Sinner: "Prima delle partite dormo sempre, ma ho paura del buio. Cahill? Imbattibile a golf"

Il tennista azzurro ha parlato prima delle Atp Finals di Torino

Jannik Sinner - Ipa/Fotogramma
Jannik Sinner - Ipa/Fotogramma
06 novembre 2025 | 18.52
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Jannik Sinner è pronto alle Atp Finals. Oggi, giovedì 6 novembre, il tennista azzurro, che è stato sorteggiato nel girone 'Borg' insieme a Zverev, Shelton e uno tra Auger-Aliassime e Musetti, si è raccontato a un evento Nike a Torino. "Questo sarà un torneo molto importante per tanti fattori, io sono contento di essere qui e di dare il mio massimo", ha detto Sinner, "è anche l'ultimo impegno dell'anno, vogliamo finire in modo positivo e speriamo in una bella settimana. Poi questo è un torneo speciale, abbiamo poche possibilità di giocare in Italia, finire la stagione qui è bello".

Accanto a Sinner anche i due allentori, Simone Vagnozzi e Darren Cahill, che aveva annunciato a inizio anno che questa sarebbe stata la sua ultima stagione in panchina ma che Jannik spera di convincere a restare: "Sono andato via da casa quando avevo 13 anni e i miei genitori li vedevo poco.Ogni allenatore che ho avuto è stato diverso, con qualcuno mi sono trovato meglio, con qualcun altro peggio", ha raccontato il nuovo numero uno del mondo, tornato al comando del ranking dopo il trionfo di Parigi.

"Loro due sono due allenatori, ma soprattutto persone, diverse ma che condividono tanta passione verso questo sport, proprio come ce l'ho io, e non amano mai perdere. Quando si mescolano questi fattori si lavora tanto, ma sempre volentieri. Abbiamo uno stile di vita diverso ma siamo felici perché a volte facciamo anche altro, tipo giocare a golf".

E proprio la partita di golf di ieri è stata protagonista di un simpatico siparietto, con Vagnozzi che è intervenuto dicendo: "Ora perfavore non chiediamo il risultato della partita di ieri". Immediata la replica di Sinner: "Cahill è imbattibile" e per tutta risposta l'allenatore australiano ha mostrato il muscolo, provocando le risate del pubblico.

Sinner ha poi rivelato alcune curiosità, come la sua più grande paura: "È senza dubbio il buio. A volte dormo con la luce accesa o lascio la finestra aperta, in modo che la luce possa entrare nella stanza al mattino". E proprio il sonno è la sua 'arma segreta' anche in campo: "Io prima delle partite dormo sempre, mi sveglio 45 minuti prima di scendere in campo".

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