Internet, 'Age Verification: da Future Proof Society': nuova proposta europea a tutela minori

A tutela anche di privacy e sostenibilità per le imprese

Internet, 'Age Verification: da Future Proof Society': nuova proposta europea a tutela minori
16 luglio 2025 | 12.00
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In un’epoca in cui l’accesso al digitale da parte dei minori avviene sempre prima e spesso senza adeguati strumenti di protezione, la questione della verifica dell’età online si impone come priorità urgente. Come garantire la sicurezza dei più giovani, tutelare la privacy degli utenti e assicurare sostenibilità economica per le imprese digitali? Esiste una via percorribile. Ne parla uno studio di FutureProofSociety (Fps), in collaborazione con InnovUp e Italian Tech Alliance, basato su dati incrociati e scenari comparativi, presentato oggi presso lo spazio Europa Experience - David Sassoli.

Oggi, oltre il 62% degli 11-13enni in Italia possiede un account social, spesso creato con dati anagrafici falsificati o tramite profili di adulti. Un terzo dei bambini tra i 6 e i 10 anni utilizza quotidianamente lo smartphone, mentre soltanto il 30% delle famiglie adotta sistemi di parental control. In questo contesto, la regolamentazione fatica a tenere il passo dell’innovazione tecnologica e, negli ultimi dieci anni, i progressi non sono stati sufficienti. Serve un cambio di paradigma. Il dibattito non è più se sia necessaria una verifica dell’età, ma quale modello sia in grado di coniugare in modo efficace e bilanciato i seguenti obiettivi: la protezione effettiva dei minori online, la sostenibilità tecnica ed economica per le imprese digitali, la salvaguardia della privacy individuale e l’armonizzazione normativa a livello europeo.

Lo studio propone che, in Europa, sia imposto ad App Store e ai sistemi operativi un unico meccanismo di doubleblind age verification, ossia sia una verifica che non riveli l’età anagrafica specifica, ma che certifichi soltanto che l’utente rientri nei limiti previsti, senza esposizione della sua identità digitale. A presentare il rapporto, oggi, Giacomo Lev Mannheimer, co-fondatore di Fps, insieme ad Alessandro Tommasi. Tra i protagonisti dell’incontro, che mira a stimolare un confronto pubblico sul tema, riunendo il mondo istituzionale, accademico, imprenditoriale e civile, il professore Guido Scorza, il senatore Marco Scurria, l'onorevole Giulia Pastorella, la senatrice Simona Malpezzi, ma anche esperti di settore come Francesco Oggiano, Costanza Andreini, Public Policy Manager per Meta Italia, Daniele Francescon, Co-founder & General Manager di Serenis, e Pietro Tramontano, Founder di Politicare.

“Di protezione dei minori online si parla da anni. Convegni, dichiarazioni, linee guida, mozioni di principio: il consenso politico e sociale sembra unanime. Eppure, incredibilmente, sul piano concreto si è fatto pochissimo. Mentre i minori accedono con disarmante facilità a contenuti inadatti – dai social vietati ai più piccoli fino alla pornografia, - dichiara Mannheimer - È tempo di passare all’azione, e farlo con una visione europea, ambiziosa e lungimirante. È tempo di responsabilità: quella delle grandi piattaforme americane, che dominano il nostro spazio digitale, di contribuire in modo equo ai costi di compliance.”

“InnovUp è in prima linea per promuovere un ecosistema favorevole alla nascita e alla crescita di startup e Pmi innovative in Italia. Sul tema della verifica dell’età online, è importante che la regolamentazione non ricada esclusivamente sulle singole app o piattaforme, molte delle quali sviluppate da realtà emergenti con risorse limitate. Delegare questa responsabilità al produttore finale rischia di trasformarsi in un freno all’innovazione e alla competitività del sistema Paese. Servono soluzioni centralizzate, interoperabili e proporzionate, che coniughino sicurezza, privacy e sostenibilità, senza imporre ulteriori lacci e lacciuoli a chi sta costruendo il digitale di domani”, ha affermato Giorgio Ciron, direttore di InnovUp. Presentate anche le raccomandazioni di policy elaborate da FutureProofSociety, rivolte a istituzioni, imprese e piattaforme digitali per uno sviluppo normativo orientato alla sicurezza, all’inclusione e alla giustizia generazionale.

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