In Manovra tagli alle metro di Roma, Milano e Napoli: via 50 milioni alla linea C della Capitale

Il vicepremier Antonio Tajani: "Salvini e Giorgetti facciano marcia indietro"

Lavori per la metro C - Fotogramma / Ipa
Lavori per la metro C - Fotogramma / Ipa
23 ottobre 2025 | 17.56
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Un taglio di 50 milioni, nel 2026, per la linea C della metropolitana di Roma, di 15 milioni per la linea M4 della metro di Milano e di altri 15 per il progetto di estensione della rete de trasporto rapido di massa tra Afragola e la metropolitana di Napoli. È quanto prevede la manovra, trasmessa ieri in Senato, come si evince dalle tabelle allegate al testo su rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni delle dotazioni.

Tajani: "Salvini e Giorgetti facciano marcia indietro"

Il vicepremier Antonio Tajani ha esortato il ministro dei Trasporti Matteo Salvini a parlare con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti a "fare marcia indietro" sul definanziamento della metro C di Roma. "Ripensateci - l'appello del capo della Farnesina intervenendo all'evento a Napoli 'Pensare il futuro: dall’Italia al Mediterraneo' organizzato da Il Mattino - le infrastrutture servono alla comunità e non sono soldi buttati".

"Credo che il ministro Salvini - ha detto - debba occuparsi anche della città di Roma visto che sono stati tagliati 50 milioni per la metro C che erano stati inseriti l'altra volta. Siccome il ministro responsabile è lui io mi auguro che segua questo argomento perché Roma è la capitale e ha bisogno di una metropolitana che arrivi anche in aree dove i collegamenti non sono così senza lo stadio, e non c'è solo lo stadio in quella parte di Roma e quindi mi auguro che il ministro Salvini si occupi di questa cosa, evidentemente gli è sfuggita".

Le altre reazioni

In una nota Linda Meleo, capogruppo M5S in Assemblea Capitolina, afferma: "Un taglio imponente inserito da questo governo nella nuova manovra, che rischia di azzoppare un progetto di espansione partito già dalla scorsa consiliatura". "Il timore per il destino dei cantieri in corso, come quello a piazza Venezia, è grande: bisogna subito fare chiarezza sulle conseguenze di questa scelta di Meloni e Salvini, adottando ogni azione necessaria per evitare che il definanziamento vada in porto - conclude - Roma ha bisogno di una cura del ferro che passi anche da una rete metropolitana più estesa ed efficiente. Non possiamo permettere che una decisione calata dall'alto condanni la Capitale a rassegnarsi al traffico e allo smog, mentre miliardi di euro vengono stanziati su progetti non urgenti come il Ponte sullo Stretto".

Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, in una nota ha definito "un grave errore" la scelta di "efinanziare la tratta della metro C di Roma, così come si legge in una tabella della manovra". "Lo avevamo già detto lo scorso anno,- prosegue - quando la misura è stata ritirata e lo ribadiamo con forza anche oggi, perché le motivazioni restano le stesse. La tratta è infatti strategica per collegare i quadranti Nord-Ovest e Sud-Est di Roma e il centro della città, alla zona dei grandi impianti sportivi". "Roma è tre volte capitale: è capitale politica, è capitale della cristianità ed è capitale culturale, i suoi cittadini, i lavoratori delle pubbliche amministrazioni, i turisti e le migliaia di persone che vengono in pellegrinaggio religioso hanno il diritto di poter usufruire di una mobilità all'altezza di una capitale mondiale. Forza Italia, in Aula, si batterà ancora una volta perché questa parte della Metropolitana sia rifinanziata", conclude.

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