Mastronardi e Giannini: "'Elio' riflette i nostri tempi tra conflitti e bisogno di pace'"

Le voci italiane del film Disney e Pixar, da oggi in sala: "Si parla anche di solitudine, oggi siamo sempre connessi ma soli"

Alessandra Mastronardi e Adriano Giannini voci di 'Elio'
Alessandra Mastronardi e Adriano Giannini voci di 'Elio'
18 giugno 2025 | 15.34
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“‘Elio’ riflette totalmente i nostri tempi tra conflitti e bisogno di dialogo e di pace, anche se è stato realizzato in tempi di pandemia. Si può dire che è stato profetico. Al centro della storia c’è questo bambino che riesce a trovare un filo conduttore fra tutti i pianeti, riesce a connettere le diverse lingue in una lingua comune, che è quella della pace e dell’amore, di cui oggi ne abbiamo profondamente bisogno”. A parlare all’Adnkronos sono Alessandra Mastronardi e Adriano Giannini voci del nuovo film Disney e Pixar ‘Elio’, da oggi nelle sale. In questa avventura galattica - che vede Mastronardi doppiare la voce della zia di Elio, Olga, e Giannini il temibile Signore della Guerra, Lord Grigon - Elio è un bambino con la passione per gli alieni e dalla fervida immaginazione. Rimasto orfano di entrambi i genitori, passa il tempo a cercare un incontro ravvicinato con gli alieni. Cresce con la zia, ma non ha amici perché non si sente capito.

Quando viene teletrasportato nel Comuniverso, un'organizzazione interplanetaria con rappresentanti di galassie lontane, Elio è pronto per un'impresa epica. Identificato per errore come leader della Terra, il protagonista deve stringere nuovi legami con eccentriche forme di vita aliene, superare una crisi di proporzioni intergalattiche e scoprire in qualche modo chi è e dove è veramente destinato a stare. “La solitudine è forse uno dei temi che accomuna un po’ tutti quanti noi. A volte, ci sentiamo soli anche in mezzo a una folla perché non visti, non capiti o non ascoltati. È un tema molto importante e forse oggi, soprattutto nell’era dei social, il sentirsi soli è più amplificato. Abbiamo la sensazione di essere tutti più uniti perché sempre connessi, ma in realtà siamo tutti più soli e individualisti”, riflette Mastronardi.

‘Elio’ “ci insegna che la solitudine può essere un viaggio che percorriamo dentro di noi ma anche fuori. Un motore - prosegue l’attrice - che ci spinge anche verso i confini dell’Universo stesso. Questo per dire che ci porta ovunque, se vogliamo, come succede a Elio perché la solitudine ci porta ad avere uno sguardo curioso e una capacità di ascolto dell’altro che stiamo perdendo”. Giannini riflette sulla solitudine dell’attore: “È una condizione in cui ci si deve stare, forse la si cerca anche se spesso fa male. Nel mio caso porta con sé un viaggio, che è l’esperienza dell’altrove, del conoscere luoghi non fisici che sono lontani da te attraverso le storie che raccontiamo”.

Il progetto è iniziato da Adrian Molina (co-regista di 'Coco') e poi passato nelle mani di Domee Shi (nel 2019 ha vinto l’Oscar al Miglior cortometraggio con ‘Bad’ e nel 2022 ha diretto il film d’animazione ‘Red’): “Credo che molte persone, in particolare molti bambini, possano identificarsi con la lotta interiore di Elio nel film. A partire dalla sua solitudine, la difficoltà nel connettersi con i suoi coetanei, ma anche il suo desiderio profondo di appartenere a qualcosa, di trovare il suo posto nel mondo. La nostra speranza - sottolinea la regista nell’intervista all’Adnkronos - è che i bambini che guarderanno questo film possano lasciarsi ispirare dal suo percorso, dalla sua tenacia e dal suo coraggio nel cercare connessioni con creature aliene strane e meravigliose. Io stessa sono cresciuta con film di questo tipo, e so quanto sia importante creare contenuti per bambini che li incoraggino, li ispirino e parlino davvero a loro. E, al tempo stesso, mostrino anche ciò che il nostro mondo potrebbe e dovrebbe diventare”, spiega Shi, che ha co-diretto ‘Elio’ con Madeline Sharafian.

“Quello che amiamo del personaggio di Elio è la sua ricerca di una connessione con esseri che non sono come lui e che non parlano la sua stessa lingua. E il Comuniverso lo abbiamo progettato come un’utopia aspirazionale con la speranza che chi guarderà ‘Elio’ possa portare un pezzettino di quel mondo nella nostra realtà. A partire dai più piccoli, che con i film d’animazione formano valori e morale”, dice Sharafian. Dalla nascita ad oggi, i film Disney e Pixar si sono evoluti ribaltando ruoli, creando storie inclusive, storie sempre al passo con i tempi in cui tutti possono specchiarsi: “Partiamo sempre da storie intime che poi si trasformano in racconti più ampi. Nel caso di ‘Elio’ partiamo dal rapporto tra Zia Olga e suo nipote per poi espanderci verso la ricerca di connessione e di speranza”, dice Sharafian.

Per la produttrice Mary Alice Drumm “i film Pixar riflettono il mondo che viviamo anche con i suoi disagi. È il caso di ‘Inside Out 2’ con il tema dell’ansia. Tanti genitori, per esempio, ci hanno detto ‘ora capisco cosa sta passando mio figlio’. Mentre in ‘Elio’ abbiamo riportato quella sensazione di disconnessione, come mai prima, che ci circonda e che ha influenzato il film e i suoi personaggi”. di Lucrezia Leombruni

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