
L'iniziativa lanciata dalle associazioni nate, rispettivamente, nel nome di Yana Malaiko e di Pamela Mastropietro
Sensibilizzare contro la "piaga sociale" del femminicidio, prevenire ogni tipo di violenza, proporre modifiche per migliorare le leggi esistenti. E' l'obiettivo della "Marcia di Lacrime Furenti", un'iniziativa che stanno organizzando, per il 15 ottobre a Roma, l’associazione "Y.a.n.a. You are not alone odv", nata nel nome di Yana Malaiko uccisa la notte del 20 gennaio 2023 in un appartamento a Castiglione delle Stiviere, e l’associazione "Pamela Mastropietro Odv", in ricordo della 18enne romana violentata, uccisa e fatta a pezzi a Macerata e i resti della quale furono ritrovati chiusi in due trolley il 30 gennaio 2018. Per l'omicidio di Yana è stato condannato in primo grado l'ex fidanzato mentre per il delitto di Pamela è in carcere, dopo la condanna definitiva, Innocent Oseghale.
"Vogliamo organizzare una manifestazione per tutte le vittime - afferma all'Adnkronos Alessandra Verni, mamma di Pamela - Porteremo delle proposte di legge contro la violenza sessuale, sull'omicidio volontario, per la tutela delle vittime e dei loro familiari". Uniti nel ricordo di chi ha perso la vita, con una sua foto e una candela in mano: "Io chiedo a tutte le famiglie di vittime, alle vittime sopravvissute, di unirsi a noi e spero ci siano anche tante altre persone che, per loro fortuna, non hanno vissuto violenze. Nessuno ci restituisce i nostri figli, ma ciò che facciamo riguarda tutti". E il messaggio è indirizzato anche alla politica: "Siamo stanchi - sottolinea la mamma di Pamela - di vedere destra o sinistra che davanti a una tragedia si affiancano a una storia, devono togliere le bandiere, si devono unire tra loro e unire a noi per combattere, tutti insieme, la violenza".
Il presidente dell'associazione Y.a.n.a. Francesco Porrello, amico di Oleksandr, papà di Yana, spiega: "Lo scopo dell'iniziativa è fare rete e riuscire a dare aiuto". "Il nostro intento è sensibilizzare, testimoniare la necessità di combattere una guerra contro questo scempio e non dimenticare le vittime". "Presenteremo delle proposte, nate dal vissuto di ognuno di noi, per integrare o modificare le leggi", conclude Porrello aggiungendo che l'obiettivo è portare i testi - che saranno elaborati con la consulenza di legali - all'attenzione della Commissione parlamentare di inchiesta contro il femminicidio.