Frida Opera Musical l’arte, la vita, la rivoluzione

Frida Opera Musical l’arte, la vita, la rivoluzione
07 luglio 2025 | 16.43
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A partire da ottobre 2025, i teatri italiani accoglieranno una nuova, attesissima produzione: FRIDA OPERA MUSICAL, scritto da Andrea Ortis e Gianmario Pagano, con la regia di Andrea Ortis e la partecipazione di Drusilla Foer. Le musiche e le liriche di Vincenzo Incenzo si fondono alle coreografie di Marco Bebbu e alle linee dettagliate dei costumi a firma di Erika Carretta. Le scene di Gabriele Moreschi portano il pubblico in un’atmosfera magica e allo stesso tempo realistica del Messico con l’unione delle luci di Valerio Tiberi e Virginio Levrio che cura anche le proiezioni. Dopo aver emozionato il pubblico con produzioni come La Divina Commedia Opera Musical e Van Gogh Café Opera Musical, la MIC International Company firma ora un nuovo progetto teatrale capace di unire impatto visivo, potenza musicale e profondità narrativa.

“FRIDA OPERA MUSICAL" è un viaggio straordinario nella vita e nelle opere di Frida Kahlo in collaborazione con il Museo Frida Kahlo “Casa Azul” e il Museo Diego Rivera Anahuacalli di Città del Messico e con il Patrocinio dell’Ambasciata del Messico in Italia. FRIDA OPERA MUSICAL è un musical potente e visionario che intreccia arte, rivoluzione e passione. Al centro dell’opera la vita di Frida Kahlo (interpretata da Federica Butera): il suo amore tormentato con Diego Rivera (interpretato da Andrea Ortis), la forza del suo corpo ferito, la resistenza e la voglia di vivere, la lotta per l’identità e la libertà. Ad accompagnare il suo viaggio, la Catrina (interpretata da Drusilla Foer), protagonista assoluta dell'immaginario e della cultura popolare messicana, icona della morte e della vita, della satira e della bellezza eterna; è lei che incarna lo spirito del Messico profondo nel quale convivono, in un unico grande affresco, colori, musica e passione.

“FRIDA OPERA MUSICAL" racconta la straordinaria esistenza di Frida Kahlo, artista, icona del femminile, anima ribelle di un’epoca in tumulto, uno spettacolo che dà vita a un ritratto profondo e vibrante della pittrice che ha saputo trasformare il dolore in colore e la fragilità in potenza creativa. L’OPERA si muove tra la potenza del teatro musicale e la forza visiva del mondo pittorico. Lo spettatore viene immerso nel Messico post-rivoluzionario, tra fermenti ideologici, arte murale, influenze europee e figure chiave come Zapata, Trotsky, Breton, Tina Modotti, solo per citarne alcune. È un viaggio corale nel cuore di un’epoca segnata dal desiderio di cambiamento, in cui Frida vive con sfrontata autenticità. La relazione tra Frida e Diego è il nucleo pulsante della narrazione: un amore smisurato, radicale, imperfetto, che si fa alleanza e scontro, passione e ideologia, un legame che attraversa infedeltà, successi e rivoluzioni personali e collettive. A fare da cornice, il Messico colorato, allegro e dissacrante della Catrina, in cui la vita e la morte danzano insieme al ritmo dell’arte, un Messico dalle radici azteche nel quale la musica avvolge tutto e tutti in un canto continuo alla vita.

FRIDA OPERA MUSICAL è un inno alla libertà di essere e al coraggio dell’arte. È una dichiarazione d’amore alla vita, anche quando fa male.

Per l'Ambasciatore del Messico in Italia, Carlos García de Alba:“Frida Kahlo non è solo una delle più grandi artiste del Messico, ma un simbolo universale di libertà, coraggio e autenticità. Questo musical rappresenta un’occasione unica per raccontare al pubblico italiano – con emozione, musica e immagini – la storia di una donna straordinaria, profondamente legata all’anima e alla cultura del nostro Paese. Siamo orgogliosi di sostenere un progetto che porta il cuore del Messico sui palcoscenici italiani.”

Perla Labarthe, Direttrice del Museo Frida Kahlo ha sottolineato: "Frida Kahlo è una delle artiste più influenti del XX secolo. La sua vita, la sua arte e la sua creatività continuano a ispirare le nuove generazioni in tutto il mondo. A Casa Azul, celebriamo il fatto che produzioni come Frida Opera Musical trovino nella sua eredità una fonte di forza creativa. È una testimonianza di come la sua storia continui a vivere, trasformando l'arte, il palcoscenico e il modo in cui comprendiamo la nostra identità."

Per Francesco Gravina, produttore dell'opera:"Frida Opera Musical rappresenta per noi un ponte tra culture, un progetto che unisce Italia e Messico attraverso l’arte, la bellezza e il linguaggio universale del teatro. Sostenere iniziative come questa significa investire in ciò che per noi è essenziale: il valore sociale della cultura, la voce dei giovani, la forza trasformativa dell’espressione artistica. Crediamo in un teatro che parla al presente, che coinvolge le nuove generazioni e che crea connessioni reali tra le persone. Frida Opera Musical è molto più di uno spettacolo: è un’esperienza che riflette i valori in cui crediamo. Ed è per questo che siamo orgogliosi di portare avanti questo progetto".

Il Sindaco della città di Avellino Laura Nargi, ha dichiarato:“Sarà un grande privilegio poter ospitare nel nostro teatro un evento di caratura internazionale come questo. Frida Opera Musical, il kolossal sulla vita e le opere di una delle più straordinarie srtiste del XX secolo sarà il primo e prestigioso tassello di una nuova stagione”.

Infine le parole di Mario Alovisi, Direttore Marketing Revenue Management di Trenitalia (Gruppo FS):"Con il sostegno al Frida Opera Musical, Trenitalia, con il brand Frecciarossa, conferma il proprio impegno nel far viaggiare le persone e connetterle alla cultura, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. Unendo l'eccellenza dell'Alta Velocità italiana all'energia del musical, avviciniamo gli italiani alle proprie passioni e promuoviamo l'arte in tutto il Paese".

LE NOTE DI REGIA di Andrea Ortis: “Ci sono artisti unici, che risiedono in un “non luogo” diventando parte di un “non tempo”, artisti trasversali, che raggiungono la vita di tutti in modo magico e perfettamente reale. Frida abita il “per sempre” riuscendo a parlare ogni lingua possibile. Una donna profondamente messicana, che ogni popolo del mondo sente un po’ sua sentendosi, a sua volta, un po’ messicano. Ecco perché ho scelto Frida, perché nessuno come lei è riuscito ad attraversare le barriere del dolore diventandone evoluzione, ponendosi al di fuori della realtà oggettiva, trascendendola e superando così il limite imposto dell’immanenza. La sua opera va oltre l’esperienza sensibile del vivere e pur rappresentandone la durezza tangibile, il dolore effettivo, tutta la fattuale afflizione, lo travalica diventando, nella sua arte pittorica, espressione di valori ultrasensibili. Frida non si contiene, non si trattiene; Frida è portatrice del valore identitario e libero del popolo messicano, non è arginabile nei confini di un tratto moderato, supera gli steccati di una perfetta comprensione assumendo, piuttosto, la sembianza del cielo e lo fa, mettendo a nudo la sua travagliata esistenza che diventa così, alta, infinita, immutabile e potente, proprio come lo è, il cielo. Di fronte a ciò, non rimane che stare, contemplando lo spazio aperto che Frida ci pone davanti, così mistico e reale, così terreno e celestiale, così splendidamente indomito, libero ed eterno.”

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