
E' accusato di strage e lesioni personali aggravate in concorso con Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto
Nuovo fermo per la strage di Monreale, avvenuta nella notte tra sabato 26 e domenica 27 aprile e costata la vita a tre giovani. I carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo, emesso dalla Procura del capoluogo siciliano, nei confronti di Mattias Conti, 19enne del quartiere San Filippo Neri.
Il giovane è ritenuto responsabile dei reati di strage e lesioni personali aggravate, in concorso con Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto, già arrestati il 27 aprile e il 4 maggio scorsi, e di detenzione illegale e porto abusivo di pistola. Il provvedimento restrittivo si fonda sulle ultime risultanze delle indagini sulla strage. Gli accertamenti, spiegano gli investigatori dell'Arma, hanno fornito "ulteriori conferme al quadro indiziario già raccolto a carico dei due giovani fermati nei giorni scorsi, consentendo di giungere all’identificazione del 19enne".
Il 19enne, inizialmente irreperibile, si è presentato nella caserma di Monreale accompagnato dal proprio legale. Secondo gli investigatori dell'Arma, avrebbe impugnato una pistola ed esploso diversi colpi di arma da fuoco sulla folla, radunatasi in via D’Acquisto a Monreale, la notte del 27 aprile scorso.
Il 19enne è stato condotto nel carcere Pagliarelli e, nelle prossime ore, sarà interrogato dal gip di Palermo. In carcere per la strage di Monreale costata la vita ad Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo ci sono già due coetanei del 19enne, Salvatore Calvaruso e Samuel Acquisto.
A 'incastrare' Mattias Conti sarebbe stata la foto pubblicata dalla fidanzata di una delle tre vittime sul suo profilo social. Nell'immagine si vede Conti, insieme con un altro degli indagati. Il post è stato acquisito dai carabinieri.
"Ricordo che il ragazzo tentava di saltare per evitare i colpi e si lanciava dietro la fioriera del ristorante per proteggersi dai colpi" racconta un testimone della strage di Monreale. "Subito dopo risaliva a bordo della moto e si davano alla fuga. Nello specifico si metteva in piedi sulla moto come passeggero e sparava in aria diversi colpi d’arma da fuoco", dice il testimone. “Li vedevo transitare a velocità e si fermavano pochi metri più avanti del ristorante. In questo momento il passeggero, con grande destrezza, scendeva dalla moto e puntando la pistola in direzione di un ragazzo che saliva da via Arcivescovado tentava di colpirlo con almeno 4/5 colpi".
"Io quella sera ero a Monreale con la mia famiglia, mi trovavo davanti alla banca" racconta un altro teste. "Ho visto un gruppo di circa 5 ragazzi che arrivavano a bordo di tre veicoli. Qualcuno tra loro stava discutendo con Turdo e ne è nata la lite". "Quando ho visto la lite mi sono allontanato verso il Comune. Mentre mi allontanavo mi sono ritrovato davanti al portone del Comune e ho sentito gli spari, più o meno una decina" ha concluso il testimone.
“Posso riferire con certezza che il passeggero della moto di grossa cilindrata, dopo essersi alzato sulla motocicletta, estraeva dalla schiena una pistola e, dopo aver 'scarrellato', esplodeva diversi colpi d’arma da fuoco" ha riferito un terzo testimone oculare, aggiungendo che "impaurito dagli ulteriori spari" si "chiudeva all’interno del locale”.