Alzheimer e rette Rsa, Consulcesi: "Le famiglie non devono pagare"

Legali C&P, 'le sentenze sono chiare, fino alla Cassazione è stato stabilito che le spese per i ricoveri sanitari in Rsa devono essere a carico del Ssn'

Alzheimer e rette Rsa, Consulcesi:
19 settembre 2025 | 13.57
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Migliaia di famiglie italiane continuano a sostenere rette Rsa ingiustamente elevate, nonostante la giurisprudenza nazionale sia ormai chiara. In occasione della Giornata mondiale Alzheimer (21 settembre), il network legale Consulcesi & Partners ribadisce il proprio impegno concreto a fianco delle famiglie, sostenendo chi affronta il fardello emotivo ed economico dei ricoveri dei propri cari nelle Rsa. C&P con il servizio legale Soluzione Rsa (www.soluzione-rsa.it) - riporta una nota - accompagna le famiglie passo dopo passo nel percorso per far valere i propri diritti: dalla verifica della legittimità dei pagamenti, al calcolo dei rimborsi dovuti, fino al supporto legale per ottenerli. "Ogni ricorso non è solo un procedimento giuridico, ma un percorso che riconosce il sacrificio, l’impegno e l’amore di chi assiste il proprio caro" dichiara Bruno Borin, responsabile del network legale C&P.

"La giurisprudenza italiana è consolidata: dai tribunali di prime cure fino alla Cassazione, è stato stabilito che le spese per i ricoveri sanitari in Rsa devono essere a carico del Servizio sanitario nazionale" spiega Borin, citando le recenti pronunce di Cassazione (26943/2024), Consiglio di Stato (3074/2025), Tribunale di Grosseto (152/2025) e Corte d’Appello di Milano (1644/2025). "Nonostante manchi una piena tutela legislativa, i giudici hanno già indicato la strada - rimarca - Sul tema è aperto un dibattito politico, ma molte famiglie continuano a sostenere spese ingiustificate, esaurendo i risparmi e costrette a scegliere tra il benessere del malato e la sostenibilità della vita quotidiana".

Consulcesi & Partners - riferisce la nota - invita le famiglie a tutelarsi attraverso Soluzione Rsa, il servizio legale dedicato a chi sostiene o ha sostenuto rette Rsa per familiari con gravi patologie neurodegenerative. "Il principio è chiaro: quando la prestazione ha un alto impatto sanitario, anche le funzioni alberghiere devono essere a carico del Ssn. Le famiglie non devono pagare, e chi ha già sostenuto spese può chiedere il rimborso, anche se il proprio caro non è più in vita. Con Soluzione Rsa abbiamo già avviato decine di azioni in tutta Italia, ottenendo i primi rimborsi concreti" sottolinea Borin. In Italia, l’Alzheimer riguarda oltre 600.000 persone, con più di 3 milioni di familiari coinvolti nell’assistenza, spesso costretti a sostenere un peso economico gravoso e insostenibile. "La Giornata mondiale Alzheimer non può limitarsi alla sensibilizzazione: è necessario agire concretamente a favore delle famiglie" conclude.

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