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Da Antonio Conte a Isabel Allende, le novità in libreria

Una selezione delle novità in libreria presentata questa settimana dall'AdnKronos

Le copertine di 'Dare tutto, chiedere tutto' e 'Il mio nome è Emilia del Valle'
Le copertine di 'Dare tutto, chiedere tutto' e 'Il mio nome è Emilia del Valle'
31 maggio 2025 | 16.55
LETTURA: 11 minuti

È da qualche giorno in libreria 'Dare tutto, chiedere tutto', il libro scritto da Antonio Conte e Mauro Berruto e pubblicato da Mondadori. Antonio Conte ha un metodo codificato e naturale con cui approccia quotidianamente il suo lavoro, cioè 'essere allenatore'. Che è ben diverso da "fare l'allenatore". In questo libro Conte racconta che essere allenatore comporta essere il primo a lavorare senza sosta, il primo a incanalare ogni energia collettiva verso gli obiettivi, il primo a non lasciare nulla al caso, il primo a sopportare la fatica e la tensione. Essere allenatore significa dare tutto per poter chiedere tutto a chi lavora insieme a te. È con l'esempio di una vita professionale h24 che il leader di un team si pone autorevolmente nelle condizioni di chiedere il massimo possibile a ogni co-protagonista, che si tratti di una squadra di club, un'azienda o un'equipe medica.

Nello specifico del suo campo d'azione, il suo metodo, che viene qui svelato fra aneddoti e riflessioni teorico-pratiche, si basa su tre passaggi - ispira, lavora, misura -, passaggi che gli consentono di trasmettere obiettivi chiari, comportamenti coerenti, crescita personale. È grazie a questo approccio che dopo essere stato un campione come calciatore, Conte è diventato uno dei migliori coach internazionali, specializzato nel costruire vittorie.

'Furto' di Abdulrazak Gurnah

Il premio Nobel per la letteratura del 2021 Abdulrazak Gurnah torna in libreria con 'Furto' pubblicato da La Nave di Teseo. Tanzania, anni novanta. Karim, Fauzia e Badar sono tre ragazzi che stanno per raggiungere la maggiore età. Sognano in grande, sperando in un futuro ricco di possibilità nel loro giovane paese, indipendente solo da pochi decenni. Karim, ambizioso e spavaldo, è appena tornato nella sua tranquilla città natale dopo l’università. Fauzia, la sua fidanzata, intravede nel matrimonio un’occasione per fuggire da un’educazione soffocante. Badar è un servo, non ha mai conosciuto i suoi genitori e sembra che le porte del futuro, per lui, siano tutte chiuse. Un’opportunità inattesa, però, porta Badar a servire la ricca famiglia di Karim, con il quale nasce un fortissimo legame che, ben presto, si estenderà anche a Fauzia. I tre muovono insieme i primi passi nell’età adulta, così che anche quando una falsa accusa colpisce Badar, i due amici non lo abbandonano. Mentre turismo, nuove tecnologie, grandi opportunità e pericoli inaspettati raggiungono il loro tranquillo angolo di mondo, Karim, Fauzia e Badar sono costretti a ripensare le loro vite, e a comprendere per la prima volta cosa significhi prendere in mano il proprio destino.

Nel primo romanzo scritto dopo il conferimento del premio Nobel per la Letteratura nel 2021, Abdulrazak Gurnah narra la vita di tre giovani che crescono in una realtà che cambia vertiginosamente intorno a loro. Nello stile magnifico di un maestro della letteratura mondiale, un romanzo toccante e potente sul diventare adulti, tra i primi passi nell’amore e la tentazione di un tradimento che potrebbe cambiare tutto per sempre.

'DiversaMente' di Immanuel Casto

"I rapporti umani sono uno strazio. Sono il complesso risultato di un incalcolabile numero di variabili, molte delle quali non sappiamo neppure che esistano. Eppure non possiamo evitare di relazionarci agli altri e, in certa misura, di dipendere da loro, dato che siamo animali sociali e la nostra qualità di vita dipende in larga parte dalla qualità delle nostre relazioni. Purtroppo gli altri ci servono: ci permettono di vederci da fuori e, soprattutto, l’amore (in tutte le sue forme) è un bisogno fondamentale, che ci spinge verso i nostri simili (o dissimili). DiversaMente è il condensato di decenni di osservazioni personali, riflessioni e un numero non trascurabile di disavventure, con l’obiettivo di ‘craccare’ il codice sociale a beneficio di chi, come me, si sente un po’ carente in quelle abilità sociali che consentono di comprendere intuitivamente le dinamiche interpersonali. Se il vostro istinto a volte fa cilecca, proviamo a ragionarci su, diversamente". Con la sua intelligenza fuori dal comune e un'ironia che non risparmia nessuno, Immanuel Casto, autore del saggio 'DiversaMente' pubblicato da Bompiani, offre una guida tanto utile quanto irriverente per decifrare regole e ipocrisie nella vita di tutti i giorni.

Dai consigli per evitare conversazioni inutili ai trucchi per criticare senza farsi odiare, 'DiversaMente' è molto più che un corso rapido per comunicare efficacemente. È una preziosissima fonte di aneddoti, fallimenti, confessioni senza filtri e una galleria di esperienze che nessuno aveva avuto il coraggio di scrivere. Un libro brillante, caustico e illuminante, per chi non vuole cedere alla misantropia ma ci sta andando molto vicino.

'C’era una volta il Sud' di Marcello Veneziani

'C'era' una volta il Sud' è l'ultimo libro di Marcello Veneziani in libreria con Rizzoli dal 27 maggio. Da molti anni Marcello Veneziani riflette e scrive sul sud. Il meridione d’Italia occupa un posto speciale nella sua privata geografia dei sentimenti: il sud come "infanzia del mondo, provincia dell’universo, luogo d’ombre e di luce della nostalgia, casa dei miti".

In questo straordinario libro illustrato, la nostalgia per il mondo di ieri si combina con la fascinazione per l’immagine fotografica: foto paesane e famigliari, scene di quotidianità domestica, di vita di campagna e ai bordi del mare, ritratti di antenati, primi piani, gruppi di famiglia, figure curiose, matrimoni, funerali, processioni e feste patronali. Il risultato è un viaggio di immagini e pensieri nel sud e nella fotografia, nei sentimenti e nei ricordi che suscitano, alla ricerca di un mondo e di un tempo perduti per metterne in salvo la memoria prima che cali la notte. Tra pensiero e racconto, Veneziani ha composto una incantevole biografia collettiva del nostro Meridione.

'I colori della libertà' di Alessandro Cecchi Paone

"Leggere le parole di Alessandro è importantissimo non solo per chi ha vissuto discriminazioni o quella fastidiosa sensazione di non poter stare nei propri panni nel quotidiano, ma anche e soprattutto per chi vive al di fuori di questi contesti. Un libro che educa, senza giudicare". È quanto scrive Francesca Pascale nella prefazione del libro di Alessandro Cecchi Paone 'I colori della libertà. La mia vita per i diritti di tutti' pubblicato da Piemme.

L'autore, dopo 50 anni di lavoro divulgativo e di attivismo per un'Italia più libera, aperta e avanzata, propone ai lettori per la prima volta la sua vita in chiave autobiografica. Rivive così gli episodi, gioiosi, dolorosi o grotteschi, che lo hanno spinto a dar voce alle minoranze discriminate, lgbtq+ ma non solo, e alle maggioranze non riconosciute nei propri diritti, come le donne. Tra impegno civile rigoroso, e l'umorismo involontario di tante situazioni imprevedibili, ne esce una proposta culturale e politica trasversale, basata sulla centralità dei corpi, degli affetti, dei bisogni profondi di ogni cittadino. Si tratta di un patrimonio affidato a tutti i liberali e i democratici, siano essi progressisti o conservatori, chiamati a una alleanza civile e laica, finalmente liberata da anatemi, ipocrisie, moralismi autoritari.

Anche l'Italia deve rientrare nella comunità dei paesi e delle società aperte, in cui sessualità, famiglie diverse, nuove genitorialità, fine vita, ricerca scientifica e scelte esistenziali e di consumo siano finalmente sottratte alla dittatura illiberale dello stato che pretende di decidere cosa è meglio per i diversi singoli individui. La ricerca della felicità è un sorriso colorato di speranza cui tutti hanno diritto.

'La fila alle poste' di Chiara Valerio

Uscirà il 4 giugno con Sellerio 'La fila alle poste', il nuovo libro di Chiara Valerio. Fine novembre a Scauri, tra Roma e Napoli. La spiaggia è quasi deserta, vuoti gli stabilimenti. Da qualche settimana le vongole lasciate nei secchi a spurgare sul bagnasciuga spariscono nel nulla. E non è colpa del mare. Tre anni prima è morta Vittoria, una donna che è entrata nella memoria del paese e delle persone, e ha cambiato per sempre la vita dell’avvocato Lea Russo, due figlie e un marito, molti impegni e molte inquietudini. Vittoria è forse arrivata troppo tardi nei pensieri di Lea, ma è riuscita a mettere in moto un’energia improvvisa, uno squarcio di vita nuova, un’ossessione.

L’ultimo lunedì del mese, quando Lea compie quarantatré anni, arriva una brutta notizia. È morta una bambina, è morta ammazzata, e nessuno sembra avere dubbi su chi l’abbia uccisa. Eppure si stagliano ombre profonde, a Scauri tutti sanno tutto, ci si conosce da sempre, non si è mai davvero sorpresi da quanto accade. Ma poi c’è una bambina assassinata, mentre la madre prepara la zuppa di pesce.

Lea Russo ama il marito, le figlie, il suo lavoro, ha tutto per essere felice, eppure è piena di dubbi. L’assenza di Vittoria, la sua luce che agita i sogni, ha svelato in lei un’altra felicità, un’eccitazione che va cercata altrove. Lea sente il bisogno di mettersi in discussione, di dover difendere la madre assassina, e di tornare a scavare nelle proprie fantasie, negli enigmi degli altri, nella scura e attraente materia che Vittoria le ha lasciato dentro. La storia di Lea è come un romanzo d’amore poliziesco, in cui il crimine da risolvere è quello di un desiderio nascosto, che sempre più travolge e conquista la mente della protagonista. A partire dal precedente 'Chi dice e chi tace', Chiara Valerio ha inventato un mondo letterario che sembra racchiuso, circoscritto, e che invece non smette di estendersi e diventare ricco e complesso sotto i nostri occhi. La scrittrice conosce così bene i suoi personaggi che alla fine risultano familiari anche per noi. Ma come tutto ciò che è familiare, quel mondo e quei caratteri rimangono, in fondo, insondabili.

'La giusta distanza dal male' di Giorgia Protti

Con Einaudi arriva in libreria 'La giusta distanza dal male' di Giorgia Protti. È notte, una giovane dottoressa stacca dall’ennesimo turno in Pronto soccorso. Il suo lavoro è diventato un buco nero dentro cui sparisce tutto il resto - il fidanzato, le amiche, le passioni, la vita fuori di lì. A furia di difendersi dal dolore degli altri, dalla rabbia, dalla frustrazione, dall’impazienza dell’umanità varia che affolla quelle stanze, sta iniziando a non provare piú nulla.

L’idealismo dei primi tempi diventa un vago ricordo, l’entusiasmo sbiadisce turno dopo turno. Pensa a tutto questo mentre attraversa a passi svelti il parcheggio vuoto dell’ospedale, ma a un certo punto impietrisce: sul cofano di una macchina c’è una figura inquietante, con due lunghe ali membranose, che sta aspettando proprio lei. Lucifero all’inizio sembra solo un’allucinazione dovuta alla stanchezza, ma poi la sua presenza si fa costante. Mentre i rapporti umani intorno a lei scompaiono, mentre il mondo di fuori sembra sempre più opaco e dentro al Pronto soccorso si accumulano i codici rossi, le terapie, i ricoveri e gli interventi urgenti, lui è l’unico che resta, che le si fa amico. Che riempie il vuoto lasciato dagli altri. Ma la sua è una presenza tutt’altro che disinteressata, che porta con sé domande perturbanti - Che valore dai alla tua anima? Come ci si salva dalla sofferenza degli altri? Esiste una giusta distanza dal male? - e che, a un certo punto, le propone un patto.

Questo romanzo appassionante è una meditazione sul dolore: quello di chi lo prova nella propria carne e quello di chi lo cura. Sono vividi, umanissimi, a volte inquietanti i ritratti di chi popola il Pronto soccorso. I corpi sono enigmi, abissi spaventosi, mirabilie di falsi allarmi e insidie occulte. C’è chi scopre nel giro di mezz’ora di avere una malattia grave, chi esagera i sintomi per procacciarsi qualche giorno di pausa dal lavoro, chi non accetta l’agonia di una persona cara e aggredisce i professionisti sanitari. Medici e infermieri fanno del loro meglio per affrontare le continue ondate di urgenze, ma tutto quel dolore alla fine ti scava dentro: anche se non vuoi, devi anestetizzarti, o soccomberai. Giorgia Protti usa con sorprendente talento alcune delle armi più acuminate della letteratura (l’iperrealismo e il fantastico), e cosí facendo racconta le condizioni dei sofferenti e dei soccorritori, la loro vulnerabilità e le loro paure, il collasso della sanità pubblica e di chi ci lavora ogni giorno.

'Never Flinch' di Stephen King

È appena arrivato sugli scaffali 'Never Flinch. La lotteria degli innocenti', il nuovo thriller di Stephen King. Quando il dipartimento di polizia di Buckeye riceve una lettera che minaccia una diabolica missione di vendetta, per l'ispettrice Izzy Jaynes inizia un'indagine oscura e pericolosa. Per fermare chi promette di "uccidere tredici innocenti e un colpevole" come riscatto per "l'inutile morte di un innocente", c'è bisogno della detective Holly Gibney.

Nel frattempo, Kate McKay, attivista carismatica, simbolo di una nuova ondata di femminismo, inizia un tour di conferenze che attraverserà diversi Stati. Mentre le sale si riempiono di sostenitori e detrattori, qualcuno trama nell'ombra per metterla a tacere. All'inizio si tratta solo di piccoli sabotaggi, ma presto il pericolo si fa reale. Holly accetta di fare da guardia del corpo a Kate, tra la difficoltà di difendere chi non accetta protezione e l'accanimento di uno stalker rabbioso che agisce nel nome di una verità distorta.

Le due storie si rincorrono e si intrecciano, tra personaggi nuovi e volti noti, come la leggendaria cantante gospel Sista Bessie e un assassino che ha fatto della violenza il suo culto, in un finale stupefacente che solo un maestro come Stephen King poteva concepire. 'Never flinch - La lotteria degli innocenti' è una delle prove narrative più intense di Stephen King. Un romanzo che esplora le ombre della giustizia, la rabbia che si fa ideologia e la capacità umana di resistere e trasformare il dolore in consapevolezza. Un'opera che fonde suspense, profondità psicologica e grande intrattenimento, confermando, ancora una volta, la maestria di uno scrittore che non ha mai smesso di esplorare ciò che ci rende umani e ciò che ci rende mostri.

'Il mio nome è Emilia del Valle' di Isabel Allende

Il mio nome è Emilia del Valle' (Feltrinelli) è l'ultimo libro di Isabel Allende. Emilia del Valle Walsh nasce a San Francisco nel 1866. Sua madre, Molly Walsh, è una suora irlandese sedotta da un aristocratico cileno. Emilia cresce nel cuore di un umile quartiere messicano, diventando una giovane donna brillante e indipendente che sfida le norme sociali per perseguire la sua passione per la scrittura. Da giovanissima, inizia a scrivere romanzi d’avventura sotto lo pseudonimo di Brandon J. Price, ma la sua carriera decolla quando diventa editorialista al San Francisco Examiner.

Emilia convince il suo editore a mandarla in Cile per coprire una guerra civile con interessi economici e politici statunitensi. Così, nel 1891, si ritrova a Santiago, una città sull’orlo del baratro. Ospite della (già nota ai lettori) mitica Paulina del Valle, vive gli scontri in prima linea, s’innamora e riprende contatto con il padre biologico in punto di morte. Emilia dovrebbe tornare a San Francisco, anche per coronare il suo amore, ma decide prima di voler vedere una piccola proprietà terriera, l’unica eredità lasciatale dal padre, nei pressi del lago Pirihueico, in una zona disabitata di inviolata bellezza naturalistica.

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