Vino, Frescobaldi (Uiv): "Finalmente ok a dealcolati prodotti 100% in Italia, anche bollicine a Capodanno"

Il presidente di Uiv:"Il via libera al decreto Mef-Masaf fissa le norme e ci mette al pari dei nostri competitor europei"

Vino, Frescobaldi (Uiv):
29 dicembre 2025 | 18.53
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Il via libera al decreto interministeriale (Mef-Masaf) che fissa le norme per produrre vini dealcolati o a bassa gradazione alcolica ('NoLo no alcol e low alcol'), anche in materia fiscale, viene salutato con grande favore da Lamberto Frescobaldi, produttore e presidente di Unione Italiana Vini (Uiv). "La notizia, della firma del decreto sui dealcolati, arrivata in questi giorni a cavallo delle feste natalizie, mi ha fatto una piacevole impressione" commenta Frescobaldi intervistato dall'Adnkronos.

"Noi abbiamo fatto un po' di pressing nei giorni scorsi, visto che ci sono molti produttori che hanno fatto investimenti, anche di recente, per produrre questi vini nelle proprie cantine e questa cosa, finalmente, ci mette al pari dei nostri competitor europei" visto che fino ad oggi si doveva andare altrove, all'estero, per il processo di dealcolizzazione. Del resto, anche se rappresentano ancora una nicchia di mercato "la richiesta c'è, non è enorme, però c'è e a chi - spiega Frescobaldi - ci ha obiettato in questi mesi che questi vini non erano particolarmente gradevoli rispondo: beh, vediamo di autorizzarli perché lavorandoci diventeranno più gradevoli".

Proprio in merito alle tipologie di vini più adatti al processo di dealcolizzazione Frescobaldi, sostiene che sono i bianchi mossi a prestarsi maggiormente, dunque simili agli spumanti, al Prosecco, o allo Champagne. "I vini bianchi mossi sono quelli che vengono meglio perché la CO2 toglie quel po' di dolcezza che questi prodotti hanno. E già vengono prodotti soprattutto in Francia e in Germania". Conto alla rovescia a Capodanno, dunque "qualcuno potrà festeggiare stappando una bottiglia di bollicine con zero o poco alcol" rimarca Frescobaldi.

"Per i vini dealcolati o con termine tecnico NoLo è l'inizio di un percorso- aggiunge Frescobaldi - tanto che quest'anno a Vinitaly ci sarà uno spazio fisico esclusivamente dedicato ai dealcolati, realizzato da Vinitaly in collaborazione con Uiv, con un programma di contenuti fatto di tasting, masterclass, convegni e presentazioni".

Quest'anno il settore del vino ha sofferto non poco tra dazi Usa e scenari di guerra che rendono difficile l'export e sarà un brindisi alla stabilità quello degli spumanti tricolori che, in un 2025 complesso, tornano a superare la soglia simbolica del miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate (1,03 miliardi), di cui oltre 360 milioni destinate alle Feste tra Natale e, soprattutto, Capodanno. Oltre 106 milioni di bottiglie di bollicine, di cui il 96% made in Italy, saranno stappate in Italia (+4%), secondo quanto rileva l’Osservatorio del vino Uiv-Ismea. Un risultato che complessivamente alza dell’1,8% l’asticella sul record produttivo dello scorso anno, con quantità quasi triplicate negli ultimi 15 anni. A garantire la tenuta della tipologia made in Italy più fortemente vocata all’export è – in controtendenza con lo scorso anno – la domanda domestica, in crescita del 5% annuo sui volumi 2024. In forte calo i brindisi con sparkling stranieri, con un trend previsionale delle importazioni a -8%.

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