"La Sla travolge non soltanto la persona che si ammala, ma l'intera famiglia. Per questo è necessario, fin da subito, costruire un perimetro di protezione e entrare nel merito dei bisogni specifici di quella famiglia, perché ogni contesto è diverso. Il tempo è un fattore decisivo. Per questo continuiamo a spingere affinché le competenze già esistenti vengano messe in rete". Così, Pina Esposito, segretario nazionale Aisla, l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, all'evento dell'Associazione 'La Promessa 2025', a Roma. Un appuntamento che ha unito musica, storie di vita vissuta e solidarietà per supportare la ricerca e le persone con Sla.