Garlasco, procura Pavia contesta Lovati: "Falsità, inchiesta nata nel 2023 da Stasi"

Ancora un intervento dopo le dichiarazioni rese dall'avvocato di Sempio a Fabrizio Corona a 'Falsissimo'

Massimo Lovati - Fotogramma /Ipa
Massimo Lovati - Fotogramma /Ipa
08 ottobre 2025 | 11.47
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La Procura di Pavia torna sul caso Garlasco e contesta le dichiarazioni di Massimo Lovati, difensore di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio in concorso di Chiara Poggi. Dichiarazioni rese dall'avvocato a Fabrizio Corona a 'Falsissimo'.

"Il procedimento penale relativo alla vicenda dell'omicidio di Chiara Poggi ha avuto impulso con il deposito da parte della difesa della persona condannata, Alberto Stasi, di una relazione in materia di genetica forense" a firma del consulente Ugo Ricci, con parere del professor Lutz Roever "nel 2023", anno in cui il pubblico ministero Stefano Civardi era in servizio in procura a Milano, precisa la procura in una nota.

Nel 2023 la Procura di Pavia ha incaricato il Dipartimento di genetica forense dell'Università di Pavia (consulenti tecnici Carlo Previderè e Pierangela Grignani) di svolgere "accertamenti tecnici" e a data 14 febbraio 2024 è stata depositata richiesta di riapertura indagini a firma del procuratore Fabio Napoleone, e dei sostituti assegnatari Andrea Zanoncelli e Valentina De Stefano" si precisa nella nota.

La co assegnazione del procedimento penale al procuratore aggiunto Stefano Civardi, "insediatosi nell'ufficio nel febbraio 2024, è avvenuta successivamente. Ciò rilevato, quanto affermato dall'avvocato Massimo Lovati risulta oggettivamente destituito di ogni fondamento", conclude la nota a firma del procuratore capo Napoleone.

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