Prof accoltellato per il no a una sigaretta, 33enne bloccato sottoposto a fermo

Il docente è stato colpito all'altezza della scapola sinistra con un coltello da cucina

Carabinieri
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26 agosto 2025 | 14.21
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E' stato rintracciato, nella tarda mattinata, dai carabinieri della compagnia dei carabinieri di Bassano del Grappa (Vicenza) e sottoposto a fermo di indiziato di delitto, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla procura della Repubblica di Vicenza, l'uomo accusato di aver accoltellato ieri un 62enne, docente di un liceo, dopo avergli chiesto una sigaretta. Come fanno sapere gli stessi carabinieri si tratta di un italiano di 33 anni, originario del trevigiano, senza fissa dimora. L'uomo è stato associato alla casa circondariale di Vicenza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il ferito è stato colpito all’altezza della scapola sinistra con un coltello da cucina. L'aggressore è poi fuggito, verso il centro di Bassano del Grappa, facendo perdere le proprie tracce e abbandonando a terra il manico dell'arma, che al momento del colpo si è spezzata. Il 62enne è stato trasportato in nosocomio e poi trasferito, non in pericolo di vita, all’Ospedale di Vicenza per essere sottoposto a un intervento. L'uomo si trova tuttora ricoverato in terapia sub-intensiva.

Dalle indagini di polizia giudiziaria, poste in essere dai militari della compagnia dei carabinieri di Bassano del Grappa, condotte attraverso l’ascolto dei testimoni e la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza privata e pubblica analizzate in collaborazione con la polizia locale, si è riusciti a ricostruire gli istanti precedenti e immediatamente successivi all'accaduto. Nel mirino dei militari è finito un uomo che, benché non ripreso nel momento del fatto, è stato ritenuto il presunto responsabile sia per spostamenti sia per la descrizione fisica e di abbigliamento fornita dalla vittima e da alcuni testimoni. L'uomo è stato rintracciato dai carabinieri della compagnia di Bassano del Grappa, su segnalazione di un esercente della zona al quale era stata chiesta collaborazione, nella zona della stazione.

L'accoltellamento di un professore di Bassano del Grappa "è un fatto sconcertante, ci ha lasciati tutti di stucco. Nel nostro comune vivono circa 42.000 abitanti ed è una realtà tranquilla, non abbiamo memoria di episodi simili", ha detto il sindaco di Bassano del Grappa Nicola Finco all'Adnkronos parlando del caso dello "stimato professore del liceo 'Brocchi', tra i più anziani". "Se il motivo scatenante è stato il rifiuto di una sigaretta, siamo davvero alla follia. Poteva capitare a chiunque: un episodio in pieno centro città, a due passi dal liceo classico", ha aggiunto il primo cittadino che augura al ferito di "rimettersi quanto prima".

"Già nel prossimo bilancio, prevediamo ulteriori risorse sui sistemi di videosorveglianza. Ogni anno continuiamo a investire anche sul potenziamento dei controlli delle forze dell'ordine, ma di fronte a una follia del genere non basterebbe nemmeno mettere una telecamera ogni metro. Non è un problema solo legato alla sicurezza, serve contrastare un disagio sociale che si sta diffondendo sempre di più", ha concluso Finco.

“Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o senza alcun motivo come accaduto dal Direttore Generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto. Al professore accoltellato invio il mio grande augurio di pronta guarigione perché quella lama, conficcata tra due organi vitali, è stata a millimetri dall’essere fatale”, ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando quanto accaduto a Bassano del Grappa.

“La ferita - ha aggiunto - era talmente grave che i neurochirurghi del San Bortolo di Vicenza hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate. Di fronte a queste situazioni, dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene”.

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