Ira Qatar: "Netanyahu minaccia per pace". Israele chiude valico di Allenby. Hamas: "Il nemico non otterrà alcun ostaggio vivo o morto". Veto Usa a risoluzione Onu per tregua immediata a Gaza
Prosegue l'operazione di terra con cui Israele mira a prendere il controllo totale di Gaza City. Le Idf agiranno con "una forza senza precedenti" è l'avvertimento, tramite un post su X, del portavoce dell'esercito in lingua araba, Avichay Adraee, che ha esortato quindi i residenti a fuggire verso sud, annunciando la chiusura di una via di evacuazione temporanea aperta 48 ore prima.
"Da questo momento, Salah al-Din Road è chiusa al traffico in direzione sud. Le forze di difesa israeliane continueranno ad agire con una forza senza precedenti contro Hamas e altre organizzazioni terroristiche", si legge. Poi il portavoce ha aggiunto che l'unica via possibile verso sud è quella di Al-Rashid Street e ha esortato i residenti a “cogliere questa opportunità e unirsi alle centinaia di migliaia di residenti della città che si sono spostati a sud verso l'area umanitaria".
Sono già circa 480mila i palestinesi che hanno lasciato Gaza City dalla fine di agosto, dirigendosi verso la parte meridionale della Striscia di Gaza ha indicato l'esercito israeliano. "La stima è approssimativamente 480mila", ha risposto l'esercito israeliano all'agenzia di stampa Afp che ha chiesto il numero di quanti palestinesi avessero già lasciato la principale città dell'enclave. Le Nazioni Unite stimavano che a fine agosto un milione di persone vivesse a Gaza City e nei suoi sobborghi.
"Un attacco alla diplomazia stessa. E le spiegazioni di Netanyahu sono un insulto all'intelligenza". Con queste parole - in un editoriale sul Washington Post - il ministro di Stato del Qatar presso il ministero degli Esteri, Mohammed bin Abdulaziz Al-Khulaifi, ha commentato l'attacco di Israele ai leader di Hamas a Doha, dichiarando il primo ministro Benjamin Netanyahu "una grave minaccia alla pace e alla sicurezza in Medio Oriente e all'ordine giuridico internazionale".
"Mai prima d'ora, nei tempi moderni, una parte negoziale ha attaccato un paese mediatore", ha aggiunto il ministro. L'attacco ha quindi "violato i principi più basilari di sovranità e non intervento sanciti dal diritto internazionale" ed è stato "un attacco alla pratica stessa della mediazione".
Respingendo le motivazioni addotte da Netanyahu per l'attacco, il ministro scrive: "Le giustificazioni fornite dal suo governo – paragonando l'attacco al Qatar alla caccia americana a Osama bin Laden, alle operazioni francesi in Africa e al ruolo della Gran Bretagna nella lotta contro lo Stato Islamico – sono distorsioni e deviazioni. Per fare solo un esempio, gli Stati Uniti non hanno mai preso di mira l'ufficio talebano a Doha mentre negoziava un accordo con il Qatar come mediatore".
Al-Khulaifi elogia il ruolo svolto dal Qatar con Hamas nel corso degli anni per prevenire conflitti e raggiungere accordi sugli ostaggi durante l'attuale guerra, aggiungendo: "Per Netanyahu, criticare ora il Qatar per aver ospitato funzionari di Hamas significa insultare l'intelligenza della comunità internazionale, dei media e persino dell'opinione pubblica israeliana. Se i mediatori possono essere bombardati impunemente, chi ospiterà i colloqui di pace? Senza canali diplomatici sicuri, la guerra diventa l'unica opzione, la civiltà recede e lo stato di diritto viene sostituito dalla forza bruta".
Intanto Israele ha chiuso fino a nuova comunicazione il valico di Allenby tra la Cisgiordania e la Giordania, dopo l'attacco di ieri nel quale sono rimasti uccisi due soldati israeliani. Autore dell'attentato un giordano alla guida di un camion di aiuti umanitari diretto a Gaza. Chiuso anche, secondo quanto comunicato dall'autorità aeroportuale israeliana, il Jordan River Crossing, mentre quello israelo-giordano nei pressi di Eilat è aperto solo per i lavoratori ed è normalmente operativo il valico di Taba con l'Egitto.
Un aereo dell'Aeronautica militare israeliana ha eliminato Sim Mahmoud Yousef Abu al-Kheir, vice capo dell'intelligence militare del battaglione al-Bureij di Hamas, durante le operazioni delle Idf nel nord della Striscia di Gaza. Secondo il portavoce dell'esercito, il terrorista era coinvolto nella promozione e nell'esecuzione di piani terroristici contro le forze dell'Idf e lo Stato di Israele.
Almeno 33 palestinesi sono stati uccisi e 146 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nell'ultimo giorno, ha riferito il ministero della Salute della Striscia gestito da Hamas, aggiungendo di aver registrato anche quattro decessi dovuti a malnutrizione nelle ultime 24 ore, tra cui un minorenne. Il numero totale dei morti per fame dall'inizio della guerra di Israele a Gaza a 440, tra cui 147 minorenni.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha minacciato di uccidere il leader degli Houthi, dopo gli attacchi missilistici e con droni di ieri. "Abdul-Malik al-Houthi, il tuo momento arriverà. Sarai mandato a incontrare il tuo governo in seduta plenaria e tutti i membri eliminati dell'asse del male che attendono nelle profondità dell'inferno", ha scritto Katz su X. "La bandiera degli Houthi con su scritto lo slogan 'Morte a Israele, maledizione sugli ebrei' sarà sostituita dalla bandiera israeliana blu e bianca che sventolerà sulla capitale dello Yemen unito", ha aggiunto Katz.
Il 28 agosto un attacco israeliano nello Yemen ha ucciso il primo ministro del governo Houthi e almeno altri 11 altri ministri. Ieri, un drone esplosivo degli Houthi ha colpito un hotel nella città più meridionale di Israele, Eilat. Altri due droni sono stati intercettati, insieme a un missile balistico. Dal 18 marzo, quando le Idf hanno ripreso l'offensiva contro Hamas nella Striscia di Gaza, gli Houthi nello Yemen hanno lanciato 87 missili balistici e almeno 40 droni contro Israele.
Un drone israeliano ha colpito un veicolo di fronte all'ospedale governativo nel villaggio di Tebnine, nel Libano meridionale. Il ministero della Salute libanese ha riferito che una persona è stata uccisa e tre sono rimaste ferite.
Gli Stati Uniti hanno intanto posto il veto a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che chiedeva un cessate il fuoco immediato e permanente nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi.
La risoluzione, approvata dagli altri 14 membri del più potente organo delle Nazioni Unite, denunciava la situazione umanitaria a Gaza come "catastrofica" ed esortava Israele a rimuovere tutte le restrizioni sulla consegna degli aiuti ai 2,1 milioni di palestinesi che vivono nel territorio. Gli Stati Uniti hanno motivato il veto sostenendo che il testo non condannava sufficientemente Hamas.
"L'inizio dell'operazione criminale nella città di Gaza e la sua espansione significano che il nemico non otterrà alcun ostaggio vivo o morto”. E’ la minaccia del comando delle Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas che detiene gli ostaggi israeliani a Gaza.
Il Comando ha riferito in una nota che gli ostaggi “sono distribuiti all'interno dei quartieri della città di Gaza e non saremo premurosi per la loro vita, fintantoche Netanyahu ha deciso di ucciderli”. “Il nemico sta entrando in una guerra di logoramento -prosegue la nota-che gli costerà ulteriori numeri di morti e prigionieri”.