
Il presidente della Repubblica a palazzo Berlaymont: "Agire per promuovere interessi e valori". Von der leyen: "Benvenuto Mattarella, europeo nel cuore"
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a palazzo Berlaymont, sede centrale della Commissione europea a Bruxelles, dove è stato accolto dalla presidente Ursula von der Leyen. Dopo le foto e la stretta di mano di rito, il capo dello Stato ha partecipato al collegio dei commissari europei, dopodiché dovrebbe avere un incontro bilaterale con la politica tedesca.
Nell'Ue serve "una riflessione", che "deve essere orientata all'azione e alla concretezza, con il fine di salvaguardare il prestigio e l'autorevolezza dell'Unione europea nel mondo e di promuoverne interessi e valori", ha detto Mattarella durante il collegio dei commissari Ue. Oggi, ha aggiunte, ci troviamo in un "momento storico davvero decisivo per la nostra Unione", momento che "induce a ripercorrere la strada compiuta in questi decenni e, pur consapevoli di lacune e di ritardi, ad avvertire l'orgoglio della costruzione europea, che tutti abbiamo contribuito a edificare".
Per il capo dello Stato, occorre "partire da questa consapevolezza per riflettere sul futuro" del progetto di integrazione continentale, "così esposto a molteplici, e anche impreviste, perturbazioni dell'ordine internazionale. Un ordine che abbiamo sempre visto da qui, tutti noi, come fondato sulle regole, rispettoso dei popoli" e delle nazioni.
"Sono anch'io convinto, come tanti - ha aggiunto Mattarella - che, quanto più le istituzioni comunitarie si dimostrano trasparenti ed efficienti, efficaci nel fornire risposte rapide e razionali alle esigenze e alle fondate preoccupazioni dei nostri concittadini dell'Unione, tanto più se ne rafforza l'indispensabile consenso sociale". Accanto a sensibilità "sempre preminenti nei popoli europei - ha proseguito - dalla prosperità economica allo Stato di diritto, dalla difesa dell'ambiente all'aspirazione ad una società equa, bene istruita, coesa, dalla regolarizzazione dei fenomeni migratori a sistemi di welfare efficienti, acquisisce, come ben sappiamo, rilievo crescente, la dimensione della sicurezza rispetto a possibili minacce esterne", ha sottolineato infine.
Mattarella è il "benvenuto" a Bruxelles, anche perché è un "europeo nel cuore", von der Leyen, accogliendo il capo dello Stato. "Lei - ha ricordato - è il presidente di uno dei membri fondatori della nostra Unione. Fuori le ho mostrato il tavolo, come appariva il collegio nel 1976. La differenza è netta: si vede quanto sia cresciuta l'Unione, quando si entra qui" nella sala del collegio. "Lei - ha quindi sottolineato von der Leyen - è il presidente della Repubblica italiana più longevo nella carica (è presidente dal 2015, ndr). Oggi le diamo il benvenuto qui non solo come statista, ma anche come europeo nel cuore. Nel corso della sua vita, ha sempre lavorato per porre l'Italia al centro dell'Europa".
Nel suo "primissimo" discorso da presidente, "10 anni fa - ha ricordato ancora la presidente - ha definito la nostra Unione un porto sicuro e una frontiera di speranza. Ha affermato che i Paesi europei hanno bisogno della nostra Unione, per proteggere e per proiettare la loro sovranità nel mondo. Da allora, ha sempre invitato l'Europa ad essere ambiziosa e a puntare più in alto. Ha chiesto un'azione forte, competitiva, in linea con i rapporti di Mario Draghi ed Enrico Letta. È esattamente l'argomento che abbiamo discusso oggi nella nostra riunione del collegio. Ci ha ricordato la nostra responsabilità di proteggere la natura, di lasciare il mondo un posto migliore per i nostri figli e nipoti. E il suo sostegno all'Ucraina è stato incrollabile", ha concluso.
La Commissione europea ha "ascoltato" l'appello del presidente Mattarella, "nessun dorma", e cercherà di dare risposte all'altezza, ha detto ancora von der Leyen."Due settimane fa - ha ricordato - lei ha detto: 'Nessun dorma'. Abbiamo ascoltato il suo appello e oggi discuteremo su come possiamo rispondere. A titolo personale, vorrei ricordare uno dei nostri incontri nella sua città natale, Palermo. Sono rimasta colpita dal calore con cui è stata accolta da tutti, soprattutto dai giovani".
I giovani italiani, ha continuato, "la ammirano, perché è sempre stata una voce di saggezza e un punto di riferimento. E voglio che sappia che questo vale per tutti gli europei. È un onore ed un piacere averla qui oggi", ha concluso.
Mattarella si è poi recato anche al Parlamento europeo. Dopo aver incontrato la presidente dell'Aula Roberta Metsola in bilaterale, con un pranzo di lavoro a seguire, ha poi salutato gli eurodeputati italiani, riuniti al quinto piano del palazzo Phs per l'occasione.
Il presidente ha tenuto un breve discorso, per poi salutare a uno a uno gli europarlamentari, prestandosi anche a non pochi 'selfie' con gli eletti. Il capo dello Stato ha poi salutato i funzionari italiani che lavorano al Parlamento, per chiudere con un saluto agli stagisti connazionali in forza a Bruxelles, che gli hanno tributato un caloroso applauso, prima che lasciasse il palazzo, accompagnato dalla presidente Metsola.
Il presidente, accompagnato nella sua visita dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, è poi decollato dall'aeroporto militare di Melsbroek, nei pressi di Bruxelles, per rientrare a Roma.