Lotta alla Sla, cena benefica per Matteo Materazzi all'Alpemare

Benito Macerata dona un’opera d’arte alla cena di Forte dei Marmi

Lotta alla Sla, cena benefica per Matteo Materazzi all'Alpemare
23 agosto 2025 | 20.10
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Nella suggestiva cornice del Bagno Alpemare di Forte dei Marmi si è svolta ieri sera una cena di beneficenza a sostegno della ricerca contro la SLA, malattia che ha colpito Matteo Materazzi. procuratore sportivo e fratello del campione del mondo Matteo Materazzi. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi ospiti e personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, riuniti per una causa di grande valore umano e sociale. Alla serata ha preso parte anche Veronica Bocelli che insieme ad altri ospiti attraverso una video call ha salutato Matteo Materazzie e sua moglie.

In questa occasione, l’artista e designer Benito Macerata ha voluto offrire il proprio contributo donando una sua opera composta da due quadri. L’opera raffigura un cuore rosso, simbolo universale dell’amore, intrecciato a un filo bianco, metafora della vita. Il lavoro è stato concepito in due parti: una destinata alla raccolta fondi e l’altra donata direttamente alla famiglia Materazzi. Un gesto che intende sottolineare l’importanza dell’unione tra chi offre aiuto e chi lo riceve, un legame che – come afferma l’artista – “rimarrà per sempre”.

Con questa donazione Benito Macerata rinnova il proprio impegno nel coniugare arte e solidarietà, trasformando il linguaggio creativo in strumento di vicinanza, speranza e sostegno concreto. "Questa opera nasce dal desiderio di essere parte di un abbraccio collettivo, di un filo invisibile che unisce chi soffre a chi sceglie di non voltarsi dall’altra parte. Il cuore rosso che ho dipinto è il simbolo di un amore che non si arrende, intrecciato a un filo bianco che rappresenta la fragilità e la forza della vita stessa", ha spiegato Benito Macerata. "Donare quest’opera significa partecipare, nel mio modo, a una battaglia che non deve lasciare nessuno solo. Un frammento lo offriamo al mondo per sostenere la ricerca, l’altro lo consegniamo alla famiglia Materazzi, come segno di vicinanza, rispetto e memoria. Perché ogni gesto, anche piccolo, può diventare luce", ha concluso l'artista.

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