
Viatris rilancia l'iniziativa 'Via dal dolore' per aiutare a riconoscere le varie forme e l'importanza dell'aderenza alla terapia
In occasione del Mese della consapevolezza del dolore, che si celebra a settembre, Viatris Italia, azienda del gruppo Viatris, una realtà globale che opera nell'ambito della salute, rinnova il proprio impegno nel sensibilizzare l'opinione pubblica su una condizione tanto diffusa quanto trascurata: l'impatto del dolore nella vita quotidiana. La performance della campagna 'Via dal dolore', realizzata tra le vie di Milano, vuole portare alla luce l'impatto che il dolore può avere nella quotidianità: spesso si insinua nella vita delle persone senza lasciare segni visibili, ma è capace di compromettere profondamente la qualità della vita. Dei performer hanno messo in scena la quotidianità di una persona affetta da dolore persistente, simulando le difficoltà nei movimenti, come camminare, le esitazioni nei gesti più semplici e il peso emotivo che accompagna ogni azione quotidiana, suscitando particolare curiosità e interesse da parte dei passanti. Attraverso il linguaggio del corpo hanno mostrato e reso tangibile una realtà troppo spesso invisibile, ma diffusa.
La campagna 'Via dal dolore', avviata lo scorso anno, è stata ideata per coinvolgere in modo mirato tutti gli attori chiave nel percorso di cura - medici, farmacisti e pazienti - attraverso una strategia multicanale integrata. Il piano ha previsto la realizzazione di materiali informativi dedicati, una solida presenza digitale, la partecipazione attiva a congressi di settore e un costante impegno nella formazione dei professionisti sanitari. Le attività messe in campo hanno riscosso un riscontro particolarmente positivo, soprattutto da parte della comunità medica, a conferma dell'efficacia e della rilevanza della campagna nel sensibilizzare e supportare una gestione più consapevole e tempestiva del dolore, sottolineano i promotori.
Il dolore - ricorda una nota - rappresenta secondo gli esperti una delle esperienze più universali e, al contempo, più complesse da comprendere e trattare. In ambito medico è possibile distinguerlo in quattro tipologie principali: nocicettivo, causato da danni ai tessuti; neuropatico, derivante da lesioni o disfunzioni del sistema nervoso; nociplastico, dovuto a un'alterata elaborazione del dolore da parte del sistema nervoso centrale; misto, che combina più meccanismi dolorosi simultaneamente nella stessa area del corpo, come ad esempio la lombalgia cronica, riconosciuta come la principale causa di disabilità nel mondo, con una prevalenza stimata superiore al 70% nelle società industrializzate. Il dolore nocicettivo è spesso associato a condizioni infiammatorie come tendiniti, borsiti e artriti, oppure a traumi articolari. E' per esempio frequente nei casi di instabilità cronica della caviglia, dove la persistenza del danno tissutale genera dolore anche a lungo termine. Il dolore neuropatico, invece, si manifesta in patologie come la neuropatia periferica o la radicolopatia. Il dolore nociplastico, meno noto, ma sempre più riconosciuto, è caratteristico di condizioni in cui non si riscontrano danni evidenti ma il dolore è comunque reale e debilitante. Ne sono esempio la fibromialgia, la sindrome da stanchezza cronica e le malattie infiammatorie intestinali (Ibd), la cui incidenza è in aumento anche in Italia, con tassi che toccano i 93,8 casi per 100mila abitanti. Infine, la forma mista è tra le più difficili da trattare: in Italia, come riportato in alcuni studi, interessa circa il 34% dei pazienti con dolore cronico, con osteoartrosi e lombalgia cronica tra i principali esempi.
Nonostante la diffusione e la varietà delle forme di dolore - prosegue la nota - molte persone non ne parlano in modo aperto con i professionisti sanitari: per motivi culturali, emotivi, o per mancanza di consapevolezza della propria condizione, il dolore viene minimizzato o ignorato. Questo silenzio può però portare a diagnosi tardive, trattamenti inefficaci e a una gestione del dolore non adeguata. Superare il tabù che il dolore debba essere semplicemente sopportato è il primo passo per costruire un dialogo autentico tra medico e paziente, in grado di favorire una presa in carico tempestiva, personalizzata ed efficace. Con questo nuovo video, realizzato per raccontare la performance, si intende ribadire che ogni tipologia e grado di dolore merita ascolto. Anche quando non è evidente, perché può compromettere l'autonomia, il lavoro, le relazioni e l'equilibrio psicologico. Dare forma al dolore è un atto di consapevolezza che permette di accendere i riflettori sulla quotidianità dei pazienti.
"Il dolore, soprattutto nella sua forma cronica, può isolare e limitare profondamente chi ne è colpito. Con la campagna 'Via dal dolore' vogliamo porre l'attenzione su una realtà spesso invisibile e che impatta in modo significativo la qualità di vita delle persone - dichiara Matteo Surace, Medical Lead Italy & Head of North Cluster Europe - In linea con la nostra mission di consentire alle persone nel mondo di vivere una vita più sana in ogni sua fase, siamo al fianco dei pazienti, dei clinici e dei farmacisti per promuovere una maggiore consapevolezza delle diverse tipologie di dolore, favorire una diagnosi precoce e permettere a ciascuno di trovare la giusta risposta alle proprie necessità di salute".
Il video della performance sarà disponibile, insieme ai contenuti educativi della campagna 'Via dal solore', sul sito web ufficiale www.viadaldolore.it e sulle pagine social, in particolare su Facebook e Instagram. Questi canali offrono materiali di approfondimento per aumentare la consapevolezza sulle diverse forme di dolore, promuovere il dialogo medico-paziente - a seguito di un primo confronto con il farmacista - e incoraggiare una gestione più attiva, informata e partecipata della propria salute.