
Si è aperto ieri e prosegue oggi a Bruxelles presso il Parlamento Europeo
Si è aperto ieri e prosegue oggi a Bruxelles presso il Parlamento Europeo il Convegno internazionale “80 anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale: costruire la pace e la sicurezza collettiva”, promosso dal Gruppo della Sinistra al Parlamento Europeo, in collaborazione con Partito del Lavoro-PTB (Belgio), Partito Progressista dei Lavoratori-AKEL (Cipro), SYRIZA (Grecia), Movimento 5 Stelle (Italia), PCP (Portogallo) e SUMAR (Spagna). L'iniziativa, organizzata in occasione dell’80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, rilancia una riflessione condivisa sulla pace, il disarmo e la costruzione di un modello di sicurezza collettiva, democratico e rispettoso del Diritto Internazionale Umanitario. Un’alternativa necessaria all’attuale escalation bellica che coinvolge l’Europa e il mondo.
La sessione di apertura, intitolata “Sull’80° anniversario della Vittoria: che la barbarie del fascismo e della guerra non ritorni mai più”, è stata moderata dall’eurodeputato greco Konstantinos Arvanitis (The Left). Tra gli interventi, Alexis Tsipras (SYRIZA), Sokratis Famellos (presidente di SYRIZA), l’eurodeputata tedesca Özlem Demirel (The Left), e Maria Grazia Galantino, Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo e Università di Roma la Sapienza. Nel suo intervento, la prof.ssa Galantino propone una riflessione critica sul clima culturale e politico che sta ridisegnando la sicurezza globale “Oggi assistiamo non solo alla proliferazione della guerra, ma all’erosione della pace come orizzonte condiviso. La neo- lingua della guerra non si limita a descrivere: costruisce la realtà, legittima le scelte e restringe le alternative. Oggi, la forza armata non è solo normalizzata: sempre più spesso è presentata come l’unica scelta razionale”.
A conclusione del primo panel, è intervenuta Aida Touma-Sliman, palestinese cittadina israeliana e deputata alla Knesset, sospesa nel novembre 2023 per le sue dichiarazioni contro la guerra. Touma-Sliman ha richiamato l’urgenza di un intervento europeo per il cessate il fuoco a Gaza e per il rispetto dei diritti della popolazione civile.
La giornata si è conclusa con la tavola rotonda “L’importanza della lotta per il disarmo e la pace”, che ha posto al centro il ruolo dei movimenti sociali e delle forze progressiste nella promozione di un ordine internazionale pacifico e giusto. David Pestieau, direttore politico del Partito dei Lavoratori del Belgio ha denunciato come la corsa al riarmo in Europa stia sottraendo risorse vitali al welfare e alla transizione ecologica, alimentando insicurezza e disuguaglianze. Pestieau ha concluso sottolineando la necessità di un’alternativa fondata sulla pace, la giustizia sociale e un nuovo progetto politico capace di dare voce ai ceti popolari.
I lavori del convegno sono proseguiti questa mattina con il panel “No all’escalation bellicista – Per una sicurezza collettiva in Europa”, moderato dall’eurodeputato Giorgos Georgiou. Sono intervenuti l’ex eurodeputata irlandese Clare Daly, il generale portoghese in congedo Jorge Aires, lo scrittore e già eurodeputato spagnolo Willy Meyer e Christophe Wasinski dell’Université Libre de Bruxelles. Quest’ultimo ha osservato che i dati smentiscono l’idea di un’Europa indifesa e ha messo in guardia contro una corsa al riarmo che inevitabilmente minerebbe la coesione sociale e aumenterebbe la responsabilità europea nelle crisi globali.
Nel panel conclusivo “Diritti, non cannoni! Più fondi per i diritti e il progresso sociale, non per armamenti e guerra”, coordinato dall’eurodeputato Marc Botenga (The Left), sono intervenuti il parlamentare inglese Jeremy Corbyn e Antonio Maillo, segretario generale di Izquierda Unida. Nelle sue conclusioni João Oliveira (The Left) ha sottolineato lo spazio di confronto aperto dall’iniziativa, in grado di riaffermare con forza che l’unica via per la sicurezza e la libertà è quella della pace.