea e in particolare contro la proposta di accordo di libero scambio con il blocco del Mercosur. Poco dopo l'inizio, intorno alle 12.30 nei pressi della Gare du nord, la manifestazione è degenerata in violenze nei pressi del Parlamento europeo.

Inizialmente, i manifestanti hanno lanciato patate e barbabietole contro gli agenti di polizia, che hanno risposto con idranti e lacrimogeni. La situazione è poi peggiorata ulteriormente, con lanci di pietre, fumogeni e fuochi d'artificio contro gli edifici del Parlamento. Sono stati visti anche trattori sradicare alberi nella piazza. I giornalisti presenti sul posto hanno denunciato aggressioni verbali da parte di alcuni manifestanti, che hanno anche lanciato oggetti contro le troupe televisive. Anche i passanti sono stati colpiti.

La protesta coincide con il vertice Ue a Bruxelles. Gli agricoltori si oppongono alla proposta di accordo di libero scambio con il blocco del Mercosur, che comprende Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Gli agricoltori europei temono una concorrenza sleale se l'accordo verrà firmato. Tuttavia, le manifestazioni vanno oltre la semplice opposizione all'accordo commerciale. Gli agricoltori protestano anche contro le normative europee che, a loro dire, rendono più difficili gli investimenti e le licenze, nonché contro le proposte di riforma del bilancio pluriennale dell'UE, in base alle quali la spesa agricola verrebbe ridotta di oltre un quinto. "I politici europei possono anche dire che l'agricoltura è di importanza strategica, ma le loro politiche non lo riflettono. Non chiediamo parole, ma fatti", ha affermato un oratore prima della marcia

Centinaia di trattori a Bruxelles

Centinaia di trattori avevano invaso stamani Rue de la Loi, Place du Luxembourg e le strade circostanti a Bruxelles, segnando l'inizio di una giornata di proteste degli agricoltori europei. Molti trattori provenienti dal nord del Belgio erano parcheggiati lungo Rue de la Loi, fino al ponte Maelbeek, dove la polizia ha allestito un posto di blocco per impedire l'accesso alla rotonda Schuman, il cuore delle istituzioni europee dove si tiene il vertice.

La rotonda è inaccessibile non solo ai trattori, perché dal novembre del 2023 è stata trasformata in un cantiere dalla regione di Bruxelles Capitale, la quale, a corto di fondi, ha anche chiesto un contributo alle istituzioni Ue per concludere i lavori (la fine è prevista a dicembre 2026). La Polizia ha dovuto usare gli idranti per contenere i dimostranti. A piedi, delegazioni provenienti da tutta Europa si sono radunate prima delle 11 nei pressi della Gare du Nord, da dove era prevista la partenza del corteo. I dimostranti prevedevano di percorrere la circonvallazione interna, ancora aperta al traffico alle 10.30, per raggiungere Place du Luxembourg più tardi nel corso della giornata. Boulevard Albert II, vicino alla stazione ferroviaria Gare du Nord, era pieno di palloncini gialli, verdi e rossi, i colori delle varie federazioni agricole presenti a Bruxelles, per chiedere un rinnovato impegno dell'Unione Europea per il futuro del settore agricolo.

Al suono di un impianto audio degno delle più grandi fiere, una marea di persone con le bandiere di tutte le nazioni europee si è diretta verso la rotonda formata da Boulevard Simon Bolivar, dove le delegazioni nazionali erano attese intorno alle 11.30. Alcune decine di trattori hanno bloccato altri punti di accesso alla rotonda, ma il grosso della folla arrivata da ieri è rimasto nel Quartiere Europeo, dove la giornata di proteste era destinata a proseguire.

Intorno alle 12.30 nei pressi della Gare du nord, la manifestazione è degenerata in violenze nei pressi del Parlamento europeo.

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