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Giro d'Italia, Christian Scaroni vince la 16esima tappa davanti a Fortunato

Trionfa nella Piazzola sul Brenta-San Valentino di 203 km. Del Toro resta in rosa

Christian Scaroni (Afp)
Christian Scaroni (Afp)
27 maggio 2025 | 17.42
LETTURA: 4 minuti

Christian Scaroni vince la sedicesima tappa del Giro d'Italia, la Piazzola sul Brenta-San Valentino (Brentonico) di 203 km. L'italiano dell'Xds Astana Team va in fuga con altri 22 ciclisti, arrivando insieme al compagno di squadra e maglia blu in quanto leader della classifica scalatori Lorenzo Fortunato. I due arrivano insieme all'arrivo, posto a 1315 m d'altezza, con Fortunato che dopo aver vinto tutti i gran premi della montagna della tappa controlla il compagno, per poi passare il traguardo insieme dopo essersi tenuti per mano dai 100 metri all'arrivo. Grande lavoro del team con Giulio Pellizzari, Red Bull-Bora-Hansgrohe, che arriva terzo al traguardo con 55'' di distacco. Il 2003 è il nuovo uomo classifica del team dopo il ritiro di Primoz Roglic anche se ha già detto quanto sia impossibile fare classifica, anche se dopo oggi ha scalato la nona posizione e si è portato al 9° posto.

Il Giro non è assolutamente chiuso e oggi Isaac Del Toro (Uae Team Emirates XRrg) ha dimostrato che può soffrire. Il messicano rimane leader della corsa ma ora il distacco sugli altri pretendenti alla vittoria si fa più risicato: 26'' sul secondo Simon Yates (Team Visma-Lease a Bike), mentre sono 31 i secondi sul terzo, Richard Carapaz (Ef Education-EasyPost). La prima tappa di montagna fa le prime vittime con Roglic che saluta la corsa, dopo l'ennesima caduta e Juan Ayuso (Uae Team Emirates XRrg) che salta, salutando la classifica generale. Del Toro mantiene la maglia rosa dopo aver subito gli attacchi di Yates prima e di Carapaz poi, andando in difficoltà a meno di 4000 metri all'arrivo dopo l'attacco di Yates, uomo classifica che il messicano ha scelto di seguire lasciando andare Carapaz.

La prima tappa di montagna è contraddistinta da una forte pioggia che rende scivoloso e pericoloso l'asfalto: a farne le spese sono Primoz Roglic, che si ritira, ma anche Joshua Tarling (Ineos Grenadiers), che finisce contro il guardrail a Sarcedo e saluta il Giro, e Alessio Martinelli (Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè) che scivola poco prima di Trento in discesa e precipita in un dirupo, abbandonando la corsa e arrivando cosciente in ospedale. Durante la pioggia i due italiani dell'Astana sono protagonisti di una lunghissima fuga con Fortunato che conquista 3 Gpm e rafforza il suo primato di miglior scalatore della corsa, lasciando la vittoria al compagno di squadra. Dopo 1' 10'' dal loro traguardo è arrivato Carapaz, protagonista di scatti che hanno fatto male alla maglia rosa che è andato in difficoltà sotto i colpi dell'ecuadoriano e di Yates. Dopo oltre 14' arriva Juan Ayuso, crollato già sul penultimo Gpm di Santa Barbara, in difficoltà come Tiberi.

Quando mancano 7.4 km al traguardo Yates parte, seguito da Del Toro e Carapaz, con Tiberi e Caruso che non rispondono. La maglia rosa non sembra in difficoltà e pedala con la bocca chiusa mentre Carapaz sembra dare tutto. Dopo 600 metri Yates sferra un altro attacco con Tiberi e Caruso che perdono terreno definitivamente mentre Del Toro continua a rimanere a ruota degli altri due uomini in classifica con lui. Quando mancano 6.2 km al traguardo ci prova Carapaz con Del Toro che non risponde e preferisce mettersi alla ruota di Yates, più vicino in classifica, lasciando andare il vincitore del Giro 2019 che dopo 400 metri scatta ancora, in solitaria, arrivando a un distacco di 22 secondi sulla maglia rosa. A 5.5 km all'arrivo i secondi di vantaggio di Carapaz su Del Toro diventano 30, intanto nel primo gruppo con i fuggitivi di giornata, il duo Astana composto da Scaroni e Fortunato ha sfinito tutti gli altri partecipanti alla fuga con l'ultimo rimasto, Jefferson Alexander Cepeda (EF Education-EasyPost) che alza bandiera bianca.

Quando mancano 5000 metri all'arrivo Yates attacca Del Toro per capirne le condizioni: la maglia rosa risponde ma a 3800 metri all'arrivo va in difficoltà, non riuscendo a rispondere all'ennesimo attacco dell'inglese, che scappa insieme a Derek Gee (Israel-Premier Tech). All'arrivo, Carapaz guadagna 13'' su Gee, 33'' su Cepeda, 42'' su Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) e Yates. Al termine della tappa la nuova classifica vede 3 italiani nella top 10 con Damiano Caruso (Bahrain Victorious) al 5° posto a 2'40'' da Del Toro, Antonio Tiberi 8° con 4'07'' di ritardo e Giulio Pellizzari 9°. Dalla tappa odierna a guadagnare di più sono quelli che hanno attaccato e staccato la maglia rosa, da Yates a Carapaz passando per Gee, con quest'ultimo fuori dal podio distante 1 minuto e 31 secondi dal messicano.

Scaroni: "Questa vittoria è per la squadra"

"Sono davvero felice di aver vinto" dice il corridore dell'Astana Christian Scaroni. "Lorenzo Fortunato e io abbiamo lottato tutto il giorno, e a dire il vero stavo bene già stamattina quando pioveva. Verso la fine ci siamo parlati e abbiamo deciso che avrei vinto io la tappa, mentre lui avrebbe puntato ai punti per la Maglia Azzurra. Sull’ultima salita abbiamo staccato gli altri uno dopo l’altro. Non eravamo sicuri se il gruppo Maglia Rosa o Richard Carapaz ci avrebbero ripresi. Questa vittoria è per la squadra".

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