Vanno ad Andrea Ceccherelli e Giulia Bertazzoni
È stato assegnato ad Andrea Ceccherelli il Premio Benno Geiger 2025, dedicato alle più recenti pubblicazioni di testi poetici tradotti in italiano. Il premio riconosce la maestria con cui Ceccherelli ha curato la traduzione del libro della grande autrice polacca Wisława Szymborska, "Racconto antico e altre poesie disperse" (Adelphi, Milano 2025). La cerimonia di premiazione si tiene domani, giovedì 20 novembre, alle ore 17.00, nella Sala del Soffitto alla Fondazione Giorgio Cini, sull'isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.
Nelle motivazioni, la giuria ha rimarcato la capacità del traduttore nel creare un "sapiente equilibrio tra acclimatazione ed estraniamento, per aver saputo veicolare con ispirazione e ingegno poesie di forza e scaturigine diversa, per aver offerto al pubblico un volume compatto che ci avvicina al tutto tondo dell'immagine di Szymborska". Andrea Ceccherelli (Firenze, 1970), è professore ordinario di Slavistica e insegna la lingua e la letteratura polacche all'Università di Bologna, dove è attualmente direttore del Centro Linguistico di Ateneo. I suoi studi abbracciano la letteratura polacca dal Rinascimento alla contemporaneità. Ha scritto e curato oltre cento pubblicazioni scientifiche. Nel 2024 aveva già ottenuto una menzione speciale, sempre al Premio Geiger.
Nel ricevere la notizia del premio, Ceccherelli ha così commentato: "Ne sono felice e onorato. Un onore che è per me doveroso condividere con Adelphi tutta, alla cui amorevole cura il libro deve molto più del dato 'biologico' della venuta al mondo. Chissà che cosa avrebbe detto la signora Wisława... Credo ne sarebbe stata contenta, non solo perché il merito del premio è soprattutto suo, non solo perché amava i suoi traduttori, ma anche e soprattutto perché alla cerimonia il 'discorso' non sarebbe toccato a lei".
Il Premio Giovane Traduttore viene assegnato a Giulia Bertazzoni, per la traduzione di "Notte a Parigi" di Antonio Jiménez Millán, (Le Lettere, Firenze, 2024). Secondo la giuria, la traduttrice "rispetta a pieno la sobrietà dello sguardo di Jiménez Millán e restituisce, con fedeltà e con notevole consapevolezza compositiva, la misura dei versi, l'andamento ritmico di ogni componimento, cogliendo la più vera cifra del testo poetico originale". E aggiunge: "Ciò che in particolare si apprezza nel lavoro della giovane traduttrice è l’abilità con cui rende nel testo italiano il singolare timbro della voce del poeta spagnolo".
Giulia Bertazzoni (Brescia, 1998) è laureata in Intercultural Studies in Languages and Literatures presso l’Università degli Studi di Bergamo, ha conseguito un master in traduzione (presso SSIT, 2023) e in Estudios Hispánicos Superiores (Siviglia, 2024): "Quando ho saputo del premio, faticavo a crederci. È per me un grandissimo onore, e sono certa che Antonio ne sarebbe felicissimo. Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine a Marina Bianchi e a Maria Maffei per il loro costante supporto, senza di loro la pubblicazione del libro non sarebbe stata possibile. Dedico questo premio a tutti gli esordienti traduttori letterari che, come me, stanno muovendo i primi passi in questo mondo, un incoraggiamento a non arrendersi di fronte alle difficoltà".
Sono inoltre tre le menzioni assegnate: una speciale a Edoardo Zuccato per la traduzione di Poems and Songs di Robert Burns e due alla carriera, a Rosario Trovato e Ada Vigliani.
Durante la cerimonia di premiazione di domani, 20 novembre, è in programma una prolusione del poeta, saggista e traduttore Franco Buffoni su "Il certamen sul Sonetto 33 di Shakespeare". Durante la cerimonia viene inoltre conferita una borsa di studio residenziale dalla durata di tre mesi a Ekaitz Ruiz de Vergara Olmos, dottorando affiliato alla Universidad Complutense de Madrid, per una ricerca sul tema: Benno Geiger, poeta traduttore: genesi, forme e ricezione della sua Commedia tedesca.
Il Premio Geiger è considerato uno dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali nell'ambito della traduzione di testi poetici. All'edizione 2025 del Premio, 36 case editrici hanno proposto 57 candidature. La giuria, presieduta dal filologo Francesco Zambon, è composta da scrittori, critici, docenti universitari ed esperti di traduzione: Elena Agazzi, Franco Buffoni, Snežana Milinkovic, Alessandro Niero e Pietro Taravacci. La Fondazione Giorgio Cini ha istituito nel 2014 il premio internazionale di traduzione poetica in memoria di Benno Geiger, dal valore di quattromila euro, per volontà testamentaria della figlia Elsa Geiger Ariè, per valorizzare e studiare il fondo letterario del padre, da lei stessa donato alla Fondazione alla fine degli anni ’70.
Benno Geiger (1882-1965), scrittore e critico d'arte austriaco, è autore, oltre che di importanti scritti di storia dell’arte e di poesie, di pregevoli traduzioni in lingua tedesca di alcuni classici della poesia italiana, tra i quali la Divina Commedia di Dante Alighieri, il Canzoniere e i Trionfi di Francesco Petrarca. Visse per gran parte della sua vita a Venezia e ne divenne cittadino adottivo. Il fondo Geiger, da allora conservato sull'isola di San Giorgio Maggiore, comprende lettere, pubblicazioni, fotografie, bozze, appunti. La parte più consistente sono le lettere che l’intellettuale scambiò nel corso della sua vita con oltre cinquecento corrispondenti autorevoli: da Hofmannsthal a Rilke, da Kokoschka a Bernard, da Perosi a Bossi, da Pascoli a Borgese e Comisso. Alle lettere si aggiungono alcune pubblicazioni di Geiger, manoscritti preparatori delle sue traduzioni in tedesco, corrispondenza con gli editori e altro materiale minore. La Fondazione Giorgio Cini custodisce un ritratto di Benno Geiger dipinto da Emile Bernard, anch’esso dono della figlia Elsa.