Accesso a Medicina, 659 'salvati' dagli atenei privati tra i bocciati al semestre filtro

Test a crocette, conclusi a Unicamillus e Link Campus, ma le rette oscillano fra i 15mila e i 21mila euro l'anno a prescindere dall'Isee

La prova al semestre filtro (Fotogramma)
La prova al semestre filtro (Fotogramma)
18 dicembre 2025 | 14.47
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Sospiro di sollievo per 659 aspiranti medici. Si è conclusa l'ultima possibilità di riscatto per i bocciati del primo 'semestre filtro', contestata modalità di accesso ai corsi di laurea in Medicina - Odontoiatria e Veterinaria introdotta dalla riforma del ministro dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, che dal 2025 sostituisce il vecchio test d'ingresso a crocette. Chi non ha voluto ripiegare sul piano B definito dalla Bernini, che prevedeva l'immatricolazione a un corso affine al corso di laurea in Medicina in caso di bocciatura, ha potuto infatti cimentarsi con i test a crocette vecchia maniera presso due degli otto atenei privati - ovviamente piuttosto costosi e non per le tasche di tutti - riconosciuti dal ministero che offrono corsi di Medicina in italiano: l'Unicamillus e la Link Campus.

Per il Link Campus, 264 posti disponibili, si sono svolte proprio oggi con una "massiccia partecipazione" - fanno sapere all'Adnkronos dall'università - le prove di ammissione per l'accesso al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia in italiano per le sedi, si legge sul sito web, di Ascoli Piceno (55 posti), Fano (53), Novedrate (33) e Roma (123). Mentre per Unicamillus lo scorso 16 dicembre si sono svolti on-line i test per il Corso di laurea in inglese, 182 posti disponibili a Roma aperti a studenti comunitari e stranieri residenti in Italia; e ieri, sempre on-line, quelli per il corso di laurea in italiano, 213 spot disponibili fra Venezia (130), Cefalù (23) e per la prima volta Roma (60) con un boom di richieste di iscrizione alla prova di selezione.

Al Link Campus la prova è consistita in un test scritto a risposta multipla (60 domande) della durata totale di 100 minuti. Con 5 opzioni per domanda, una sola la risposta corretta, l'Ateneo ha voluto verificare le competenze di lettura e conoscenze acquisite (4 domande), ragionamento logico e problemi (5 domande), biologia (23 domande), chimica (15 domande), fisica e matematica (13 domande). Ad Unicamillus, dove già sono in atto le immatricolazioni in vista dell'inizio lezioni a gennaio 2026, invece il test, sia per i candidati al corso in inglese che per quelli al corso in italiano, è durato 60 minuti.

I costi di certo non accessibili a tutti

Ma c'è un ma all'occasione offerta da Link e Unicamillus ai 'cassati' dal semestre filtro: quello dei costi. Elevatissimi e quindi accessibili solo a chi può permetterselo. A partire dai test, che ad esempio ad Unicamillus ammontano a 180 euro di spesa per medicina e odontoiatria e 110 per le professioni sanitarie, per finire alla retta: ad Unicamillus 15mila euro divisibili in 4 rate per il primo anno degli iscritti nel corso di laurea in italiano e 18mila dal secondo anno. Cifra che sale a 21mila euro l'anno, divisi in 4 rate l'anno per l'intero corso di laurea in inglese, per un totale su sei anni di 126mila euro. Non costa meno Link Campus dove gli aspiranti medici spendono circa 20mila euro l'anno di università. Il tutto a prescindere dall'Isee. (di Roberta Lanzara)

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