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(Adnkronos Salute) - "Non è stato tenuto in considerazione il diritto del malato ad essere curato - scrivono le associazioni agli esponenti istituzionali della Regione Lazio - Non sono state rispettate le indispensabili misure per la contestuale presa in carico dei pazienti né è stato elaborato un piano concreto per un passaggio dei malati da un centro ad altri. Ed inoltre sono state interpellate le associazioni, che avrebbero potuto favorire e suggerire soluzioni decorose". Al San Filippo Neri afferiscono circa 100 pazienti in trattamento con farmaco biologico, 300 con artrite reumatoide 200 con spondiloartrite e 50 con connettivite in trattamento con farmaci diversi. Inoltre l'ambulatorio effettua circa 3.500 visite annuali. I pazienti sono in prevalenza persone abitanti nella zona.
"l problema più urgente è trovare una soluzione per i cento pazienti affetti da artrite reumatoide ed affini che necessitano di cure assidue, farmaci ed assistenza qualificata - aggiunge Voltan - Per quelli cronici è già un problema cambiare medico e ambulatorio, trovarsi nella più completa incertezza diventa devastante. E' inoltre necessario verificare poi la capacità di assorbimento dei centri vicini e le relative liste d'attesa per garantire ai complessivi circa 4 mila pazienti cure adeguate".