
Sul tema di grande attualità come la questione delle comunicazioni via satellite, il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, giovedì 13 marzo, ha risposto in Aula a due diverse interrogazioni. La prima interrogazione, sottoposta dall’On. Borghi (IV) in data 19 novembre 2024, chiedeva chiarimenti circa la possibilità di utilizzare la rete satellitare Starlink dell’azienda SpaceX di proprietà di Elon Musk, al posto di un sistema unico europeo di comunicazioni. Il Ministro ha ricordato che la Presidenza del Consiglio, in data 6 gennaio 2025, ha smentito che siano stati sottoscritti contratti o conclusi accordi tra il Governo italiano e la società americana SpaceX per l’uso del sistema Starlink, ma che le interlocuzioni con tale soggetto rientrano nelle normali attività di interlocuzione proprie a qualsiasi Governo per poter conoscere le offerte delle aziende sul mercato. Negli ultimi tre anni, segnala Ciriani, la Farnesina ha esaminato numerose soluzioni per cercare sistemi di connessione più affidabili e che in quest’ottica sono state avviate alcune sperimentazioni con i sistemi Starlink presso le sedi diplomatiche italiane in alcuni Paesi, quali Burkina Faso, Libano, Iran. Ciò detto, il Governo ribadisce che non vi sia stato alcun affidamento di infrastrutture critiche del
Paese a Starlink. In merito alla seconda interrogazione sottoposta in data 4 dicembre 2024 dall’On. Manca (PD) sul possibile accordo per collegare la rete ministeriale e diplomatica italiana al sistema satellitare Starlink, il Ministro Ciriani ha evidenziato che tale ipotesi è fondata su una errata ricostruzione dei fatti, in quanto non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo dalla Presidenza del Consiglio relativo alla concessione di cui sopra al sistema satellitare Starlink. Al tempo stesso, il Ministro segnala che il Dipartimento per la trasformazione digitale ha avviato una sperimentazione con la Regione Lombardia al fine di testare sul campo le potenzialità delle reti satellitari per la fornitura di backhauling a punti di accesso alle reti localizzate in aree difficili da raggiungere. All’esito di tale sperimentazione, verranno testate soluzioni di connettività ibrida per verificare la solidità delle soluzioni architetturali proposte.
Link alla risposta completa del Ministro.