Partito si mobilita per 'No tax day', no all'aumento di Iva accise e benzina. Toti: "Facciamo opposizione vera no inciuci"
Forza Italia si mobilita contro la legge di stabilità e le tasse sulla casa del governo Renzi. Il 29 e 30 novembre il partito azzurro ha organizzato una serie di iniziative su tutto il territorio nazionale per protestare nei confronti della politica economica della sinistra. Momento clou sarà sabato mattina quando in piazza San Carlo, a Milano, interverrà Silvio Berlusconi. In una conferenza stampa a Montecitorio, affollata di big azzurri (mancava solo Silvio Berlusconi, costretto ancora all'ospedale a Milano per l'uveite), Renato Brunetta lancia la 'nostra contro legge di stabilità' in netta antitesi rispetto all'impianto renziano, presentando i 72 emendamenti azzurri ammessi, che vanno dall'area della tassazione sulla casa al Sud.
''Noi diciamo basta alle tasse sulla casa e chiediamo di ritornare alla tassazione del governo Berlusconi, ovvero 11 miliardi di gettito totali contro i 30 attuali, trovando le coperture nella spending review'', dice il capogruppo forzista alla Camera, che aggiunge: ''Diciamo no all'aumento di Iva, benzina e accise''. ''L'iniziativa del 29 sulla casa è solo la prima di una serie -spiega Giovanni Toti- poi ce ne saranno altre, una per dire giù le tasse sulle famiglie, un'altra a sostegno delle imprese,poi seguirà un' altra ancora sui pensionati. Invito la stampa a sottolineare che Fi fa sul serio, farà un'opposizione vera, non inciucista''.
''Forza Italia sarà in campo in tutte le città con il 'no tax day' contro l'incontrollato aumento delle tasse sulla casa, perchè gli italiani sono stanchi di essere considerati dai governanti come dei bancomat'', avverte il responsabile comunicazione azzurro, Deborah Bergamini. ''Stavamo meglio quando stavamo peggio...'', sintetizza con una battuta che vale uno slogan, il deputato Russo, che lamenta il mancato rifinanziamento nella legge di stabilità del ''pattugliamento del territorio riguardo la terra dei fuochi in scadenza a fine dicembre'' e la cattiva gestione della vicenda degli Lsu in Campania e Sicilia.
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