cerca CERCA
Martedì 15 Ottobre 2024
Aggiornato: 04:07
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Giuli, debutto alla Camera: "Non offeso da scelte Sangiuliano, verifica su nomine commissione"

Il neo-ministro della Cultura a Montecitorio, l'abbraccio con la sorella Antonella. Poi il question time: "Verifica sulle nomine della commissione" fatte da Sangiuliano

Alessandro Giuli
Alessandro Giuli
11 settembre 2024 | 15.26
LETTURA: 3 minuti

Primo giorno 'di scuola' per Alessandro Giuli, neo-ministro della Cultura, che oggi ha esordito alla Camera per il question time. Giuli ha risposto ad un'interrogazione sulla recente nomina di componenti della commissione ministeriale per la concessione di contributi per progetti cinematografici da parte dell'ex ministro Gennaro Sangiuliano: "La commissione su cui oggi stiamo discutendo è oggetto in queste ore di una mia attenta verifica e revisione".

Il saluto con la sorella

L'ex presidente del Maxxi nominato al vertice del Mic dopo il passo indietro di Sangiuliano oggi era l'uomo più atteso in Transatlantico. Completo blu scuro con pochette bianca, Giuli, al suo arrivo nel 'corridoio dei passi' perduti è stato subito circondato da parlamentari e cronisti. "Allarghiamo un po' ai moderati...", ha scherzato il leader di Nm Maurizio Lupi salutando Giuli.

Anche Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia, ha voluto dare il suo in bocca al lupo al nuovo ministro, così come Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura ed esponente di Fdi. Ma l'abbraccio più lungo il ministro lo ha dedicato a sua sorella Antonella, storica addetta stampa di Fratelli d'Italia: "C'è prima una sorella d'Italia da salutare..." ha scherzato il titolare del Mic abbracciando la giornalista, visibilmente commossa.

Breve scambio anche con alcuni esponenti delle opposizioni, tra cui Gianni Cuperlo del Pd, Nicola Fratoianni di Avs e la dem Laura Boldrini, che si è raccomandata con Giuli: "Vedi di comportarti almeno degnamente...". Il ministro ha sorriso di rimando.

Giuli e la risposta nel question time

"Ci tengo a sottolineare che non mi sento affatto offeso dall'azione e dalle scelte dell'ex Ministro Gennaro Sangiuliano che mi ha preceduto", la risposta di Giuli all'interrogazione.

Giuli ha affermato che "la commissione su cui oggi stiamo discutendo è oggetto in queste ore di una mia attenta verifica e revisione" evidenziando che "è stata disposta la nomina di 15 personalità e non 18 come sostenuto dagli interroganti della commissione di esperti istituita ai sensi dell'articolo 26,2 della legge 220 barra 2016".

Inoltre, ha sottolineato, "occorre evidenziare come l'individuazione dei 15 esperti sia stata naturalmente ispirata dalla ricerca di una variegata e comprovata qualificazione professionale nel settore, così come richiesto dalla normativa tra i 15 esperti comprovati". Giuli ha citato "ad esempio, uno per tutti, primo fra tutti probabilmente, Paolo Mereghetti, autore del più celebre e diffuso dizionario dei film realizzato in lingua italiana, il Mereghetti, tutt'altro che identificabile come un cliente del ministro, dell'ex ministro Sangiuliano".

In relazione alle nomine, Giuli interverrà sull'equilibrio di genere. "E' mio intendimento - ha affermato - intervenire su tale profilo, trattandosi tra l'altro di un criterio espressamente previsto ai fini della composizione della commissione di esperti. Ricordo agli onorevoli interroganti e all'aula che il decreto non ha ancora perfezionato il proprio iter. È quindi suscettibile di integrazione e verrà senz'altro modificato e arricchito secondo i canoni di autorevolezza professionale e scientifica che ne hanno ispirato l'origine".

Dopo la tappa alla Camera, è arrivato a piedi a Palazzo Chigi, dove è al lavoro dalla mattina anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il ministro ha lasciato dopo pochi minuti la sede del governo, dopo aver sostato brevemente nel cortile di Palazzo Chigi.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza