Meredith Monk Leone d'Oro alla carriera alla Biennale Musica

"Ha trasformato la voce in paesaggio vivente"

Meredith Monk Leone d'Oro alla carriera alla Biennale Musica
20 ottobre 2025 | 15.52
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Un'icona della musica contemporanea e dell'arte performativa, Meredith Monk, è stata insignita oggi del Leone d'Oro alla carriera alla Biennale Musica 2025. La cerimonia si è svolta nella Sala delle Colonne di Ca' Giustinian, alla presenza del presidente della Biennale di Venezia, Pietrangelo Buttafuoco, della direttrice del settore Musica Caterina Barbieri e della delegata alla cultura del Comune di Venezia Giorgia Pea, che ha ufficialmente consegnato il premio alla compositrice e performer statunitense.

Prima del conferimento del Leone d'Oro, Meredith Monk è stata omaggiata dal fotografo Lorenzo Cappellini con u'immagine storica scattata nel 1975, durante una delle sue prime apparizioni in Italia alla Biennale Teatro e Musica diretta da Luca Ronconi: un debutto accolto all'epoca da un successo immediato e travolgente.

La motivazione del premio sottolinea il contributo rivoluzionario di Monk alla musica contemporanea, evidenziando il suo approccio multidisciplinare e l'uso pionieristico della voce come strumento espressivo e performativo. Le sue opere superano ogni classificazione: combinano musica, teatro, danza e cinema in un linguaggio artistico unico che ha influenzato generazioni di artisti, dalla musica d'avanguardia al pop. "La sua voce – si legge nella motivazione – non rappresenta, ma si manifesta; non racconta un'emozione, la genera; non imita la vita, la innesca". Un'arte che si nutre del gesto e del suono, creando un ambiente relazionale permeabile, dove il pubblico viene coinvolto in un’esperienza sensoriale e collettiva.

Per celebrare il riconoscimento, Meredith Monk si è esibita al Teatro Malibran con le storiche collaboratrici Katie Geissinger e Allison Sniffin, offrendo un programma speciale che ha evidenziato le sue tecniche vocali estese e l’intimità surreale del suo universo sonoro. È stata inoltre presentata, in prima italiana, l'installazione audiovisiva "Songs of Ascension Shrine", allestita all’Lsd Centre nella Sala d’Armi E all'Arsenale: un'opera immersiva a tre schermi che prosegue la sua ricerca tra spiritualità, corpo e spazio. (di Paolo Martini)

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