
Honor 400 5G unisce un prezzo accessibile a un set di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale normalmente riservate ai modelli di fascia alta, offrendo un’esperienza d’uso avanzata senza compromessi notevoli sul fronte delle prestazioni
Il nuovo Honor 400 5G rappresenta l’ultima proposta della serie numerica del marchio cinese. Posizionandosi in una fascia di prezzo intermedia, con un listino a partire da 499 euro per la versione da 256 GB, si pone in diretta competizione con dispositivi consolidati come Samsung Galaxy A56, Google Pixel 9a e iPhone 16e. Una sfida ambiziosa che Honor affronta attraverso una combinazione di contenimento dei costi e scelte mirate per offrire prestazioni adeguate in alcuni settori e compromessi in altri. Dal punto di vista estetico, il design del dispositivo è caratterizzato da linee moderne e superfici piatte, sia sul fronte che sul retro, con bordi anch’essi piatti. L’elemento più riconoscibile è l’isola della fotocamera posteriore, dal profilo trapezoidale con angoli arrotondati, che racchiude due ampi sensori disposti verticalmente e un flash LED.
Con un peso di 184 grammi e uno schermo AMOLED da 6,55 pollici, il telefono risulta ben bilanciato e gradevole da tenere in mano. Lo schermo si distingue per luminosità e vivacità cromatica: la misurazione in laboratorio ha registrato una luminosità massima di circa 1600 nit, rendendolo ben leggibile anche in ambienti molto illuminati. Ottima anche la resa cromatica, con una calibrazione accurata già in fabbrica. Il lettore di impronte è posto sotto il display, basato su tecnologia ottica, e svolge il suo compito in modo soddisfacente, seppur meno reattivo dei sensori ultrasonici.
Il comparto fotografico principale si affida a un sensore da 200 megapixel con apertura f/1.9 e una dimensione di 1/1.4”, supportato da una fotocamera ultra-grandangolare da 12 megapixel. Le immagini catturate dalla fotocamera principale risultano dettagliate, con una buona gamma dinamica e colori fedeli. L’assenza di un teleobiettivo è parzialmente compensata dai ritagli a 2x effettuati dal sensore principale, che, grazie all’elevata risoluzione, mantengono un livello qualitativo discreto. Meno convincente la fotocamera ultra-grandangolare, che mostra una certa perdita di dettaglio, mentre la fotocamera frontale da 50 megapixel si comporta bene, offrendo selfie nitidi e ben contrastati. Sul fronte video, i risultati sono più modesti: le clip registrate soffrono di una gestione poco coerente dell’esposizione e colori talvolta innaturali, sebbene la stabilizzazione sia nella media.
Il processore scelto per l’Honor 400 5G è lo Snapdragon 7 Gen 3, abbinato a 8 GB di RAM. Le prestazioni nei benchmark sono inferiori a quelle offerte dai diretti concorrenti, come il Pixel 9a e il Galaxy A56, ma il dispositivo riesce comunque a gestire senza difficoltà le attività quotidiane e anche giochi moderatamente impegnativi, grazie a un comparto grafico che supera quello del Galaxy A56. In ambito software, il sistema operativo MagicOS 9, basato su Android 15, include alcune funzioni di intelligenza artificiale ereditate dai modelli flagship, come la traduzione in tempo reale e l’editing automatico di immagini. Una delle caratteristiche più interessanti è la promessa di aggiornamenti del sistema operativo fino a sei anni, equiparabile all’offerta Samsung nella stessa fascia.
Il telefono integra una batteria da 5300 mAh. La ricarica rapida da 66W consente di passare da zero a cento in circa 45 minuti, un risultato molto competitivo. L’assenza della ricarica wireless resta però un limite innegabile. Il comparto audio si difende bene, grazie a un sistema stereo con buona potenza e distorsioni ridotte anche a volume elevato. L’assenza del jack da 3,5 mm obbliga l’uso di cuffie wireless o adattatori. Il feedback aptico, infine, è deciso e ben calibrato, migliorando la qualità percepita nelle interazioni quotidiane.
Ciò che distingue davvero la serie 400, proposta anche con un modello Pro, è la presenza di alcune funzioni di intelligenza artificiale che addirittura debuttano su questo smartphone: è il caso di Image to Video, integrata nell’app Galleria: selezionando una fotografia, l’intelligenza artificiale è in grado di generare brevi video animati, facendo muovere elementi della scena come persone, veicoli o sfondi statici. È una tecnologia pensata per l’intrattenimento e l’effetto emozionale, che può trasformare semplici scatti in contenuti dinamici con un alto impatto visivo. Il servizio, realizzato da Google, sarà gratis per i primi due mesi, con dieci utilizzi al giorno. In futuro, la funzione arriverà anche su altri smartphone e a pagamento nel pacchetto Gemini, ma è innegabile che l'effetto "novità", questa serie, se l'è accaparrato.
L’IA a bordo dell’Honor 400 Series non è solo un’etichetta di marketing, ma un insieme di strumenti concreti e ben integrati che migliorano l’usabilità quotidiana, portando alcune funzioni tipicamente riservate ai dispositivi di fascia alta anche in questo segmento di prezzo. La funzione Magic Portal, ad esempio, consente di selezionare rapidamente immagini o testi e trascinarli verso altre applicazioni compatibili in maniera intelligente, riducendo i passaggi necessari per compiere operazioni comuni come condividere file o effettuare ricerche contestuali. Si tratta di un’integrazione che punta a rendere più fluido l’utilizzo quotidiano del dispositivo.
Tra le opzioni più avanzate spicca la traduzione simultanea di testo e audio, una funzionalità utile in contesti internazionali o educativi, capace di interpretare contenuti multilingue in tempo reale. A questa si aggiungono strumenti di assistenza alla scrittura, suggerimenti contestuali per migliorare la formulazione di messaggi o e-mail e la generazione automatica di sottotitoli, utile per video, brani musicali o contenuti audiovisivi generici. Degna di nota anche la funzione di riconoscimento dei contenuti multimediali sospetti, che sfrutta l’IA per rilevare potenziali deepfake o tentativi di spam tramite videochiamate e messaggi vocali, contribuendo a una maggiore sicurezza nella comunicazione. Infine, sempre in ambito fotografico, l'IA può migliorare gli scatti con lo zoom in maniera considerevole, ricostruendo la foto con risultati spesso sorprendenti.
L’Honor 400 5G è uno smartphone che cerca di ritagliarsi uno spazio in un segmento estremamente competitivo. Il suo punto di forza principale è il display AMOLED di alta qualità, affiancato da una fotocamera principale da 200 MP che si comporta sorprendentemente bene. Il design è curato e la promessa di sei anni di aggiornamenti software rappresenta un impegno notevole da parte dell’azienda. Le funzioni IA, ereditate dai dispositivi di fascia alta dell'azienda, sono effettivamente molte e utili, con il potenziale di rivelarsi davvero utili nella vita quotidiana. Le prestazioni non spiccano rispetto ai rivali, l’autonomia è inferiore alle aspettative e l’assenza di ricarica wireless potrebbe scoraggiare alcuni utenti: ma considerando il prezzo di listino, l’Honor 400 5G rappresenta un’alternativa da considerare per chi cerca un dispositivo solido e moderno.