Esplosione in azienda a Marcianise, morti tre operai

Stavano lavorando alla manutenzione di un silos che in passato era stato chiuso per miasmi e irregolarità

Il luogo della tragedia
Il luogo della tragedia
19 settembre 2025 | 16.01
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Ancora morti sul lavoro. Oggi un'esplosione che si è verificata per cause ancora da accertare all'interno della 'Ecopartenope' di Marcianise (Caserta) ha provocato la morte di tre operai che stavano lavorando alla manutenzione di un silos.

Sul posto i vigili del fuoco, mentre le prime attività di indagine sono affidate alla polizia. Secondo quanto si apprende, in passato quel silos era stato chiuso per miasmi e irregolarità. Le forze dell'ordine sul posto confermano che non risultano dispersi. Diverse squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro, in corso le operazioni di messa in sicurezza dell’area.

I sindacati

"Siamo a più di 50 morti sul lavoro da inizio anno in Campania, una condizione dura e inaccettabile", dice Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, ad Adnkronos/Labitalia. Dal prossimo governo regionale della Campania sul tema della sicurezza sul lavoro "ci aspettiamo sicuramente un impegno maggiore. Già in parte con il Consiglio regionale uscente si erano trovate delle piccole risposte, ma noi immaginiamo che sulla sicurezza del lavoro bisogna fare di più. Pensiamo solamente alla grande riduzione di organici che c'è nelle Asl. Ecco rinfoltire i servizi ispettivi delle Asl può essere la prima risposta che la nuova amministrazione deve dare".

"Noi continueremo a insistere su due cose di fondo e che abbiamo portato avanti in questi anni - sottolinea Sgambati - il riconoscimento dell'omicidio colposo sul lavoro e la necessità di istruire la procura speciale, perché poi molto spesso la giustizia non rende alle famiglie delle vittime un risultato soddisfacente".

Quella di Marcianise è "un'altra tragedia intollerabile, di proporzioni enormi, che colpisce il mondo del lavoro nel nostro territorio. Le Cgil Caserta e Napoli e Campania esprimono cordoglio profondo alle famiglie, vicinanza ai feriti e ai lavoratori coinvolti, e rabbia per le ennesime morti evitabili", si legge in un comunicato congiunto dei due sindacati. "Non si tratta di fatalità - sottolineano - È il fallimento di un sistema di fare impresa che uccide e che continua a non garantire sicurezza, chiediamo verità immediata su quanto accaduto, più controlli e ispettori e un piano straordinario per fermare questa strage silenziosa. Morire di lavoro è una vergogna nazionale. Ora basta".

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