Bce mantiene tassi fermi, Lagarde: "Decisione unanime"

L’inflazione resta prossima all’obiettivo del 2% a medio termine e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo si conferma pressoché invariata

Palazzo della Bce
Palazzo della Bce
30 ottobre 2025 | 14.32
LETTURA: 2 minuti

Nessuna sorpresa dalla riunione del Consiglio direttivo della Bce che ha deciso di mantenere invariati i tre tassi di interesse di riferimento. L’inflazione - si sottolinea - resta prossima all’obiettivo del 2% a medio termine e la valutazione delle prospettive di inflazione condotta dal Consiglio direttivo si conferma pressoché invariata.

Il Consiglio direttivo riconosce che "l’economia ha continuato a crescere malgrado il difficile contesto mondiale" con "il vigore del mercato del lavoro, la solidità dei bilanci del settore privato e le passate riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo " che "rimangono fattori importanti alla base della capacità di tenuta dell’economia". "Tuttavia - conclude la nota - le prospettive sono ancora incerte, soprattutto a causa delle attuali controversie commerciali e tensioni geopolitiche a livello mondiale".

Per le future scelte di politica monetaria, il Consiglio direttivo "seguirà un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione".

Lagarde: "Scenari geopolitici fanno scendere rischi al ribasso"

"Anche se sui rischi legati all'inflazione abbiamo avuto una discussione attiva ed amichevole, con posizioni diverse, a Firenze c'è stata assoluta unanimità sulla decisione" di mantenere i tassi fermi, ha affermato la presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa evidenziando due rischi alle prospettive dell'Eurozona: "Il primo è il rischio di colli di bottiglia e di problemi alle forniture, è un rischio che non si è ancora materializzato ma restiamo in posizione di attesa. Il secondo è il rischio nella composizione dell'inflazione".

"Nel terzo trimestre l'Eurozona è cresciuta dello 0,2% con i servizi continuano a crescere grazie al boom del turismo e dei servizi digitali: molte aziende hanno potenziato l'ammodernamento delle loro apparecchiature e stanno integrando l'intelligenza artificiale" nella loro attività, ha detto ancora Lagarde aggiungendo che sul manifatturiero "pesano dazi e una elevata incertezza" mentre "la divergenza fra domanda interna ed esterna dovrebbe mantenersi" anche nel prossimo futuro.

"Dal punto di vista monetario siamo in una posizione buona, anche se non è garantita. Quanto alla crescita del Pil dell'Eurozona allo 0,2% non mi lamenterei, è un po' più alta delle attese, ha affermato.

"L'accordo raggiunto fra Ue e Stati Uniti sui dazi, il cessate il fuoco a Gaza e i progressi fra Usa e Cina hanno mitigato i rischi al ribasso", ha sottolineato Lagarde, ribadendo tuttavia che resta una elevata incertezza. La presidente dell'Eurotower ha citato "il rischio di problemi alla catena delle forniture che peserebbe su consumi e investimenti" mentre "le prospettive per l'inflazione restano più incerte del solito".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza