Il bilancio tracciato da monsignor Fisichella alla Pisana
Quasi 30 milioni di pellegrini a Roma fino ad oggi, ma con i prossimi eventi giubilari, fino alla chiusura della Porta Santa della Basilica di San Pietro (6 gennaio 2026), probabilmente si raggiungerà la soglia prevista in partenza. Risultati significativi con i quali si guarda già futuro: al Giubileo 2033 che celebrerà il bimillenario della morte e risurrezione di Cristo. Quello tracciato oggi durante la commissione speciale Giubileo 2025 della Regione Lazio, presieduta da Giorgio Simeoni, è un bilancio positivo dell'Anno Santo grazie anche alla "grande collaborazione" tra le diverse istituzioni coinvolte. A fare il punto, tra i presenti, monsignor Rino Fisichella, responsabile vaticano per l'organizzazione del Giubileo, che comincia proprio dai numeri: "Sono più di 29 milioni i pellegrini che sono giunti a Roma finora e per la fine dell'Anno Santo penso che otterremo risultati di cui avevamo parlato all'inizio del Giubileo. Mi riferisco a quella forbice tra i 30 e i 32 milioni".
"C'è stata veramente una grande collaborazione e vorrei ringraziare - sottolinea monsignor Fisichella - il Governo, la Regione, il sindaco Gualtieri per l'impegno profuso per il Giubileo: si è riusciti a dare corpo a un evento che dura da un anno intero in cui ci sono stati 35 grandi eventi, un numero che fa comprendere la grande mole di lavoro; la collaborazione è stata veramente ineccepibile. Abbiamo portato qui opere mai giunte a Roma, di El Greco, Dalì, Chagall, Caravaggio, Rubens; concerti ed eventi con 200-300mila persone ciascuno. Questo per dire che il Giubileo è sì una esperienza spirituale, ma ha portato con sé tanti lavori che dovevano essere fatti e tanta nuova cultura. Il rapporto con la Regione sulla sanità ha funzionato molto bene e anche i trasporti. Guardando al futuro bisogna già pensare al Giubileo del 2033, in cui ricorreranno i 2000 anni dalla morte e risurrezione di Cristo. E' dietro l'angolo. Abbiamo iniziato a preparare questo Giubileo con 2 anni di anticipo e non sono stati sufficienti. Per fare bene un Giubileo ci vogliono almeno 5 anni di preparazione intensa. Nessuno di noi pensi di abbassare l'attenzione quando si parla di Giubileo".
Da parte sua, il presidente della Commissione Giubileo in Consiglio regionale del Lazio, Giorgio Simeoni, parla di una seduta con "numerosi spunti di riflessione". Quest’anno "è emerso quello che in molti hanno definito un ‘metodo Giubileo’ che ha visto la costante collaborazione, con spirito costruttivo, di tutte le istituzioni coinvolte nell’organizzazione dell’evento: il sindaco Gualtieri, il presidente Rocca e il governo sotto la sapiente regia della Santa Sede. Un metodo di cui fare tesoro e da replicare in vista dell’evento giubilare del 2033”, spiega Simeoni. “Nel corso del 2025 la Commissione Giubileo ha proseguito con impegno il proprio lavoro di monitoraggio di alcune delle iniziative legate all’Anno Santo. Tra gli interventi esaminati insieme ai colleghi membri della Commissione, che hanno svolto un significativo lavoro, abbiamo affrontato, solo per fare alcuni esempi, il porto turistico-crocieristico di Fiumicino, il Cammino religioso di Hasekura e dei Martiri giapponesi, e la questione dei black points a Roma per migliorare la sicurezza stradale. Grande attenzione è stata riservata anche al Giubileo dei Giovani e al Giubileo del Mondo Educativo, favorendo la partecipazione attiva delle nuove generazioni. Ci tenevo molto che l’evento giubilare coinvolgesse e valorizzasse tutto il territorio regionale e che non fosse solo un appuntamento romano-centrico. In tal senso, abbiamo promosso un emendamento alla legge di stabilità 2024, approvato dall’aula, per il finanziamento di interventi funzionali alle celebrazioni del Giubileo da realizzare nella provincia di Roma, non nell’area di Roma Capitale, e nell’altre altre quattro province del Lazio". La Commissione "continuerà ora a operare in sinergia con la Chiesa e le istituzioni, fino al termine dell’evento, per garantirne il pieno successo”.
Alessandro Ridolfi, direttore generale della Giunta del Lazio, delegato a seguire l’organizzazione del Giubileo, si concentra sui fondi giubilari destinati alla Regione Lazio ricordando che l'ente "ha gestito 415 milioni di finanziamento, di cui 280 per la sanità. Di questi circa 150 milioni sono stati destinati al rifacimento totale dei pronto soccorsi del Lazio, oltre al rifacimento delle ferrovie e tratte urbane Roma-Ostia e Roma-Viterbo con l’acquisto di 70 bus nuovi per Cotral".
Per il presidente del Consiglio regionale, Antonello Aurigemma, il Giubileo 2025 "non è solo un grande evento religioso, ma anche una sfida sociale, culturale e infrastrutturale. Significa accogliere milioni di pellegrini, garantire servizi efficienti, sicurezza, mobilità sostenibile e valorizzare il patrimonio artistico e religioso del Lazio e della Capitale. Allo stesso tempo, rappresenta l’opportunità di lasciare opere e interventi che resteranno a beneficio dei cittadini anche dopo la conclusione dell’Anno Santo. Il nostro impegno è garantire che il Giubileo 2025 sia all’altezza della sua storia e del suo significato. Continueremo a lavorare con trasparenza, serietà e spirito di servizio, affinché questo evento rappresenti una vera occasione di sviluppo e coesione per la nostra comunità". E che sia stato un grande lavoro quello svolto in occasione del Giubileo è stato riconosciuto anche dai consiglieri (di tutte le forze politiche) intervenuti durante la seduta.